Lo Faso-Monaco: meglio l’uovo oggi o la gallina domani?
Meglio l’uovo oggi o la gallina domani? Una domanda lecita quando si parla di giovani calciatori, ancor di più quando sembrano dei talenti in erba. Mentre tutta Italia si interroga se i sei milioni di euro annui per Gigio Donnarumma – con l’ingaggio del fratello Antonio che diventerà il terzo portiere più pagato d’Italia con 1 milione a stagione – sia una cifra spropositata, a Palermo c’è un talento sulla bocca di tutti che è al centro del mercato: Simone Lo Faso.
Piedi educati, e carta d’identità (classe 1998) dalla sua parte: Lo Faso ha tutto a disposizione per esplodere nel calcio che conta, quello che anche noi ci auguriamo visto che parliamo di un ragazzo palermitano. Ma arrivato a questo punto torniamo all’inizio del discorso: meglio l’uovo oggi o la gallina domani? Lo Faso è con un piede fuori dal Palermo, qualche malumore è venuto fuori tacitamente per l’impiego col contagocce nella stagione appena conclusa (244 minuti con un totale di 10 presenze in Serie A) dove il ragazzo poteva andarsi a fare “le ossa” fuori da Palermo, magari con un prestito in Serie B.
E proprio il campionato cadetto adesso sta un po’ stretto, considerando anche le voci di mercato incalzanti su grandi club – sia in Italia che all’estero (Francia e Inghilterra) – interessati al giocatore. Il Monaco, soprattutto, è l’ultima squadra uscita fuori in questa lotta: si parla di un’offerta da sei milioni di euro più bonus. Una cifra importante per un ragazzo che in Serie A ha giocato poco, che ancora deve dimostrare tanto nel calcio che conta. Di contro, però, il Palermo non ha ancora visto totalmente il potenziale del ragazzo, impiegato in prima squadra in una stagione che definire disastrosa è soltanto un eufemismo.
Il club probabilmente coglierà oggi l’uovo – una politica nel DNA della gestione Zamparini – ed in futuro vedrà se ci saranno o meno rimpianti. Se si pensa al presente sei milioni di euro tanti soldi, che se ben spesi potrebbero consentire di acquistare elementi di spicco per il campionato di Serie B. Il futuro è un’incognita, però brucia ancora – per esempio – la cessione di Belotti, venduto otto milioni di euro e adesso con una clausola rescissoria sulla testa da 100 milioni di euro. È proprio questa la scelta che il Palermo dovrà prendere con Lo Faso: correre il rischio di lasciare andare un proprio talento cresciuto nel vivaio, oppure metterlo al centro del proprio progetto tecnico? A Zamparini, Lupo e Tedino (quest’ultimo conosce bene Lo Faso e sicuramente una telefonata l’avrà fatta) la scelta.
Deve restare a palermo, con un ritocco dell ingaggio ed essere il perno del progetto palermo degli anni avvenire. Ma Zamparini sappiamo come si muoverà…..