Martinelli: “Palermo subito in A? Si può. Che ricordi con Corini e Mateju!”

Nel Brescia l’esperienza più lunga da calciatore e poi l’addio appena raggiunta la A. Col Palermo il sogno interrotto sul più bello, quando aveva ottenuto insieme a Pergolizzi & Co. la C senza incertezze, iniziando un altro cammino per agguantare quella massima serie che ha sempre sfiorato con le dita ma mai afferrato del tutto. Poi, un serio problema cardiaco ha interrotto tutte le aspirazioni sul più bello. Ma Alessandro Martinelli non riesce a stare lontano dai terreni di gioco e dal suo ex Palermo di cui ha portato fieramente la fascia: il primo capitano dopo il fallimento (lo fu anche Santana, ma dalla seconda giornata). Ora lavora in banca e contemporaneamente gioca nel Mendrisio, formazione locale svizzera di quarta categoria, di cui è diventato… bandiera. Diciannove apparizioni, una rete e un assist: il solito Martinelli leader.

Tutto bene, si va avanti. Attualmente quello in banca è il mio lavoro principale e lo faccio da qualche mese fino alla fine dell’anno, poi si vedrà – racconta il centrocampista a Stadionews -. Sono rimasto comunque nel mondo del calcio. Alleno una squadra di bambini e col mio club probabilmente vinceremo il campionato. Un anno positivo”. L’entusiasmo è quello di un tifoso. “Il Palermo subito in A sarebbe straordinario, ma non mi stupirebbe. Io che ho vissuto il mondo del calcio so che se le cose sono fatte bene, nel giro di poco tempo tutto cambia e arrivano i risultati. Magari all’inizio c’è stata un po’ di confusione per il cambio di società ma penso che le cose siano andate nel modo migliore, soprattutto da quando Corini ha avuto tutta la rosa a disposizione e gli uomini sono entrati nei suoi meccanismi”.

Eugenio Corini e Alessandro Martinelli hanno condiviso un anno indimenticabile a Brescia, culminato col raggiungimento della massima serie nella stagione 2018-2019. Compagni? Mateju, Lancini e… Tonali ora faro del Milan. Con “Il Genio”, che gli diede consigli quando decise di andare a Palermo (“…Siccome ero nella sua città dovevo impegnarmi al massimo”), un rapporto di rispetto e fiducia inossidabile. “Sta facendo un ottimo campionato e se non quest’anno, l’anno prossimo si giocherà qualcosa di importante. Il Brescia è la squadra in cui ho passato più tempo in carriera. Mantengo sicuramente bei ricordi”.

Seguo sempre il Palermo, purtroppo anche noi giochiamo più o meno nello stesso orario – prosegue -. Cerco di guardare almeno il primo tempo per poi scendere in campo, ma attraverso risultati e le notizie su social e giornali mi tengo ben informato. Corini sarà contento di giocare una sfida così, conoscendolo la preparerà nel modo migliore. E’ un professionista che non lascia nulla al caso. Penso che per lui ci siano dentro il match molti stimoli”.

Mateju invece gioca sempre. Uno di quelli che “non si vede” ma fondamentale, perché c’è in ogni situazione. Non sarà spettacolare ma è intelligente, difficile da saltare nell’uno contro uno perché non molla mai. Ricordo che a Brescia ha giocato circa 15 gare con le costole rotte: una persona normale neanche potrebbe stare in piedi e lui giocava le partite. Un ragazzo d’oro su cui si può fare molto affidamento”.

E nel futuro? “Sto allenando una squadra da bambini e faccio i corsi per andare avanti come allenatore, non si sa mai. Dipende anche dagli impegni di lavoro, ma comunque verrò sicuramente a vedere una partita. Magari quando giocherà con una squadra del nord come a Santo Stefano. Sono stato a trovare la squadra esattamente un girone fa, col Brescia. Era l’ultima dell’andata. Sicuramente coinvolgente vedere compagni, magazzinieri e la gente della società che ti apprezza: mi ha fatto tornare indietro di qualche anno. Ero emozionato, nel viaggio di ritorno ripensavo un po’ ai momenti passati lì e soprattutto nel calcio”, conclude con con un filo di rimpianto.

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3 thoughts on “Martinelli: “Palermo subito in A? Si può. Che ricordi con Corini e Mateju!”

  1. Parole intelligenti di un ragazzo per bene che ha dato tutto per la nostra maglia fin quando il destino glielo ha permesso. Per sempre rosanero, in bocca al lupo Martinelli

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