Palermo, le pagelle dell’andata / 3 – ATTACCO: Brunori top, DiFra e Insigne deludono

La terza e ultima puntata delle pagelle di metà stagione è dedicata agli attaccanti. Il progetto del Palermo per il reparto offensivo è stato chiaro sin dalle prime battute del calciomercato: la dirigenza rosanero ha ‘costruito’ il tridente per il 4-3-3, scegliendo di rinforzare l’organico con giocatori esperti e di categoria come Insigne e Mancuso. Di Francesco, un calciatore con 158 presenze in Serie A, è stato il ‘botto’ finale in grado di alzare il tasso tecnico e qualitativo.

Le aspettative erano quindi molto alte ma non sono state del tutto rispettate nel girone d’andata. Insigne e Di Francesco, alla luce del grande potenziale, hanno deluso, Brunori ha avuto difficoltà e ha segnato solo in quattro partite su 19, Di Mariano ha combattuto con i ‘soliti’ problemi fisici, Mancuso si è spento dopo un ottimo inizio mentre Soleri e Valente hanno inciso poco anche perché hanno giocato poco.

Nonostante le difficoltà dei singoli, però, i numeri offensivi del Palermo sono più che buoni: i rosanero hanno il secondo migliore attacco con 32 reti (primo il Parma con 37), sono primi per xG (‘gol previsti’, una misura di quante reti una squadra avrebbe dovuto realizzare) con 28.6, primi per tiri in porta effettuati (96) e terzi per tiri totali (268) dietro a Cremonese e Spezia. I dati certificano che la fase offensiva funziona. Serve però un maggiore contributo degli attaccanti, che stanno dimostrando di essere in crescita: i segnali, in vista della ripresa del campionato, sono incoraggianti.

PALERMO, LE PAGELLE DEL GIRONE D’ANDATA

Mancuso 6: ha avuto un ottimo impatto con la nuova realtà rosanero, segnando gol decisivi contro Ascoli, Modena e Spezia. Fino alla gara col Catanzaro è stato il ‘jolly’ del reparto offensivo, ha giocato come esterno d’attacco e seconda punta, sia da titolare (cinque gare disputate dal primo minuto) che da subentrato (nove presenze partendo dalla panchina). Corini, dopo la pesante sconfitta contro la squadra di Vivarini, ha fatto altre scelte, ‘sacrificando’ l’ex Empoli, che nelle ultime quattro partite è sceso in campo solo per otto minuti con la Cremonese. Il suo rendimento è comunque sufficiente considerando quanto ha giocato.

Brunori 7: sette come i gol segnati nel girone d’andata. Ha avuto difficoltà realizzative, soprattutto tra ottobre e novembre, ma comunque è stato il migliore del Palermo per la capacità con cui dà una mano alla squadra in attacco. Si è sbloccato a Venezia con una tripletta da attaccante ‘vero’, poi ha segnato su calcio di rigore contro il Lecco prima di un digiuno interrotto dalle due bellissime reti a Parma; col Pisa è arrivato anche il primo gol su azione al “Barbera” in questa stagione. Sta entrando sempre più nella storia rosanero, è il terzo miglior marcatore di sempre, il suo contributo è stato (e sarà) fondamentale.

Di Mariano 6: sufficiente, niente di più. Ha avuto un nuovo infortunio che ne ha condizionato il rendimento, un’attenuante che però non giustifica del tutto la sua inconsistenza offensiva. Il passaggio definitivo al 4-3-3 sembrava perfetto per le sue caratteristiche ma si è fatto apprezzare più per sacrificio, pressing e voglia di aiutare la squadra in fase di contenimento. Un solo assist in 13 presenze (di cui 9 da titolare) è stato un bottino troppo magro per un calciatore della sua importanza.

Insigne 5.5: era arrivato con grandissime aspettative, fresco di una promozione da protagonista con il Frosinone, ma ha fatto tanta fatica a prendersi la squadra sulle spalle. L’infortunio alla schiena sembrava aver definitivamente rovinato il suo girone d’andata ma Corini lo ha rilanciato nella gara col Pisa e Insigne ha risposto bene, con un gol e due assist. Segnali di crescita importanti anche con Como e Cremonese, ma comunque troppo poco per ambire a più di un 5.5 risicato.

Di Francesco 5.5: un altro calciatore acquistato in estate per fare la differenza che però ha avuto molte difficoltà a imporsi. Aveva iniziato alla grande, con un gol alla FeralpiSalò, poi non è riuscito ad ‘alzare i giri’, fino all’infortunio muscolare che lo ha costretto a saltare tre gare. Anche lui, come Insigne, si è rilanciato nelle ultime partite ed è reduce da due reti consecutive contro Como e Cremonese. Può e deve dare di più, per il momento resta una delusione anche perché quando è stato a disposizione ha sempre giocato (12 partite da titolare su 14 presenze).

Soleri 6: dodici presenze – una sola da titolare – , un gol e un assist. Con questo score comunque merita la sufficienza per l’atteggiamento, la voglia e l’attaccamento alla maglia che ha dimostrato ogni volta che è sceso in campo. Ha accettato il ruolo di comprimario senza fare polemiche e sta dando il proprio contributo nel limite delle possibilità che gli sono state concesse.

Valente 6: valutazione simile a quella di Soleri, solo che lui è stato condizionato da un infortunio che gli ha fatto saltare quattro partite. Il bilancio del suo girone d’andata è stato di 10 presenze (una da titolare) condite da tre assist. Anche lui sta dando il proprio contributo senza lesinare sforzi.

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