Palermo, ora serve la scossa: ma è solo colpa di Filippi?

FOTO PEPE / PUGLIA

Problemi tecnici o caratteriali? La risposta non è facile. Si può discutere sulla formazione iniziale, ma contro un Monterosi, comunque modesto, il Palermo era passato in vantaggio e non è stato in grado di approfittare di una situazione favorevole, senza mai cercare il raddoppio, senza mettere la giusta cattiveria nei contrasti, senza dare l’impressione di credere nella possibilità di vittoria se non negli ultimi minuti.

Alla fine del primo tempo la vittoria era su un piatto d’argento e la squadra se l’è fatta scappare. Non può essere tutta colpa dell’allenatore. Filippi però non può sottrarsi alle responsabilità di “capogruppo”: i tifosi hanno cominciato a contestare le sue scelte e adesso il tecnico deve dare una risposta precisa.

Ci sono solo 48 ore di tempo, visto che il calendario prevede un turno infrasettimanale con il Campobasso (quinta matricola in sei gare di campionato). Ci saranno novità in formazione? Possibile, anche perché bisogna fare i conti con la necessità del turnover. Ma nonostante la delusione non si può pensare di abbandonare un progetto dopo cinque partite, rinnegando scelte e programmi. Di sicuro si è smarrita la leggerezza e l’ottimismo del precampionato.

Che non sia stata allestita una squadra in grado di dominare il campionato era chiaro a tutti e lo è stato ancor di più quando si è scelto di rinunciare a Lucca per rimpinguare il bilancio oltre che per soddisfare le legittime aspirazioni del giocatore. Ma nessuno, all’interno del Palermo, potrà negare che dopo le prime cinque partite di campionato ci si aspettava qualche punto in più in classifica anche in virtù di un calendario abbastanza favorevole.

La gara di domenica scorsa ha confermato due cose, una positiva e una negativa. La prima è che la difesa sembra essersi assestata, ha subito un solo gol in due gare e tra l’altro a causa di un tiro da fuori area, ha rischiato poco anche perché meglio protetta a centrocampo dalla posizione di Dall’Oglio, non ha commesso distrazioni e ingenuità. La seconda è che in avanti c’è ancora confusione; l’impressione è che gli interpreti non siano adatti o che ancora non sappiano bene cosa fare, impressione aggravata dalla mancata spinta degli esterni, con Valente e Giron che si sono presi una domenica di… vacanza.

È lì, sulla trequarti, che Filippi deve trovare le soluzioni più idonee: sul centrosinistra ha cominciato con Floriano per poi dare fiducia a Fella; sul centrodestra ha prima scelto Dall’Oglio per poi invertire la sua posizione con quella di Luperini che resta un oggetto misterioso: l’ex Trapani, già titolare inamovibile ai tempi di Boscaglia, solo raramente ha dato quel quid in più capace di fare la differenza e anche lui deve essere messo in discussione. E fra le scelte di Filippi c’è stato il quasi sistematico accantonamento di Silipo.

Alla prova dei fatti nessuna delle opzioni ha funzionato, pur con qualche distinguo: ad esempio, con Floriano in campo non c’era ancora Valente (infortunato) e quando Valente si è ristabilito Floriano si è accomodato in panchina. Valente – Floriano era stata una coppia vincente sulla sinistra, nella seconda metà dello scorso campionato, e doveva essere un punto fermo del nuovo Palermo di Filippi. Può darsi che l’esperimento si riproponga nella partita col Campobasso.

E non è da escludere un impiego dal primo minuto di Silipo, una sorta di esame per il ragazzo che non sempre è riuscito a sfruttare le occasioni che gli si sono presentate: la sua capacità di saltare l’avversario e di mettere la squadra in superiorità numerica non vanno sottovalutate. Fella finora non ha dato quell’apporto di gioco e di pericolosità che il Palermo ha pensato di assicurarsi in fase di mercato: forse sarà meglio aspettare una condizione psicofisica migliore.

Inutile dire che ci vuole una vittoria convincente, non soltanto per la classifica ma anche per il morale, della squadra e della tifoseria. Dopo la grigia stagione dello scorso anno che ha visto il Palermo come comprimario, ci vuole una scossa.

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31 thoughts on “Palermo, ora serve la scossa: ma è solo colpa di Filippi?

