Palermo, Valoti: “Il mental coach non ci porterà da solo in A. Le emergenze…”

Parla Aladino Valoti. A poche ore dalla udienza fallimentare, il ds del Palermo fa il punto della situazione sulle questioni di campo in un’intervista al Corriere dello Sport, analizzando pregi e difetti di una squadra in cerca di maggiore continuità, lavorando assieme al mental coach Cannavacciuolo sulla testa dei giocatori.

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Sentito da Salvatore Geraci, Valoti però avverte: “Il Palermo non può nascondere le proprie ambizioni. Il mental coach è un collaboratore in più, ma non ci porterà da solo in A, in campo scendono i ragazzi. Si parla sempre di testa e poi l’alleniamo poco. Il traguardo si raggiunge con altri fattori: andare fuori casa e prendere due gol, per esempio, significa che ce ne vogliono tre per vincere”.

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E aggiunge: “Sto con loro, li osservo uno ad uno, guardiamo ogni piccolo particolare, non ci deve sfuggire niente.Per fortuna i nostri valori rimangono elevati e lo dimostra la classifica. Sono preoccupato per le emergenze, anche se chi entra fa il suo dovere. Questo è un torneo infinito, bisogna arrivare all’ultima partita in piena forma”.

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