Palermo, le pagelle dell’andata / 1 – DIFESA: Lucioni si conferma leader, Mateju…

È tempo dei primi bilanci, quelli di metà stagione. Giudizi basati sulle 19 partite giocate dal Palermo nel girone d’andata, contraddistinte da un ottimo avvio, poi da un crollo verticale e una ripresa nelle ultime quattro gare.

Si inizia dalla difesa, il reparto rinforzato con maggiore urgenza nella sessione estiva di calciomercato. Lucioni e Ceccaroni sono stati gli innesti d’esperienza mentre Lund e Desplanches le giovani ‘scommesse’. I nuovi arrivati (portiere a parte) hanno subito conquistato il posto da titolare e per la prima parte del campionato i numeri difensivi sono stati ottimi. Il Palermo ha avuto a lungo la miglior difesa della Serie B per poi subire un crollo consequenziale a quello di tutta la squadra.

I rosanero hanno subito 23 reti in 19 partite, l’undicesima difesa del campionato. Le responsabilità non sono da additare soltanto ai singoli giocatori ma a una fase difensiva che ha fatto acqua da tutte le parti. Gli infortuni – soprattutto quelli di Lucioni e Ceccaroni – non hanno fatto altro che acuire una situazione che è andata peggiorando di gara in gara. Una ‘coperta’ troppo corta, che è stata tirata per favorire la fase offensiva ma ha scoperto l’altra parte.

PALERMO, LE PAGELLE DEL GIRONE D’ANDATA

Pigliacelli 6.5: quasi sempre uno dei migliori, è diventato una garanzia. A 30 anni ha raggiunto la maturità che lo fa essere un leader dello spogliatoio ed è importantissimo avere un portiere con queste caratteristiche morali. Ha mantenuto la porta inviolata per cinque gare (le squadre migliori sono Cremonese e Parma con 8) e spesso è stato decisivo con parate importanti. Alcune incertezze nelle ultime partite, sorprendentemente anche in fase d’impostazione con i piedi, non macchiano il suo buon girone d’andata.

Desplanches s.v.: non ha ancora debuttato. Il ragazzo ha scelto la piazza rosanero con la consapevolezza di essere il ‘secondo’ e Corini è stato chiaro fin da subito: c’è una gerarchia e Pigliacelli è il titolare. Il classe 2003, così, si è dovuto accontentare della panchina che però non gli ha pregiudicato la titolarità con l’Italia Under 21. C’è tanta curiosità per vederlo all’opera, verrà il suo tempo.

DIFENSORI

Graves 6: ha avuto tantissime difficoltà, sin dal ritiro estivo. Nella difesa a quattro è stato schierato come esterno basso e non si è trovato a proprio agio per mesi. Il ragazzo, però, si è allenato duramente e ha convinto Corini, che lo ha fatto debuttare da titolare contro il Pisa, sfruttando l’indisponibilità per squalifica di Mateju. Il danese ha ben impressionato, dimostrando di essere lucido con la palla tra i piedi e attento quando attaccano gli avversari. Il suo exploit potrebbe anche convincere il Palermo a non tornare sul mercato per un esterno destro.

Lund 6: un ottimo avvio seguito da una flessione nella seconda parte del girone d’andata. Il Palermo ha puntato forte sul difensore, prelevato in estate dall’Häcken, e l’impatto con la nuova realtà è stato buono. Lund ha dimostrato di avere forza e qualità, tant’è che ha vinto subito il ballottaggio con Aurelio (ha giocato 14 partite su 18 da titolare). Nelle ultime gare, però, è calato dal punto di vista fisico, mostrando dei limiti in fase difensiva (anche perché poco aiutato dai compagni). La sufficienza è la giusta media tra il 7 di inizio stagione e il 5 della seconda fase.

Lucioni 6.5: è bastato pochissimo per diventare il leader del reparto arretrato. La sua presenza si è fatta sentire, ha giocato tutti i minuti, saltando solo le partite con Como e Cremonese per infortunio. Il suo girone d’andata è stato impreziosito anche da due gol decisivi contro Reggiana e Ternana, entrambi segnati in trasferta. Pilastro della difesa, anche lui ha avuto qualche passaggio a vuoto ma nel complesso è stato il migliore.

Marconi 5.5: ha avuto la sfortuna di entrare in campo da titolare nel momento peggiore per il Palermo. Ceccaroni si è fatto male nella partita col Brescia, così Corini lo ha ‘rispolverato’ e Marconi ha poi giocato sei partite consecutive dal primo minuto. Come tutta la squadra è andato spesso in confusione ma non ha mai fatto mancare impegno e attaccamento alla maglia. Il ‘pugno’ nella gara col Como – con conseguente squalifica per tre giornate – è stata la grande macchia del suo girone d’andata.

Nedelcearu 6: si è dovuto accontentare delle ‘briciole’ dopo essere stato uno dei titolari inamovibili della scorsa stagione. Anche lui, come Marconi, è entrato in campo da titolare soltanto dopo l’infortunio di Lucioni e non ha demeritato. Fondamentale il gol contro la Cremonese, che lo aiuta ad arrivare alla sufficienza nonostante le sole tre presenze in campionato.

Buttaro 5.5: fino a quando vivrà delle stagioni caratterizzate da lunghi infortuni sarà difficile esprimere un giudizio. Ha saltato tutte le partite di settembre e ottobre, quando Mateju è stato indisponibile per squalifica Corini ha comunque scelto Graves da esterno basso. È riuscito a giocare una sola partita da titolare contro il Catanzaro e peraltro da esterno a tutta fascia. Troppo poco per un ragazzo che ha dimostrato di poter essere utile alla causa ma che finora ha fatto fatica.

Aurelio 5: c’erano grandi aspettative che per il momento non sono state rispettate. Dopo la passata stagione sembrava in rampa di lancio invece ha subito perso il ballottaggio con Lund, dovendosi accontentare della ‘classica’ staffetta. Ha collezionato 16 presenze in campionato ma soltanto quattro dal primo minuto e l’unica gioia del suo girone d’andata è stato il gol pesantissimo contro il Südtirol.

Ceccaroni 6: ha formato, insieme a Lucioni, una coppia centrale affidabile che ha ben figurato nella prima parte di stagione. Ha dovuto saltare per infortunio le partite più difficili, visto il momento generale della squadra: è stato indisponibile dalla gara col Cittadella a quella col Como, proprio quando i numeri difensivi del Palermo sono crollati (e potrebbe non essere una coincidenza). La buona notizia è il rientro in buone condizioni nella partita vinta contro la Cremonese.

Mateju 5: impegno e disponibilità (ha giocato anche con una caviglia malmessa) non si discutono ma è spesso andato in grandissima difficoltà, risultando l’anello debole della difesa. Le squadre avversarie attaccano spesso dalla sua parte e Corini non ha trovato le giuste mosse per aiutarlo. Ha giocato tutte le partite fino a Parma, quando la quinta ammonizione stagionale gli è costata la squalifica. Il tecnico ha scelto Graves per sostituirlo e il danese è stato confermato anche quando Mateju è tornato disponibile.

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