Repubblica Palermo – Riscatto e primato. E Coronado è tornato
“Riscatto Palermo”. Titolo semplice quanto efficace per l’edizione palermitana de La Repubblica, che racconta il successo dei rosanero sul campo di Avellino, fondamentale per riagguantare (seppur provvisoriamente) la vetta della classifica ma soprattutto riscattare la sconfitta interna contro il Cittadella, mettendo in campo “tanta voglia di fare” e la ormai consueta imbattibilità da trasferta.
Un aspetto emblematico introdotto da Massimo Norrito nella propria analisi: “Per capire se il Palermo ha riconquistato la testa bisognerà attendere il derby di oggi tra il Bari e il Foggia. Ma quello che si può dire subito è che il Palermo ha ritrovato se stesso”. Un Palermo con ritrovata autostima e fiducia dopo una batosta durissima, che nelle difficoltà ha espresso il calcio migliore, anche grazie a Tedino, che in 10 uomini ha deciso con coraggio di non snaturare l’assetto tattico.
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Una prestazione, come esposto nell’articolo di Valerio Tripi, che ruota attorno al “ritorno” di Igor Coronado ai suoi livelli: entrato in tutte le azioni principali della partita e nei gol, dalla percussione che causa l’autogol al contropiede finalizzato da Gnahoré; il brasiliano cerca costantemente la palla, la tiene e finalmente è stato decisivo nel creare gioco e trascinare la squadra alla vittoria, anche da mezzala aggiunta.
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AVELLINO – PALERMO, GLI HIGHLIGHTS
E nonostante l’inferiorità numerica il Palermo ha comunque espresso un grande calcio, esaltando le caratteristiche migliori della propria formazione: compattezza, capacità tecniche e rapidità letale nelle azioni in contropiede (su tutti quello di Gnahoré). Dopo il gol di Cionek sembrava durissima, un match davvero in salita: ma “una salita può trasformarsi subito in una discesa”.
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