Fiorentina, Sousa: “Errori arbitrali? No comment”

La Fiorentina riesce a scippare i tre punti al Palermo nel finale. Babacar decide la partita nei minuti di recupero, facendo tornare a casa il Palermo a mani vuote. I viola tornano, dunque, a vincere in casa contro il Palermo, probabilmente allungando la permanenza in panchina di Paulo Sousa, additato alla vigilia del match della quindicesima giornata. Il tecnico portoghese nel post-partita di Fiorentina-Palermo si è soffermato ai microfoni di Premium Sport, dove ha commentato la vittoria per 2-1 in extremis, queste le sue parole:

Una vittoria difficile. Nel primo tempo dovevamo chiuderla, però abbiamo creato e spinto. Potevamo segnare ancora nella prima frazione ma non è successo e così abbiamo dovuto lottare nel secondo tempo e finalmente siamo riusciti a vincere. Errori arbitrali? Non mi piace parlarne, dopo ogni settimana le parole poi finiscono. Niente da aggiungere, fanno parte del gioco ed anche gli arbitri si miglioreranno. Noi cerchiamo di dominare e stiamo creando tanto. Quando siamo in giornata riusciamo a vincere con un buon numero di gol. Sono contento perché i miei ragazzi hanno avuto il giusto atteggiamento per arrivare alla vittoria.  Perché le due punte? Già da inizio anno abbiamo provato diversi moduli, questa squadra ha una base ad una punta, oggi abbiamo provato Kalinic anche fra le linee ed ha fatto anche bene fraseggiando con Bernardeschi. Possiamo migliorare anche in questo così da avere varie alternative”.

Parole simili anche a Sky Sport:”Spero che sia una svolta questa vittoria. I ragazzi hanno spinto sin dall’inizio e dovevamo chiuderla già nel primo tempo. Il momento più bello è stato vedere tutti i ragazzi della panchina alzarsi e andare ad esultare al gol di Babacar, dimostrazione che era tanto voluta. Bernardeschi? Sta crescendo ed è disponibilissimo, ha capacità di crescita e d’intendere il gioco. Quando si hanno determinati giocatori in certe linee si ha più velocità e più propensione offensiva. Oggi non siamo riusciti a vincerla subito, abbiamo dovuto aspettare il 93′, ma va bene così. Io voglio vincere le partite, non per forza gestendo e palleggiando continuamente: le nostre corsie sono fondamentale per finalizzare, quando si hanno questi giocatori si faranno sempre tante azioni individuali, per me non è una questione di numero di punte o di possesso palla, mi interessa arrivare ai tre punti attraverso la transizione della palla” ecco perché Bernardeschi è fondamentale per il suo gioco.

“La gioia più grande è stata tutta la panchina saltare in piedi al gol di Babacar- ha ribadito il tecnico in conferenza stampa. Babacar mi deve mettere in difficoltà e deve competere con gli altri attaccanti, deve avere la capacità di percepire il gioco e di giocare con i compagni, sta crescendo a livello di intelligenza tattica e questo gli darà una lunga e bella carriera. Lo spirito è stato straordinario dall’inizio alla fine e questo mi rende orgoglioso. Il modulo? Scelta mia, dopo aver studiato la partita contro l’Inter, ma l’importante è che siamo tornati a vincere al “Franchi”. La Fiorentina ha avuto più controllo di transizioni, spazio e gioco e abbiamo continuato a spingere anche dopo il gol, simbolo di uno spirito incredibile e questo da un plus alla prestazione a prescindere dalla vittoria. Non c’è nessuna persona in questa società che è più importante della squadra, tutte le mie decisioni servono alla vittoria della Fiorentina, io sono l’allenatore (scandendo le sillabe)”.

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