Palermo – Padova 1 – 0 LE PAGELLE | Brunori immenso, rosa commoventi
SERIE B, SERIE B. Non poteva finire diversamente questa esaltante cavalcata nei playoff che il Palermo ha dominato in lungo e in largo. La Serie B è strameritata, grazie a un mese di assolute magie della squadra, di un Brunori sontuoso e di un Baldini ispirato. Se è vero che in pochi l’avrebbero sperato appena un mese fa è anche vero che nessuno può discutere il dominio della squadra, in casa e fuori, una cartolina per il calcio arricchita da uno stadio commovente che oggi conteneva almeno 40.000 anime e altrettanti cuori.
Il Palermo ha vinto questa doppia sfida con il Padova dominando sulla corsa, sulla tecnica e sul cuore. La squadra di Oddo è esistita per un solo quarto d’ora, poi si è sciolto e i rosa sono saliti in cattedra rischiando meno del minimo sindacale. Il pressing asfissiante ha funzionato anche questa volta e a furia di mordere le caviglie avversarie il Palermo è andato molto vicino al 2 a 0 senza che il Padova abbia avuto la forza di provare il forcing finale.
Con il gol segnato al 25esimo del primo tempo anche il pubblico ha potuto godersi la festa senza grossi patemi, dando vita a una festa che come hanno sottolineato tutti i presenti, a cominciare dal presidente di Lega Ghirelli, non appartiene alla Serie C ma sarebbe più consona a una Champions. In uno stadio ebbro di gioia, di cori – forti di un gemellaggio commovente con i tifosi padovani – c’è spazio per tante lacrime, dolci come nessuno avrebbe mai potuto immaginare. Adesso godiamoci la festa, tra 24 ore penseremo al futuro.
PALERMO: Massolo 7; Buttaro 7,5, Lancini 6,5 (dal 1′ s.t. Perrotta 6,5), Marconi 8, Giron 7; De Rose 8, Dall’Oglio 7 (dal 1′ s.t. Odjer 7); Valente 6,5 (dal 29′ s.t. Fella s.v.), Luperini 8, Floriano 7 (dal 17′ s.t. Soleri 6,5); Brunori 10 (dal 34′ s.t. Silipo s.v.).
PADOVA: Donnarumma 7,5; Germano 5, Pelagatti 4, Valentini 5 (dal 19′ p.t. Gasbarro 6), Curcio 5,5; Jelenic 5,5 (dal 18′ s.t. Saber), Ronaldo 4, Dezi 5,5 (dal 7′ s.t. Della Latta 5,5); Chiricò 5, Ceravolo 5 (dal 18′ s.t. Terrani 5,5), Bifulco 5 (dal 7′ s.t. Nicastro 5,5).
Massolo 7: Concentratissimo e reattivo, si fa subito perdonare l’errore della gara di andata. Non deve compiere parate clamorose ma è sempre puntuale, anche nelle uscite, e infonde tranquillità.
Buttaro 7,5: A cavuci e muzzicuna (calci e morsi), come si dice in gergo. Ma dopo un inizio di sofferenza durante il quale fa fatica a contenere Bifulco cresce tantissimo, tornando a essere il protagonista difensivo che abbiamo ammirato nelle ultime gare dei playoff. Nell’ultima mezz’ora è addirittura più spesso nella metà campo avversaria a portare palloni e perfino a cercare assist.
Lancini 6,5: È insolitamente nervoso e rimedia un’ammonizione prematura che gli costa il posto per il secondo tempo. Ma non demerita, soffre solo nel primo quarto d’ora poi trova le misure con tutti gli altri compagni di reparto.
(dal 1′ s.t. Perrotta) 6,5: Bene sui palloni aerei, solo una volta la difesa si fa sorprendere ma Saber grazia tutti con un colpo di testa sballato da ottima posizione. È Perrotta, inoltre, a guadagnarsi l’espulsione di Ronaldo.
Marconi 8: Arriva a questa finale con una condizione fisica talmente straripante che si permette quasi sempre di intervenire in anticipo sugli attaccanti avversari. Padrone della sua area di rigore.
