GdS – Palermo: freddo e noia senza attaccanti. Altri punti lasciati per strada

“Il Palermo non sfonda”. Questo il titolo scelto per la pagina sportiva del Giornale di Sicilia, che dedica ampio spazio allo 0-0 dei rosanero contro il Venezia di Pippo Inzaghi, con i voti, le dichiarazioni e l’analisi del match al Barbera, dove a vincere sono stati il freddo e la noia, lasciando per strada così altri punti preziosi in vista della trasferta di Bari. Anche se la testa va già da un’altra parte, all’udienza fallimentare del 7 dicembre.

Come scrive Brandaleone, però, c’è poco da rimproverare visto il sostanziale dominio a contrasto a centrocampo nonostante una rosa falcidiata dagli infortuni (da ultimo il colpo subito in allenamento e il forfait di Nestorovski – ultimo di una lunghissima lista) e che in fondo non ha campioni per risolvere la gara e soprattutto di attaccanti non ne ha proprio. “Un assalto all’arma bianca senza terminale offensivo”, con troppi cross e troppe giocate per linee orizzontali, confidando solo nel tiro dal limite.

LO “SCANTATO” DEL PRESEPE: LE PAGELLE IRONICHE DI AMENTA E FERRARA

Il Palermo (nonostante l’impressione di poter schiacchiare il Venezia ad inizio ripresa) non ha saputo sfondare e trovare la via della porta, ritrovandosi a sperare che il muro granitico di Inzaghi si scomponesse per ripartire in contropiede: cosa che non è mai accaduta. Tanti difensori in campo, ritmo “da ninna nanna”, poche conclusioni: spettacolo modesto per i pochi intimi del Barbera, ieri al nuovo record negativo nell’era Zamparini. Tedino ci prova anche a mettere Embalo e La Gumina (rischiando anch grosso), ma è tutto inutile.

GLI HIGHLIGHTS DI PALERMO – VENEZIA

LE PAGELLE DI GUIDO MONASTRA

Voti da sufficienza stentata (tutti fra il 5.5 e il 6.5 di Coronado), ma se Inzaghi parla di Venezia quasi mai in difficolità, Tedino elogia pubblicamente i suoi ragazzi: “É stata una settimana difficilissima, mi sento solo di ringraziarli e applaudire il gruppo di lavoro. Abbiamo dimostrato attributi: quelli che potevano davvero giocare erano 7 o 8. Ci sono difficoltà importanti sul piano fisico: la squadra ha bisogno di tempo, non abbiamo mai avuto continuità di lavoro, ma la loro determinazione mi rende sereno”.

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