Palermo, calciomercato da 6 in pagella: si poteva fare di più

FOTO PEPE / PUGLIA

La sessione invernale del calciomercato si è conclusa con due nuovi acquisti e due cessioni per il Palermo. Samuele Damiani e Mattia Felici rinforzano l’organico rosanero mentre Alberto Almici è stato ceduto alla Spal a titolo definitivo e Manuel Peretti troverà spazio nel Grosseto. Pochi movimenti ma funzionali al nuovo corso targato Silvio Baldini, anche se sarebbe servito uno sforzo ulteriore per essere competitivi ai più alti livelli e far lievitare il voto, che non può andare oltre il 6.

Il Palermo ha svolto il “compitino” in sede di calciomercato. I due interventi in entrata sono sicuramente di qualità, rinforzano l’organico e soprattutto coprono alcune lacune dovute al cambio di direzione operato da Baldini, ma proprio l’arrivo del nuovo allenatore lasciava immaginare una più massiccia campagna di rafforzamento.

Il 4-2-3-1 di Baldini, molto diverso dal 3-4-2-1 di Filippi, imponeva una riflessione sul ruolo del trequartista, fondamentale per la costruzione delle trame di gioco. Il Palermo ha solo giocatori che si possono adattare: Luperini è una mezzala d’inserimento, Soleri una punta mobile, Silipo più un esterno che un trequarti, Floriano idem. In difesa, poi, si poteva fare qualcosa, non tanto dal punto di vista numerico – Somma e Crivello sono stati reintegrati, Marong è rimasto – ma da quello qualitativo.

Il primo nuovo acquisto è stato Felici – al ritorno in rosanero dopo l’esperienza in Serie D – preso in prestito biennale con diritto di riscatto e controriscatto in favore del Lecce. Con il passaggio al 4-2-3-1 al Palermo serviva un esterno rapido, capace di saltare l’uomo e in grado di dare imprevedibilità alla manovra; tutte caratteristiche ascrivibili al giocatore romano. Valente, nello scacchiere di Baldini, è passato sulla fascia destra e così si sono formate due coppie: Valente e Silipo a destra, Felici e Floriano a sinistra. I dubbi sul giovane talento riguardano la tenuta fisica, visto che nell’anno e mezzo lontano da Palermo sono stati tanti gli infortuni che gli hanno impedito di trovare spazio al Lecce. La natura del trasferimento, però, lascia intendere che ci sia un minimo di progettualità e fiducia sul giocatore.

Damiani, invece, è il centrocampista di qualità necessario per il gioco di Baldini. Il classe 1998 arriva dall’Empoli in prestito con diritto di riscatto e già dalle prime apparizioni in rosanero ha dimostrato di poter essere un riferimento per i compagni. Il gol segnato col Monterosi è il manifesto del suo repertorio calcistico: intelligenza (va a seguire l’azione ed è pronto alla respinta corta) e buona tecnica (stop e tiro d’esterno destro perfetti). Deve crescere dal punto di vista della condizione fisica visto che anche lui, come Felici, nell’ultimo anno e mezzo ha giocato poco ma il tecnico del Palermo lo conosce bene, l’ha allenato in passato e si fida di lui.

Si è resa “necessaria”, poi, la cessione di Almici. L’esterno difensivo che tanto bene aveva fatto nei primi tre mesi dell’esperienza al Palermo non si è più rivisto, anche a causa di alcuni problemi fisici. Il suo apporto alla causa è diventato minimo con il passare del tempo, con il punto più basso registrato con la grottesca espulsione rimediata nel derby col Catania. Almici voleva cambiare aria ed è stato accontentato; con la Spal, infatti, è stato trovato un accordo per il trasferimento a titolo definitivo. Sulla fascia destra ora i rosa possono contare su Accardi, sulla carta il titolare, Doda e Buttaro, che potrebbe anche giocare in quella posizione al bisogno.

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12 thoughts on “Palermo, calciomercato da 6 in pagella: si poteva fare di più

  1. Calciomercato, come sempre da quando la triade penna bianca e i due compari sono a capo delle casse del Palermo ,per me da zero tagliato come si diceva una volta. Zero in estate , ancora una volta , come fate a dare 6 per acquistare due giocatori giovani inesperti per l categoria ma soprattutto che nei loro club non giocavano da settimane !!mi chiedo ancora una volta mi preoccupa questa sorta di buonismo di stampa Tv ecc con i cassieri del Palermo calcio! Troppo silenzio da parte di tutti voi ! Anzi adesso anche un sei quindi sufficiente??! Quindi una squadra che avrebbe dovuto lottare alla pari e fa questo mercato e ha queste difficoltà palesi ed evidenti per voi ha raggiunto la sufficienza?! Che dire non ho altro da dire ma solo da capire che forse c’è qualcosa che non va o forse va oltre quello che noi tifosi possiamo immaginare ……

  2. Mirri & C. Ovvero, questo passa il convento.
    Gente mediocre, forse volenterosa, ma inadatta a condurre il Palermo.
    Tant’è…!!!

  3. Legittime le nostre aspirazioni, cari amici. Cozzano però con una realtà cruda e in questo momento impossibile da ribaltare. Siamo tornati al Palermo piccolo piccolo di tanti anni fa al quale ci eravamo disabituati. Pazienza. Verranno tempi migliori. Forse.

  4. Non sottovalutare lo slot liberato da Peretti per qualche operazione con svincolati. Con un allenatore esperto al comando una buona rosa come il Palermo può fare molto bene. I conti si fanno sempre alla fine e le chiacchere se le porta via il vento

  5. Come l’anno scorso questa società fa solo chiacchere, vogliono andare in serie B a chiacchere e non con i fatti. Come ho scritto sul mio blog serviva un trequartista che potesse fare la differenza.

  6. Avendo, potendo, pagando; non avendo, non potendo, non pagando; ma avete sentito che il bilancio chiude con una perdita di 7 milioni? Qualcuno ha 40 milioni da giocarsi? Avanti, dai, tirateli fuori.

  7. Dare 6 per avere preso due giocatori in prestito dà l’idea della stampa palermitana e del motivo per cui ci meritiamo di restare nella mediocrità più totale, nel calcio (con MIrri) come nella vita quotidiana (con Orlando). Forse non è un caso che il secondo abbia regalato il Palermo al primo…Divertitevi

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