Giron 7: Spinge e difende. Questo deve fare e questo fa. Con una carica agonistica che gli permette di dominare la fascia sinistra, in ottima intesa con Floriano.
De Rose 8: Prestazione di spessore, quantità mostruosa ma anche tanta qualità. Gioca centinaia di palloni, spezza tantissime azioni del Padova, applica alla lettera gli ordini di Baldini e verticalizza ogni giocata senza perdere un attimo. È suo il cross che genera il rigore, sue le decine di passaggi in zona Brunori che consentono anche alla squadra di respirare.
Dall’Oglio 7: Un’entrata un po’ spericolata gli costa subito una ammonizione pesante che lo limita nel suo incessante lavoro di pressing a centrocampo. Anche lui, come Lancini, viene sostituito nell’intervallo per evitare rischi ma lascia il campo con la coscienza pulita.
(dal 1′ s.t. Odjer) 7: Anche lui sembra avere il motorino sotto i piedi, entra e si mette a sferragliare con frenesia. Occupa spazio, recupera palloni e non si nega qualche contrasto bello tosto, come è normale per un giocatore come lui.
Valente 6,5: Non è mai decisivo ma la sua personalità è tale che tiene comunque in apprensione la retroguardia veneta che conosce bene la pericolosità delle sue progressioni in verticale. Oggi è addirittura più utile in qualche ripiegamento difensivo.
(dal 29′ s.t. Fella) s.v.: In appena un quarto d’ora si procura un paio di occasioni in contropiede che non gestisce benissimo. Ma per uno che ha giocato pochissimo è comprensibile non riuscire a giocare al meglio.
Luperini 8: Impressionante contributo di dinamismo. Con quella velocità su spazi brevi rallenta ogni azione del Padova, recupera palloni e procura anche il calcio di rigore tenendo botta a Pelagatti su una palla area e costringendo l’avversario all’errore. Ritrova anche il tempismo per gli inserimenti che spaventano il Padova in più occasioni e avrebbe meritato il gol personale che per un nonnulla non è arrivato con un colpo di testa che il portiere tira fuori dalla porta. E che dire del recupero di palla (con assist per Soleri) a cinque minuti dalla fine?
Floriano 7: In quest’ultimo mese è ringiovanito di dieci anni. Ma quanto ha corso? Giocando alla sua velocità gli si può concedere anche qualche errore di misura ma è stato decisivo nel contribuire al pressing perfetto della squadra. Va anche vicino al gol in apertura di ripresa con una conclusione da posizione angolata che Donnarumma riesce a mettere in corner. Appoggia tutte le azioni di attacco, a volte come rifinitore a volte come terminale.
(dal 17′ s.t. Soleri) 6,5: Anche oggi mette in mostra la sua capacità di aggredire la partita entrando dalla panchina. La gara è già in discesa e lui aggiunge il contributo di freschezza e fisicità che permette al Palermo di non abbassare l’intensità del pressing. Mezzo punto in meno perchè si divora nel finale il gol del 2 a 0.
Brunori 10: Immenso. Infinito. Gigantesco. Inesauribile. Illegale. Tira in modo perfetto un rigore che pesa una tonnellata, spiazzando il portiere e mettendo in discesa la partita. Ma prima del rigore tiene sotto scacco l’intera retroguardia avversaria. L’azione che porta al rigore la inventa lui, recuperando una palla che solo lui poteva pensare di trovare. Prima ancora ubriaca un avversario e solo la bravura di Donnarumma gli ha negato la gioia di un gol strepitoso. Gestisce tutti i palloni, ma proprio tutti, senza sprecarne uno. Sfiora il gol in apertura di secondo tempo ma il tiro viene ribattuto casualmente da un difensore. È di un’altra categoria, e più di metà promozione appartiene a lui e ai suoi 29 gol. E il pubblico gli tributa una standing ovation completamente meritata.
(dal 34′ s.t. Silipo) s.v.: Si fa notare per una serpentina a partita ormai virtualmente finita.
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