Palermo, dopo Bari si va verso i playoff con molta più fiducia

FOTO PEPE / PUGLIA

Amo molto il Palermo, da quando ero bambino. Da quando mio padre, a otto anni, mi portò a vedere la prima partita, erano i primi anni Sessanta del secolo scorso, ultimo del millennio scorso. Amo moltissimo vederlo vincere e ancora, sulla soglia dei 65 anni e con “qualche partita” dei rosanero sul groppone, gioisco come un picciriddo per i suoi successi, in Serie D, in Serie C davanti al computer su Eleven Sports, unnegghiè.

Sembra una premessa scontata e anche cretina, ma non lo è. Perché voglio aggiungere che amo molto, ma molto di più, da cittadino, da appassionato di calcio, da tifoso, nel mio caso specifico da vecchio e magari scarso cronista rosanero, potere esprimere liberamente e civilmente il mio diritto di critica alla squadra che amo. L’ho sempre fatto e continuerò a farlo, con tutto l’amore che ho per il Palermo, anche di fronte all’intolleranza di quelli che pensano di difenderlo a tutti i costi oppure, al contrario, di attaccarlo a tutti i costi, usando toni inaccettabili se scrivi cose diverse dal loro pensiero. D’accordo, il social è così, mi direte: lo so bene, ma rifiuto e continuerò a rifiutare queste logiche e a esprimere liberamente il mio pensiero, probabilmente sbagliatissimo e cretinissimo.

Lo faccio ancora una volta qui, su Stadionews24, ringraziando sempre il direttore Guido Monastra che mi dà la possibilità e il piacere di farlo nella mia rubrica “Il Vulcanico rosanero”. E scrivo poche cose che penso, con chiarezza:

Il Palermo ha fatto una bellissima partita a Bari, brillante e di qualità sul piano tecnico e intelligente sul piano tattico, forse la più brillante del campionato. Ed è stato un vero piacere vederlo giocare così bene nel meraviglioso stadio San Nicola e su un manto erboso magnifico, quasi ad evocare con nostalgia i migliori momenti della storia rosanero su campi degni della squadra e della città;

Il Palermo avrebbe non meritato, ma strameritato la vittoria, dall’alto di una netta superiorità sul Bari, dominato con un governo complessivo della partita pieno e autorevole fino a un quarto d’ora dalla fine grazie al gol di Roberto Floriano dal dischetto e all’ennesima “perla” di Mario Alberto Santana;

– Il Palermo, tranquillamente proiettato verso una vittoria importantissima per la classifica e dai potenti risvolti psicologici, ha cominciato a tremare per un evento molto sfortunato – l’1-2 di Mercurio grazie a una deviazione che ha spiazzato l’ancora ottimo e concentratissimo Pelagotti – e ha continuato a farlo molto di più poco dopo per l’infortunio che ha costretto all’uscita l’eccellente Almici, lasciando la squadra in 10 uomini;

Il Palermo ha pagato a carissimo prezzo l’impossibilità di effettuare l’ultima sostituzione, avendo già esaurito i cinque cambi a disposizione. E qui ribadisco in piena libertà un pensiero già espresso ieri sui social: l’allenatore Filippi, bravissimo a preparare e gestire questa partita così importante contro avversari tanto quotati, secondo me ha commesso, forse per ingenuità o inesperienza o non so perchè, l’errore di accelerare l’ultima sostituzione, quella di Rauti, colpito da forti crampi e forse anche lui precipitoso, insieme allo staff medico, a chiedere di uscire. Bastava aspettare qualche minuto per riprendersi dai crampi e il Palermo avrebbe avuto a disposizione un sostituto anche per Almici o comunque un jolly da sfruttare in un finale inevitabilmente complicato. Ma è un errore, voglio dire anche questo con convinzione, che ci può stare e per il quale non può essere fatto un processo al tecnico, soprattutto dopo una prestazione del genere;

Il Palermo ha beccato il 2-2, dopo il forcing di un Bari rivitalizzato e che non credeva ai propri occhi dopo essere stato frastornato dagli avversari, per un errore di piazzamento della difesa, in particolare del bravissimo Marong, che di fatto ha lasciato libero Perrotta di prendere la mira di testa e colpire a botta sicura. Anche questo è un errore che ci può stare e che non inficia minimamente quanto di buono il ragazzo del Gambia ha fatto vedere finora e farà vedere in seguito; se la squadra fosse rimasta in 11, Marong non sarebbe rimasto impotente a centro area in mezzo a due avversari;

Il pareggio di Bari è un ottimo risultato che rende sicura la partecipazione del Palermo ai play off, ne rafforza la fiducia e il morale e rende ancora più grande il rammarico per i troppi punti persi e le troppe occasioni buttate a mare in partite molto più facili e contro avversari nettamente inferiori ai biancorossi pugliesi.

Ho detto tutto quello che penso, serenamente e pacatamente, magari sono un mucchio di minchiate ma sono autentiche mie minchiate. Al Palermo restano a questo punto da giocare una partita in casa (domenica 25 aprile con la Cavese) e la trasferta finale a Francavilla (2 maggio). Ci aspettiamo il massimo sforzo per due vittorie che migliorerebbero la classifica prima dei play off, da giocare con lo spirito di non avere nulla da perdere e possibilmente con un Lorenzo Lucca in più, accanto all’infinito, delizioso prestigiatore Santana.

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11 thoughts on “Palermo, dopo Bari si va verso i playoff con molta più fiducia

  1. seguire Palermo “… in Serie D, in Serie C davanti al computer su Eleven Sports, unnegghiè….” perfettamente d’accordo – lo seguo da 40 anni e personalmente non vedo alcun’altra partita di calcio (solo la categoria dove si trova Palermo) al di fuori di quelle di Palermo – forza Palermo sempre – anche se non meritiamo quello che sta succedendo e degli allenatori cosi scarsi

        1. Sarà il Ct ad uscire al primo turno, soprattutto se incontrerà il Palermo. Ci possiamo scommettere “a qualunque”. Capito? caruseddi

      1. Tu Valerio sentenziasti che il Palermo avrebbe perso a Bari, mi sa che parli troppo come Tonucci e quella cosa tutt’altro che utile di Biagianti. Assa ne capisci di pallone.

        1. Ah dimenticavo, dicevi pure che il CT avrebbe vinto a Catanzaro. Mizzica, con mezza squadra disponibile vi hanno annientato. Che torsolo di cattiva effige.

  2. Sono d’accordo con l’analisi fatta sulla partita ma forse avrei usato qualche superlativo in meno, Indubbiamente questa squadra ha dei limiti anche caratteriali che non riescono a far capitalizzare in pieno quanto dimostrato sul campo. Forza Palermo

  3. Adesso anche l’organico va in frantumi e perdono i migliuori! e fuori casa con Juve Stabia, con un micidiale Marotta è a dir poco un azzardo…..ma la palla è rotonda.

  4. Concordo pienamente col Dott. Perricone ed anch’io sono dell’opinione che ai playoff possiamo giocarcela fino in fondo.

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