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Osti, Inzaghi e lo stadio: Palermo, è la settimana della svolta

Sono passate due settimane dall’eliminazione dai playoff e dalla conseguente fine della deludente stagione: il tempo necessario per ‘elaborare il lutto’ e per vedere terminare il campionato nel modo più logico, con la promozione della Cremonese. Ora è il momento della ripartenza, sperando di avere imparato qualcosa dagli errori commessi. Sarà l’anno del riscatto? Difficile dirlo, siamo ancora nel campo delle ipotesi e del ‘nulla di ufficiale’. Però qualcosa si muove e la direzione è quella giusta.

Osti resta per costruire

Carlo Osti è il primo tassello del nuovo puzzle. Ancora non ha firmato il contratto che lo legherà al Palermo oltre il 30 giugno (lo farà in settimana), ma l’intesa con la società c’è e manca solo la ratifica formale di un prolungamento che sembra la naturale conseguenza del lavoro svolto da gennaio a maggio, sia in termini di mercato che di ‘gestione dell’emergenza’.

Il suo apporto non è stato sufficiente a dare una svolta definitiva a una stagione che stava prendendo una brutta piega, ma è stato giudicato positivamente il suo ruolo di raccordo tra società e squadra. È un uomo di fiducia dell’amministratore delegato Giovanni Gardini e soprattutto si è ambientato benissimo a Palermo. Osti aveva manifestato la voglia di restare e di costruire un progetto vincente dall’inizio e non prendendo… il treno in corsa. Ha già il taccuino pieno di nomi, conosce pregi e difetti dell’attuale rosa: l’ingaggio dell’allenatore è la sua prima mission.


Inzaghi, il Palermo nel destino

Filippo “Pippo” Inzaghi è il secondo tassello del puzzle. Il suo arrivo è dato per certo (contrattualmente avrà un biennale con un’opzione per una terza stagione) e la firma potrebbe arrivare già in settimana. Il tecnico dovrà formalizzare la rescissione del contratto con il Pisa, poi potrà ‘ufficialmente’ trattare con il Palermo, con cui però c’è già un’intesa di massima.

Possibili sorprese? Difficile, per un motivo fondamentale. Inzaghi vuole fortemente il Palermo, il suo arrivo in rosanero è nell’aria già da anni e c’è anche il gradimento della piazza, che vede in lui un esperto in promozioni e soprattutto un tecnico capace di lavorare nelle piazze più ‘calde’ del Sud. Quando a gennaio vinse a Palermo con il suo Pisa non tralasciò nel dopo partita di elogiare il pubblico rosanero (“da Serie A”) e disse anche ‘profeticamente’ che il Palermo sarebbe tornato presto “dove merita”. Si dovrebbe ripartire dal 3-5-2, con possibili variazioni in 3-4-1-2 o 3-4-2-1.

La base per una stagione vincente

Per chiudere la settimana in maniera costruttiva si aspetta anche la conclusione ‘parziale’ della vicenda relativa allo stadio. L’amministrazione comunale – come già anticipato nei giorni scorsi – dovrebbe firmare la proroga della concessione dell’impianto, in attesa che si arrivi all’accordo definitivo che prevederà una concessione pluridecennale del “Barbera”.

Sono solo le fondamenta di una stagione che ‘deve’ essere vincente, senza giri di parole. E come spesso avviene nel calcio la costruzione di un progetto vincente non dipende soltanto dalla quantità dei soldi investiti ma anche dalla capacità di completare la rosa in modo equilibrato. Poche squadre in Serie B, ad esempio, potranno partire da una coppia d’attacco come PohjanpaloBrunori: ma i due, da soli, non bastano se poi non si riesce a costruire attorno a loro un gioco che li metta in condizione di andare in gol. E Inzaghi, di gol, qualcosa ne capisce.

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13 thoughts on “Osti, Inzaghi e lo stadio: Palermo, è la settimana della svolta

  1. Spero che Osti riesca dove altri hanno fallito. Vale a dire la cessione definitiva di tutti i “rami secchi” con contratti pluriennali dei quali Buttaro è degno capitano

  2. l punto 1 è 2 sono mosse logiche per fare il meglio possibile e denotano lucidità e voglia. Sarà fondamentale dare massima libertà di azione a Inzaghi anche nella scelta del personale che lavora a Torretta. Sul punto 3 registro notizie fumose o poco chiare. Si sta facendo quello che poteva essere realizzato dando subito convenziome lunga con clausole di decadenza.

    1. Tranquillo, saremo l’unica squadra ad. essere pronta prima che inizia il mercato. Importante no. È fare bene ma fare in fretta per gli ansiosi

  3. Gli esperti in promozioni sono due: Stroppa e Pecchia. Filippo Inzaghi è un buon allenatore ma quella col Pisa è stata la sua prima promozione in serie A. Resto del parere che al Palermo sarebbe servito un allenatore più navigato ed esperto, con idee di gioco già rodate, vincenti e meglio preparato alle insidie della categoria e nel caso del Palermo anche alle interferenze o possibili imposizioni da parte della dirigenza.

    1. Ma perché non usate il cellulare per cercare notizie invece di guardare solo video inutili? Le promozioni di Inzaghi sono 3 : Venezia, Benevento e Pisaaa

      1. Inzaghi col Venezia è stato promosso dalla serie C alla B, io mi riferivo alle promozioni in serie A, che adesso con quella del Pisa sono arrivate a due.

  4. Allora ragazzi sia Stroppa che Pecchia hanno ottenuto 3 promozioni in serie A. Ma non si discute soltanto di questo, ma soprattutto dell’esperienza della categoria maturata da questi allenatori. Era questo il concetto di cui mi riferivo prima. Ognuno poi ha il suo parere e ci mancherebbe altro.

  5. Non è un. Sistema che ha funzionato, quello di scegliere in base al curriculum. Per me i migliori sono Calabro e Pagliuca

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