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Mirri: “È ora che noi palermitani ci diamo da fare. Io sono pronto”

L’imprenditore palermitano, Dario Mirri, che potrebbe rilevare il Palermo in caso di Serie D, parla del futuro rosanero alla Gazzetta dello Sport: “Sono l’ultimo a volere la fine del Palermo, prima di tutto per la passione che ho fin da bambino, poi perché ho investito dei soldi che rischio di perdere per intero. Sono l’unico palermitano che da vent’anni a questa parte ha messo denaro nel Palermo. Attendiamo i responsi Covisoc, ma la situazione mi sembra disperata“.

Mirri si dice pronto a investire sul club: “Se la città lo vorrà, metterò tutto me stesso per costruire un progetto forte e concreto. Mi sono confrontato con il sindaco sui criteri da cui dovrebbe ripartire una nuova società. Che sia io o un altro soggetto, non si può prescindere da garanzie economiche certe e da una programmazione su almeno tre anni”.

E vuole un Palermo senza limiti: “É arrivato il momento di dire basta alle colonizzazioni, gente che vede il Palermo solo come fonte di speculazione senza pensare a un progetto che tenga conto dei tifosi e del futuro. Non mi riferisco solo a Ferrero, con cui ho ottimi rapporti, ma a tutti quelli che hanno già delle squadre di proprietà. Faccio un esempio, la famiglia Della Valle sarebbe certamente ben accetta. Nessuno può porre limiti al futuro del club”.


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Mirri parla del suo progetto: “Se riuscirei ad affrontare questo percorso da solo? Per i primi tre anni sì. Fino alla Serie B ci arrivo. Poi, ci sarà la porta spalancata a investitori veri, autentici e credibili che abbiano risorse e capacità economiche tali anche da arrivare in Champions. Ritengo che aprire alla città con un azionariato popolare sarebbe un primo passo importante come hanno fatto a Parma. Io, se la città vorrà, sarò solamente un custode temporaneo della squadra della nostra terra”.

Se ho qualcosa in più degli altri? Sul piano morale, spero di sì. Perché vorrebbe dire che ci avrei rimesso economicamente e le mie motivazioni umane e imprenditoriali sarebbero più forti di ogni altro. Poi, ci sarà un bando con dei requisiti che dovranno essere attesi e rispettati senza pastoie di nessun tipo. Condivido con il sindaco nel dire basta agli avventurieri”, conclude Mirri.

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29 thoughts on “Mirri: “È ora che noi palermitani ci diamo da fare. Io sono pronto”

  1. Il problema è non pensare ad oggi e pensare solo a ripartire. Il problema è pensare al futuro. Cosa vogliamo, ci accontentiamo di quello che ci danno e basta ???
    Quando si parla di investitori……………
    Investire significa attendersi un ritorno economico. E ci vogliono tanti soldi se uno vuole un ritorno consistente.

  2. E ritorniamo alle pretese di Zamparini, vorrei che qualcuno mi affianchi che mi dia i soldi ed io mi diverto.
    No non funziona così, non ho mai visto nessuno che elargisce soldi e gli altri dirigono………………….le famose società .
    Non hanno mai avuto vita lunga.Anche Berlusconi cercava chi gli desse i soldi e lo affiancasse ed ovviamente non lo ha mai trovato.

    1. Se tu sei daccordo che arrivato un certo punto rientri dei soldi che ci hai messo maggiorato as esempio da un bonus di vendita (onesto e non esagerato) e poi cortesemente ti metti di lato e ti continui a divertire da tifoso (esempio presidente onorario o vice presidente), ci puo’ stare. Bisogna essere realisti. Oggi nessun gruppo serie puo essere ingolosito da una società in serie D. Per cui bisogna andare per gradi. E’ inutile farsi dei film. Una quota minoritaria ai tifosi, potrebbe contribuire inoltre ad essere sicuri di tutto. Io la vedo cosi.

  3. Sempre pronti ad accontentarci noi… “fino alla serie B, poi servirebbe qualcun altro!” E se quel qualcuno poi non arriva???? Ma perchè non affidare tutto a chi ha già un unico obiettivo, il più alto di tutti? Perchè dopo tante magagne affidarci agli imprenditori palermitani, che MAI hanno voluto fare (e potevano) quando le cose iniziavano a farsi complicate? Vi fidate di Mirri? Beh… vi fidavate anche di Albanese… e ho detto tutto!!!

  4. Un programma serio penso che con Mirri ci possa essere, io credo che in 5 massimo 6 anni siamo nuovamente in B.. Perché no.

  5. Dario Mirri merita rispetto,e trova tutto il mio appoggio.Spero possa essere lui il traghettatore verso traguardi importanti…..