    1. Un buon allenatore non deve solo saper mettere la squadra in campo ma deve anche riuscire a motivare i giocatori. Se non corrono li deve sapere spronare. Vedi se corrono i giocatori di Mourinho, di Simeone, di Gasperini…Un vero allenatore deve riuscire a tirare fuori 15 da una squadra che potenzialmente può dare 10. Filippi è una brava persona e un buon allenatore, ma è inesperto e ancora deve dimostrare di saper motivare

    2. la colpa di non mettere fuori quelli che non corrono. la colpa di farne giocare alcuni fuori ruolo. la colpa di fissarsi su alcuni nonostante il loro rendimento (pelagotti, luperini, fella, brunori), la colpa di non avere mai dato una chance seria a Silipo e soleri. la colpa di essersi fissato con un modulo che non sta funzionando. la colpa di volerci prendere in giro dicendoci che la prestazione gli è piacuta. la colpa di non allenare sufficientemente i giocatori a tirare dalla media-lunga distanza dato che nessuno lo fa. voglio fermarmi qua perchè mi abbuttò ma ne avrei ancora da sottolineare.

  1. Caro direttore la vedo molto dura, non credevo in Filippi quando è stato confermato e meno ancora ci credo ora. Lei dice giustamente che ce bisogno di una scossa, ma come può darla l’allenatore che dice di non capire perché la sua squadra si comporta cosi? Lei dice che non si può abbandonare un progetto dopo solo 5 settimane, e in linea teorica lei ha ragione, ma di questo passo siamo destinati se va bene all’anonimato totale, io le partite le ho viste tutte, a Messina siamo stati messi sotto da una neo promossa prendendo un gol da polli, a Taranto ci hanno letteralmente preso a pallonate, col Catanzaro leggeri miglioramenti con la storia del rigore e dalle mancate consegne, Col Monterosi c’è mancato poco che non si perdeva. Cosa serve ancora a capire che Filippi non ha in mano lo spogliatoio? Io sono convinto chè con questo progetto non si va da nessuna parte, si doveva intervenire in estate e non lo si è fatto (mi riferisco alla guida tecnica)quindi anche quest’anno credo proprio che faremo un campionato come quello dello scorso anno che tristezza.

  2. Gli errori fatti dalla società l’anno scorso si sono ripetuti. Filippi è stato sopravvalutato perchè lo scorso campionato senza i gol di Lucca avrebbe fatto la metà dei punti, la difesa non era granchè e si è visto nel playoff contro l’Avellino ed è stata confermata mentre è stato messo fuori Crivello , sicuramente meglio di altri difensori confermati, Filippi con i rinforzi avuti nel mercato dovrebbe ottenere risultati migliori ed invece sta ottenendo risultati peggiori .
    Primo problema è Filippi che non avendo mai fatto un campionato come primo allenatore non è in grado di gestire una squadra che vuole fare un campionato di vertice poi la società non ha progettualità e capacità tecniche dal momento che l’allestimento della squadra viene fatto con l’unico obiettivo di non spendere soldi (vedi caso Cianci).
    Quindi è una società che potrà barcollare dall’ottavo posto in giù di più non è capace di fare , dovrebbe essere più sinceri nel comunicare la realtà senza fare proclami che loro stessi sanno essere fasulli.

  3. D’accordo su tutto caro direttore. In paio di considerazioni. Filippi è figlio della povertà societaria e del depauperamento delle risorse di Mirri della coppia Sagramola Castagnini. Poi Filippi ci mette del suo , ma ripeto parliamo di un allenatore accomodato. Poi il portiere: per me decisivo in negativo in tante occasioni. Più di quanto appaia.

  4. Mi fa piacere che qualcuno inizia ad accorgersi che Pelagotti è la causa per me di almeno il 30 % di punti in meno della squadra, incredibile che si faccia giocare ancora da titolare.
    E a tal proposito voglio dire al sig. Castagnini : ma perché non ha reso il settore difensivo più affidabile quest’estate?? bastava poco, pochi innesti e poche sostituzioni!
    Poi voglio dire come ho detto sin all’inizio del campionato quando c’era chi credeva che questa fosse una delle squadre da battere, che i cazziatoni non servono, il materiale non è da promozione in B(mettetevelo in testa), ma quanto meno non è da 12° posto.
    A questo ci si aggiunge il fatto che la squadra è l’espressione dell’allenatore e qui mi fermo.
    A questo punto non dovrebbero perdere molto terreno in classifica per sperare un po’ e soprattutto a gennaio prendere un portiere e un difensore all’altezza, muovere pure qualcosa nella zona d’attacco e cedere chi dorme in campo.
    Ma sicuramente visto che tipo di mercato fa Castagnini c’è poco da sperare.
    Perché è vero che Mirri non ha disponibilità finanziarie, ma lui ci ha messo pure la sua!

