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Processo al Palermo, perché la società non ha fatto ricorso al Tar

Ce l’hanno chiesto in tanti, sul sito o sulla pagina Fb: perchè il Palermo non ha presentato ricorso al Tar?  Una premessa è d’obbligo. Non pretendiamo di avere “la Risposta” anche perché purtroppo anche il diritto è facilmente interpretabile e manipolabile.

Non per niente si dice che ogni testa è tribunale. E ormai abbiamo fatto il callo a decisione giuridiche che smentiscono quelle prese in casi analoghi da altri giudici. Nel calcio e fuori dal calcio. Ve ne sarete accorti anche in questi giorni in cui si sono succeduti i commenti di avvocati più o meno prestigiosi, ognuno dei quali ha manifestato “certezze” diverse.

VITOGOL: “A PALERMO, CHI PUO’ DAVVERO DIRSI INNOCENTE?”


Proviamo a rispondere, dunque, dopo riflessioni e chiacchierate con chi fa questo mestiere e che dovrebbe comunque saperne di più di molti avventurosi “giuristi da tastiera”, gli ormai conosciuti tuttologi del web.

Il Palermo aveva la necessità di fare sospendere l’efficacia esecutiva della decisione presa in primo grado dal Tribunale Federale, decisione in virtù della quale il Consiglio direttivo della Lega di serie B ha legittimamente retrocesso il Palermo in fondo alla classifica di serie B. Sottolineiamo “legittimamente” perché, contrariamente a quanto detto da molti, il provvedimento della Lega è stato magari inopportuno, privo di buon senso, malevolo ma legittimo.

Quello che non era legittimo – e se ne è occupato il Consiglio federale spostando poi il problema al Collegio di Garanzia del Coni – era la decisione di abolire il playout su cui il Foggia prosegue la battaglia: la modifica delle regole sulla retrocessione non è competenza del consiglio direttivo della Lega di serie B.

La delibera del consiglio direttivo di B, nella parte che riguarda il Palermo, prende solo atto del provvedimento della giustizia sportiva, decidendo di applicarlo immediatamente e contestualmente non disponendo il rinvio dei playoff. Le delibere del Consiglio di Lega, in assenza di una specifica disciplina, possono essere impugnate al Tribunale Federale ai sensi dell’articolo 30 del codice di giustizia del Coni, secondo l’interpretazione offerta dalla stessa giurisprudenza sportiva. Come alternativa residuale si poteva ricorrere al Collegio di Garanzia dello Sport.

Il ricorso al Tar, nel caso attuale del Palermo, non poteva essere portato avanti. O meglio, sarebbe stato certamente ritenuto inammissibile per mancanza di uno specifico interesse giuridico dal momento che il Palermo attende ancora il pronunciamento di secondo grado in Corte Federale d’Appello. È giudicato irrilevante il fatto che la delibera del Consiglio di Lega sia stata emessa in conflitto di interessi.

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18 thoughts on “Processo al Palermo, perché la società non ha fatto ricorso al Tar

  1. Bene direttore aspettiamo che ci mandano nella MIERDA e’ poi VEDIAMO SE POSSIAMO LAVARCI lo sai che e’ TUTTO DECISO

  2. Spero di EQUIVOCARM ma da VENERDI il sig FOSCHI FACCIA IL SUO LAVORO DI D.S per questo e’ pagato VENDERE IL VENDIBILE e Cercare GENTE PER LA SERIE C e non perdere tempo ecome si dice ha palermo MUEVITI CULO

  3. Ma infatti quello che stupisce di più,è stata la tempistica….hanno aspettato la fine del campionato per decretare all’istante la fine di una società….senza aspettare i seguenti gradi di giudizio.Tutto studiato a tavolino…..

  4. Scusate, sono un ignorante in materia di leggi. Mi ronza in testa la seguente frase: “L’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva”. Non l’ho inventata io, è l’art.27 della Costituzione Italiana. Ora, sempre nella mia ignoranza, mi chiedo: Come mai la giustizia sportiva rende esecutiva una condanna che non è definitiva? Se qualcuno mi può rispondere gliene sarei grato.

      1. La ringrazio della sua risposta. Ho letto l’articolo e capito la ratio legis. Tuttavia ciò non esclude COMUNQUE la responsabilità di chi accede alla provvisoria esecuzione di fronte ad un diverso giudizio in seconda o terza istanza…

  5. L’alternativa di ricorrere al TAR che molte persone volevano ( io ero uno di questi), derivava da un preciso convincimento, cioè quello di rivolgersi a qualcuno di indipendente alla banda di mascalzoni che è palese sono…..appattati e già da tempo avevano scritto la sentenza. Cosi’ come sono sicuro è già pronta la sentenza del 23 maggio. Magari mi sbagliassi……….Nessuno penso voleva fare…l’avvocato.

  6. Sperando che questa nuova società sia veramente indipendente da quelle precedenti..si può fare qualcosa….magari rimanere in Serie B..altrimenti forse il fallimento risolverebbe il tutto…tranne forse per i creditori!

  7. Il vero marcio da estirpare dal calcio italiano è LOTITO !!!! Da RADIARE !!!!
    Tutti sotto casa di LOTITO a ROMA !!!!!!!

    1. Errore: il marcio nel calcio è il business, è quello che va radiato, altrimenti togli un Lotito o un Moggi e ne spunterà un altro.

  8. Quasi sempre le sentenze di 2do grado hanno ridotto la pena (es Chievo da 15 a 3’, Foggia ertc) vuoi vedere che giovedì non succede niente?

  9. Io chiederei al direttore cosa ne pensa su una soluzione “drastica” che darebbe una risposta anche alle ultime ingiuste sentenze:
    presentazione dei libri contabili in Tribunale, quindi chiusura dell’attuale Società, ripartendo da una lega minore MA NON PAGANDO ECONOMICAMENTE GLI ERRORI e le pretese legate alla gestione “zamparini”.
    Tra una serie C ma accollandosi gli ingenti debiti ed una serie minore ma con un bilancio in attivo, di differenza ce ne è molta…

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