  6. E non è semplice come qualcuno ipotizza portare la squadra dalla D alla B-Ci vuole competenza , un po’ di soldi, molta passione e un po’ di culo- Una volta pervenuti alla B si penserà adeguatamente il da farsi-

  7. Mirri è l’ unica persona normale che ci sia, in mezzo a tanti smidollati .Avercene più di uno così da formare una cordata capace di non trasmettere false illusioni. ma ripartendo da zero portare il Palermo in una dimensione più serena e tranquilla. Insomma ci saranno 4-5 anni a pane e acqua. Preparatevi(prepariamoci

  8. Non sono d’accordo!! Dobbiamo ambire al meglio non al meno peggio!!! Del resto anni d regime zampariniano hanno annebbiato la vista a molti tifosi!! Mirri può fare la D ma poi?? Palermo credetemi è una piazza molto ambita… negli anni di regime potevano avvicinarsi solo figuranti.. gli acquirenti seri nemmeno venivano ascoltati (per info chiedete a Rocco Commisso). Per una volta nella vita il palermitano si sforzi di pensare alla grande, se no arriverà un altro Baccaglini o Tuttolomono di turno possibilmente coadiuvato da Albanese e sarà la volta buona che non tiferò più per questa squadra

  9. Io sono contro Mirri tutta la vita!!!mirri se amava come va sbandierando il Palermo avrebbe fatto di tutto x salvarlo!!invece ha strappato l’accordo che gli interessava a quattro soldi per straguadagnare con la sua azienda e adesso in maniera ancora più furba parla dei primi 3!anni un vero marpione!!!doveva evitare la D adesso tutto facile sentire l’odore dei soldi l’odore del business per me tiene devi andare anche tu sparire !!! Se siamo in D è ancora qualcuno non ha capito il dramma è colpa anche sua!!!

  10. Io sono d’accordo sia con Luca che con Frankrosanero.
    Ma perché dovremmo accontentarci dei dilettanti, quando abbiamo sfiorato la Champions?
    Perché non si può dare un progetto che preveda la pronta risalita in A?
    Mirri ha tanto amore e passione, ma non ha la forza economica per fare un simile progetto.
    Mi dispiace, ma a Palermo ed in Sicilia non ci sono persone economicamente forti, o, se ci sono, non escono allo scoperto.
    Purtroppo

  11. Penso che bisogna scegliere nella vita da quale parte stare. O si aspetta lo Zamparini di turno, salvo poi non lamentarsi se vende o svende o gente come mirri che non ti compra pastore e cavani ma che ti dice come stanno le cose senza prenderti in giro.

  12. Le cose vanno fatte per gradi, in serie D non credo che ci siano grandi pretendenti se non gente che cerca squadre B.
    Quindi se mirri é in grado di riportarlo in B con una gestione pulita qualche compratore più facoltoso poi si trova.
    Certo se l’esempio é lo sciacallo che lo ha mollato in b con 47 mln di debiti rendendolo tecnicamente fallito e abbandonandolo in mano a speculatori stiamo freschi.

  13. Mattia, te l’ ha detto mille volte Mirri , non aveva il potenziale economico per accollarsi 47 mln di debiti. Mi pare sia stato onesto. Partire dai dilettanti è un’altro paio di maniche.

  14. Ma lo capite che un club di b con 47 mln di euro é un investimento folle per qualsiasi imprenditore??
    Persino il fondo York é scappato. Il Palermo lo ha fatto fallire zamparini , gli inglesi e i tuttolomondo solo comparse venute a fare chissà che.

  15. No caro Mirri, anche se i palermitani ti ringraziano ma il primo tu sai che sei stato uno sprovveduto a mettere quel denaro nelle casse di un soggetto quasi morto. Adesso e’ ora che il Palermo riparta dalla D con una societa’che ha gia adesso un potenziale.da seria A che tu non hai caro Mirri, e poi Sagramola, per carita’!!!

    1. Ma chi non vorrebbe una società o lo zio d’america ca lanna pisanti che investe sul Palermo e altro che serie A dritti in champions league chi non lo vorrebbe ma siccome ormai credo che tra inglesi, baccaglini, follieri e tuttolomondo ne abbiamo piene le scatole beh andiamo per gradi affrontiamo la D e dopo si vede.

  16. Cmq ho capito una cosa, meglio che ci diamo un taglio e continuare a tifare le squadre che la maggior parte dei tifosi rosanero ha sempre tifato ovvero le strisciate. C’ è quello che non vuole mirri, perché vuole lo sceicco del Dubai in terza categoria, quello che ha sempre gli incubi di Zamparini. Non abbiamo speranze…lasciamo perdere…meglio non avere squadra in città..

  17. MIrri come proprietario non ha le potenzialità per far tornare il Palermo tra i professionisti però come rappresentante di un’azionariato popolare non mi dispiacerebbe.

  18. X AVERE IL CONTROLLO DI LASCIARLO VERAMENTE IN BUONE MANI DOPO RAGGIUNTO LA B ..E X UNA VOLTA LA PLUSVALENNZA LA FANNO I TIFOSI COME INCENTIVO A PARTECIPARE

  19. Però di potrebbe trovare un imprenditore che non abbia altre squadre, che sia pulito, oltre che avere passione per il calcio e per il Palermo e per Palermo.
    Ma chi lo ha stabilito che questi debba essere per forza uno del posto?
    Anche un imprenditore straniero, sapendo che i risultati portano guadagni, un imprenditore non alla Zamparini, potrebbe essere buono e Palermo avere una squadra di calcio che non avesse nulla da invidiare alle cosiddette strisciate.

  20. C’è qualcosa che puzza quì…come fa a dire che si è confrontato con il sindaco per stabilire i criteri da cui ripartire??? Essendoci un bando, dovrebbe esserci una procedura competitiva trasparente e il sindaco non dovrebbe poter parlare con nessuna delle parti interessate prima della pubblicazione!!!
    Assicuriamoci che non vengano messi paletti ad-hoc, disegnando il bando a misura su Mirri e limitando a possibili altri inventori interessati di partecipare.

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