Stellorovski, e il Palermo va (con un colpo di c…). Le pagelle ironiche di Amenta e Ferrara

pagelle ironiche amenta e ferrara

Saremo brutti sporchi e cattivi ma di Tedino non ne potevamo veramente più. La squadra aveva la stessa mobilità in campo di un gruppo di pedoni su una scacchiera e la sua grinta in panchina ci ricorda quella del ministro Tria in conferenza stampa sul DEF. Torna Stellone e in realtà il motivo per cui siamo contenti è soltanto uno: non è Tedino. Il tecnico, vestito come un bagnino a Rimini a metà settembre, attua una rivoluzione a metà cambiando il modulo e giocando finalmente con le due punte più forti in avanti: Nestorosvki e Puscas. Davanti a Brignoli la difesa è a 4 con Salvi, Bellusci, Rajkovic e Aleesami mentre a centrocampo ci sono Jajalo, Murawski e Haas dietro a Trajkovski che, nella speranza sia ancora in stato di grazia, è stato schierato come unico trequartista.

Arriva il Crotone e, sebbene il nostro amico Antonio non lo voglia sentire perché entra in ansia, per noi è già big match perché i rossoblu (ieri in tenuta grigio topo malato) restano tra i favoriti in quanto retrocessi dalla serie A. Come sempre il Barbera si presenta vuoto come la testa di un ministro sovranista e sugli spalti si sta più comodi e larghi che sul divano di casa, suggerendoci di portare il pigiama la prossima volta per un maggiore comfort.

RISPOLI: “STELLONE? HA GRANDI IDEE”

Il Palermo parte subito forte pressando gli avversari con i giocatori rosa che si muovono con il classico schema “facite ammuina” arrivando al tiro da lontano e chiudendo qualche triangolazione che spaventa il numero 1 avversario. Il primo quarto d’ora è un dominio rosanero ma subito dopo la partita si spegne, conciliandoci ulteriormente il sonno fino alla prima sortita del Crotone che tira in porta solo al 27’. Al 44’ il Palermo sembra avere segnato su colpo di testa di Nestorosvki che il portiere blocca miracolosamente proprio sulla linea. Il tempo si chiude con il pubblico che fa notare al guardalinee che ha sulla testa almeno un paio di protuberanze che non gli hanno permesso di vedere che la palla era entrata (ma aveva ragione lui, ndr).

Al rientro è il Crotone che sembra fare la partita però francamente non succede quasi mai nulla e cominciamo a rimpiangere seriamente il divano. Al 20’ entra Rispoli per Haas e la difesa passa a 3 con i due esterni che vanno a tentare di fare gol. Al 25’ entra anche Moreo per uno spento Puscas seguito da Falletti che sostituisce un Trajkovski che non risulta decisivo come di recente ma che appare comunque un giocatore diverso.

Il Palermo impiccia, spiccia, imbroglia, sbroglia, riffa, arraffa, rischia di prendere un gol e poi alla fine, proprio sulla ripartenza e con noi ancora accasciati per il pericolo scampato, quando ormai sembrava tutto senza più speranza, segna un gol con Nestorosvki che tira di destro in direzione bandierina e colpisce un avversario che batte il portiere regalandoci una vittoria insperata. Il Palermo vince, non convince ma in fondo merita di più del Crotone e sopratutto ci rende pazzi di gioia. L’era Stellone comincia con un colpo di culo e questo ci sembra già di buon auspicio. Forza Palermo!

NESTOROVSKI: “SQUADRA COSTRUITA PER VINCERE”

Brignoli 6 – Nessun intervento decisivo tra i pali anche perché il Crotone non lo impegna mai seriamente però ci sembra più sicuro, forse anche troppo con la palla tra i piedi. Dribblomane. 

Salvi 6 – Ci è sembrato abbastanza anonimo ma come ormai saprete quando si vince siamo generosi nei voti. Salvato.  

Bellusci 6,5 – Si tuffa di testa come un pesce spada alla vista di una pesce spadessa e si propone anche coraggiosamente in qualche iniziativa offensiva. Caparbio. 

Rajkovic 6 – Qualche errore di troppo e soprattutto alcuni interventi al limite del codice penale che avrebbero potuto avere conseguenze peggiori con un arbitraggio più fiscale. Perdonato.

Aleesami 5,5 – Anche con la nostra bontà alla sufficienza proprio non ci arriva. Non lesina energie ma la sua inconcludenza e l’incapacità di difendere sono irritanti. Come al solito.

Murawski 6: Corre più di Forrest Gump ma gli difettano precisione e visione di gioco. Runner.  

Jajalo 6,5 – Veloce non lo sarà mai. Rassegniamoci. Ma gioca mille palloni e ne recupera alcuni preziosi anche in copertura cercando di ribaltare l’azione come in occasione della manovra che porta al gol che decide la gara. Prezioso. 

Haas 5,5 – Sarà il modulo con i tre incontristi che lo penalizza, sarà che se la passava meglio quando c’era Tedino, fatto sta che non riusciamo a ricordarci una cosa degna di nota della sua partita. Rivedibile.  

(dal 18′ s.t. Rispoli) 6 – Appena entra cerca subito di ingranare la marcia come il caterpillar dei bei tempi però ci sembra un po’ imballato soprattutto in fase di rientro. Bentornato.

Trajkovski 6,5 – Stavolta non riesce a essere decisivo come nelle ultime occasioni ma sembra davvero un giocatore trasformato. Dribbling, inserimenti, addirittura recuperi in copertura con immediata ripartenza e una voglia che non avevano mai visto prima. Cazzuto. 

(dal 31′ s.t. Falletti) 6 – Entra subito in gara dimostrando una buona verve e di volersi riprendere il posto. Secondo noi bisogna trovarglielo. No reddito di cittadinanza.  

Nestorovski 7,5 – Lotta come un matto su ogni pallone che arriva dalle sue parti, tornando anche fino alla metà campo per andarseli a prendere quando i compagni non lo servono. Commette certamente tanti errori ma alla fine è lui il terminale offensivo che crea le palle gol più pericolose, zittendo con il gol vittoria il vicino di sedia di uno dei vostri croni-tifosi che per 86 minuti lo invitava come un mantra ad andare a giocare al canile. Cecchino. 

Puscas 5 – Qui proprio non possiamo fare nulla per salvarlo. Fuori dal gioco, ripetutamente anticipato, impacciato, il rumeno non tocca un pallone degno di nota. E la colpa non può essere sempre solo dei compagni. Disperso.  

(dal 25′ s.t. Moreo) 7 – In 25 minuti cambia la gara dei rosa in fase offensiva riuscendo, con una lotta strenua su ogni pallone che capita dalle sue parti, ad aprire la difesa calabrese. Secondo noi, Brescia a parte, non segnerà mai un gol ma può essere un’arma in più a disposizione dei rosa. Decisivo. 

Stellone 7 – Il suo impatto sui rosa si vede in termini di sagacia tattica, determinazione, capacità di leggere la partita e di cambiarla con le opportune varianti, anche giostrando gli uomini disponibili e adeguandosi agli avversari. Bentornato. 

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