  5. Filippi siede in panchina perchè questa società farlocca non è ingrado economicamente di rimpiazzarlo ,comunque è giusto dire che le colpe maggiori sono di chi è incaricato a fare mercato perciò castagnini che ha sbagliato praticamente tutto,

  6. Non mi va di infierire e di sparare sulla croce rossa…tanto voci dicono che il preliminare per la cessione del Palermo è stato già firmato…per cui tra poco saremo fuori da quest’incubo di mediocrità. L’unica cosa che molto probabilmente la stagione è già almeno in parte compromessa

    1. Scusa queste voci di cui parli, non saranno mica: “una voce”…quella di Amato di TRM per intenderci???…subito stoppato da Morello in studio il quale gettando acqua sul fuoco, gli ha praticamente fatto capire di non allargarsi se non si hanno dati certi sulla questione????…o magari hai altre fonti.??’…ci illumini???

        1. Be, stando ad Amato e all’enfasi espressiva messa in campo, sembrava cosa già fatta addirittura tra novembre e dicembre (parole sue)…tanto che Morello come dicevo, l’ha riportato sulla terra in un paio di secondi…poi non hanno più parlato della questione….

          1. Si e a noi tifosi ha chiesto una specie di “armistizio” nell’attesa del cambio di proprietà ” a giugno, ma potrebbe avvenire tra dicembre e gennaio”

  7. Caro direttore,
    come già scritto un paio di volte, ribadisco che, al netto dei limiti tecnici dei singoli calciatori (non sono ovviamente dei campioni ma, considerato il livello del campionato in corso, nemmeno delle scartine) vi è un problema di personalità, di carattere, di idee chiare. In altre parole, è (per quello che si è visto sinora) un problema di allenatore, che non è soltanto la guida tecnica, ma morale, caratteriale etc etc. Temo purtroppo che il punto debole sia proprio l’allenatore. Ho avanzato, un po’ per provocazione un po’ perchè secondo me è un’operazione fattibile, l’idea di chiamare Delio Rossi. Ciò perchè, oltre al valore indiscusso del tecnico, sarebbe un’operazione che porterebbe gente allo stadio, proprio ora che la riapertura quasi completa degli stadi è cosa imminente. Spero che non ci sarà bisogno e che il Palermo cominci a giocare dal 1° al 95° minuto con la voglia di vincere (ribadisco anche che, a mio avviso, non vi è in questo campionato una squadra tecnicamente più forte del Palermo. Ce ne sono diverse allo stesso livello.). Ma…la vedo dura. Questa squadra ha bisogno di una guida di peso, con una certa personalità e autorevolezza.

    1. Quella di Delio Rossi, a mio avviso, è un’ipotesi affascinante ma priva di ogni logica. Di fatto non allena più in Italia dal 2015, tranne la breve parentesi a Palermo che ben conosciamo e quella infausta ed altrettanto breve di Ascoli. Perdipiù è uno che sconosce totalmente la categoria. C’è un tempo per tutto, e quello di Delio Rossi (che tutti a Palermo amiamo) credo sia inesorabilmente passato.

  8. Oggi il calcio a tutti i loivelli si fa con i soldi. Soldi la società non ne ha e senza investimenti è già un lusso sperare di vivacchiare a mezza classifica. Certamente la C non è la categoria che spetta ad un Palermo, neanche ai tempi di Vilardo quando si faceva l’ascensore tra la A e la B. Speriamo che si venda e con la nuova società e con nuovi investimenti si possa vedere di meglio perchè così è un pianto ad ogni partita.

  9. Guido, stanno tutte in panne o quasi. Bari che ha vinto al 95 a Catania grazie a un regalo. Catanzaro che ha la pareggiate e non incanta. Avellino idem,, vince di misura dopo tanta attesa. Non spiccano neanche le outsider Stabia e Foggia. Vanno molto le neo promosse, le squadre che sono già in clima agonistico top. Tra queste tutte, il Palermo è quella che gioca peggio. E questo è un problema, ma basta poco per trovare la chimica giusta. Basta che si trova però.

  10. Col Campobasso solo in caso di necessità ma col Monterosi, senza stravolgere uomini e ruoli in corso di gara bastava fare entrare Soleri a fianco di Brunori al posto di Fella….

