Palermo, che emozione rivederti dagli spalti
Il ghiacciolo all’arancia questa volta ha avuto un sapore più buono: non solo per il 2 a 0 al Latina dell’indimenticato Di Donato o per il primato in classifica che male non fa, ma è stato il vero ritorno allo stadio. L’emozione provata domenica già in viale del Fante nel rivedere i tifosi, con i quali dal 1° marzo del 2020 si era interrotto un rito, è stata unica e indescrivibile.
Certo, lo stadio non era e non poteva essere gremito per via delle misure anti covid, ma è bastato risentire l’odore dell’erba all’ingresso per sentirsi immediatamente a casa propria, la casa di tutti i tifosi rosanero! Poi un susseguirsi di saluti con pugni o pacche sulle spalle che sostituivano i baci e gli abbracci che non sappiamo più dare e che ci mancano tanto.
Non sono mancate le fotografie (o i selfie), l’ilarità sul fatto che non c’è più bisogno di selezionare l’immagine più bella da inviare agli amici o da pubblicare su Facebook, tanto con le mascherine quello che conta è il sorriso degli occhi…
L’ingresso in campo scandito con le note dell’inno cantato con la pelle d’oca e poi il tempo è sembrato fermarsi. No, non erano passati 17 mesi: quel tempo è rimasto sospeso e il cuore di ogni tifoso ha ripreso a battere non più da solo ma con quello dei presenti allo stadio. Eccola, una delle tante magie del calcio, la condivisione delle emozioni. E quello che si è provato domenica scorsa è ben testimoniato dalle tante immagini sui social che mostrano questo stato di grazia.
Per l’occasione si è rispolverato anche il vecchio coro che rimbalzando fra le due curve, cerca, per così dire, di intimidire il portiere avversario: un segno di ulteriore condivisione fra i tifosi presenti, senza alcun dubbio. Il ritorno alla vecchia liturgia, con la speranza che lo stadio possa continuare a riempirsi senza le attuali limitazioni provocate da questo maledetto virus che sta cambiando le nostre vite.
Il feeling fra la squadra e il suo pubblico è ricominciato e, pochi o molti che siano, i tifosi moltiplicheranno le loro forze continuando a viaggiare sull’ala di un sogno che non può mai finire. La vittoria per 2 a 0 è un ottimo punto di partenza: ci sono cose da rivedere, sia in difesa che in attacco, e il fatto che i gol siano il frutto di due rigori mostra che il Palermo si è spinto in avanti senza riuscire a concretizzare con reti su azione.
Non voglio soffermarmi troppo su analisi tecniche già ampiamente espresse in questo giornale, mi consento solo due parole per dare un giudizio positivo sul “motorino” Giron e sui due attaccanti Brunori e Soleri che comunque devono ancora ambientarsi e avere più fiducia in se stessi. Ora godiamoci il ritorno al Barbera, gustiamoci il buon sapore di una partenza di stagione all’insegna dell’ottimismo e della speranza. Siamo pur sempre primi in classifica.
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