  11. Un allenatore oltre che bravo deve essere carismatico Filippi non mi sembra abbia dimostrato ne l’uno e neanche l’altro.
    Poi possiamo anche parlare dei limiti tecnici della squadra.

  12. Io credo che Filippi abbia perso quel pragmatismo figlio della modestia che aveva contrassegnato la parte finale della scorsa stagione, ma evidentemente non può essere il solo responsabile dell’attuale situazione. Lo scorso campionato aveva dimostrato che il primo settore da puntellare era la difesa, come dimostrato dal gol decisivo subito ad Avellino (Lancini – Marconi “prego si accomodi tra noi” + Marong titubante prima del cross per D’Angelo). Ed invece, si prende un “secondo” più solido di Fallani e si insiste su Pelagotti e, a parte la “scommessa” (vincente) Buttaro, si punta su uno scarto di una diretta concorrente. Capitolo Lucca: è così difficile capire che non voleva restare a Palermo in Serie C e che non era possibile tenerlo? I giocatori non possono essere innocenti se, essendo professionisti, scendono in campo molli e svogliati. Essi devono capire che, ai loro livelli, far parte del Palermo è un onore e un privilegio che vanno meritati con un impegno che finora è mancato. Dimostrino di esser degni di questa maglia, o vadano a giocare al Bisceglie. Capitolo dirigenza: se Filippi si ostina con Pelagotti e gli attuali Almici e Luperini, se sposta Valente con il risultato di sguarnire la fascia destra e di perdere il suo contributo a sinistra, se concede a Silipo dieci minuti finali in due partite schierandolo all’ala destra, se fa ballare a Dall’Oglio il minuetto (un passo avanti, un passo indrè) è dovere dei suoi superiori intervenire, a cominciare dal Direttore Sportivo che poi è quello che ha condotto la campagna acquisti. Capitolo proprietà: il Presidente non ha risorse illimitate e di questo, con il portafoglio altrui, nessuno gli può dare colpa. In ogni caso, non mi pare che i Presidenti di Serie C siano tutti Paperone o Rockerduck. Gli consiglierei di abbandonare l’aplomb e richiamare tutti e nel modo più energico ai propri doveri, che derivano dal fatto che passano all’incasso ogni mese. Vorrei ricordare ai tanti detrattori che il Palermo è partito da zero, che gli incassi sono stati nulli per un anno e mezzo e che il progetto “Centro Sportivo” è ormai quasi definito. Mentre c’è chi rimpiange tempi in cui, con finanze e introiti diversi, si parlava a vanvera di Centro Sportivo a Carini o allo Zucco e dello stadio nuovo allo Zen (in cambio del permesso di costruire palazzine) e si spendeva a fondo perduto su proprietà demaniali, oggi divenute “off-limits”. Forza Palermo sempre.

  13. Filippi deve essere bravo a cambiare,protagonisti in campo ed assetto tattico,che chiaramente non vanno.E poi anche sul piano mentale ed delle motivazioni.Ad esempio Brunori e Fella quando perdono palla,spesso non rincorrono gli avversari,e questo e’ indicativo.Ci vuole organizazione di gioco,ma anche forti motivazioni.Visto Buttaro? un esempio

  14. Da ragazzo ho giocato anche in porta; adesso ho 67 anni e l’artrosi; credo che parerei quasi tutto quello che para Pelagotti, fisicamente e reattivamente imbarazzante. Proviamo Massolo, altrimenti prendiamone un altro.

    1. Anch’io giocavo in porta. Ho 64 anni, il mal di schiema e ‘cci viu buonu (con le lenti a contatto bifocali). Ma il gol da oltre metà campo di Avellino non lo avrei preso neppure adesso.

  15. In sintesi la medicina per questa squadra è società è il richiamo del Presidentissimo per fare miracolo e fare apparire un gioco ????
    Alla faccia della disamina, volano gli asini…

  16. Roba da matti Come che Che colpa ne ha Filippi e lui l’artefice di tutto quanto Spero che si sveglia anche lui è di un po’ di motivazione questa squadra perché così non può andare Anzi sarà meglio che corre ripari è già con un allenatore come Dio comanda Forza Palermo

  17. Se uno è inadeguato ad un ruolo la colpa non è sua. E’ colpa di chi lo ha messo lì. Se poi spacci uno inadeguato per grande allenatore la colpa è di chi ti crede.

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