Tedino: “Serie A? Un dovere verso l’ambiente, teniamo alla Tim Cup. I ragazzi palermitani…”

Domani si fa sul serio. Mancano poco più di 24 ore al primo impegno ufficiale stagionale del Palermo. I rosanero, nella serata di domenica, ospitano la Virtus Francavilla, match valido per il secondo turno di Coppa Italia. Esordio ufficiale sulla panchina rosanero anche per il tecnico Bruno Tedino: “Io vengo dalla gavetta, il mio stato d’animo non è quello della paura. Mio padre mi ha insegnato tutte le difficoltà. Nel mio dna non esiste la paura”, afferma un deciso Tedino.

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“Sono curioso di vedere la squadra al 6 di agosto cosa è in grado di fare contro una squadra che ha fatto un campionato positivo l’anno scorso, nonostante la categoria inferiore”, spiega il tecnico rosanero. Tedino che dovrà fare i conti con qualche giocatore non al meglio della condizione fisica: “I giocatori che ho a disposizione vengono trattati tutti alla stessa maniera: Rispoli se sta bene è tenuto da noi in grande considerazione. Ieri ha accusato un problema al polpaccio, cosi come Balogh, Bentivegna. Vedremo con i medici oggi”. E sui nuovi acquisti: “Bellusci è un giocatore che può scendere già in campo. Szyminski e Dawidowicz ancora no. Bellusci è indietro a livello fisico – spiega – , così come Dawidowicz, lui mi piace molto perché può fare più ruoli. Szyminski e Murawski stanno bene ma essendo giocatori ‘corpulenti’ fanno un po’ fatica. Come Rispoli stesso o Gnahorè”. Tedino svela poi il possibile attacco rosanero nella gara di domani: “Si va verso il tridente Coronado, Nestorovski, Trajkovski”.

Se oggi si fermasse il mercato io sarei molto soddisfatto – ammette Tedino – . Tutte le squadre hanno possibilità di cambiare fino al 31 agosto. Non sono preoccupato se va via un giocatore. Quando si forma un certo tipo di empatia, perdere due giocatori potrebbe essere gravoso per noi. Il mio staff è formato da persone molto preparate e sono tranquillo”. Nessun problema dunque relativo all’arrivo di tanti stranieri: “Ormai tutte le squadre hanno un coefficiente di internazionalità. L’idea di calcio la deve dare l’allenatore e i giocatori dovrebbero recepire e fare quello che viene recepito”. Eppure questo Palermo ha una forte anima palermitana, formata da tanti giovani cresciuti nelle giovanili rosanero: “I ragazzi palermitani che sono in rosa sono fondamentali. Non hanno ancora qualità per imporsi dal punto di vista morale e tattico. Ma dentro hanno il fuoco e sistematicamente mi mettono in grande difficolta. Lo Faso e La Gumina sono una certezza per me. Fiordilino non deve muoversi da qua, ho avvisato la società – chiarisce – . Sta facendo enormi salti in avanti, lo considero come nel basket il sesto uomo. Accardi è un ragazzo che se gli chiedi di giocare in porta lo fa. Ha una grandissima disponibilità. Detto questo ci sono altri ragazzi che se non si sentono di fare la riserva, possono andare a giocare. Peterman ricorda Emerson del Livorno, ma voglio dargli una spinta in più – spiega – . Ricorda Mihajlovic, in mezzo al campo in questa categoria fa fatica. Negli spostamenti non appoggia i piedi in modo eccellente; stiamo facendo un percorso per cambiargli ruolo”.

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L’obiettivo finale però è chiaro: “Noi vogliamo cercare di andare in Serie A, è qualcosa di dovuto verso l’ambiente e per noi stessi. Chi è retrocesso l’anno scorso ha una chance in piu per conquistare la fiducia. È un percorso difficoltoso, ci sono curve e strade tortuose – avvisa Tedino – . Non mi piace la caccia. Ma quando il cacciatore va, non sa mai da dove esce la preda. La qualità migliore che conosco è quella del lavoro e dello spirito, con grande desiderio di portare a casa l’obiettivo. Frosinone, Parma e Bari sono costruite per vincere. Anche Cremonese e Venezia hanno società ricche e allenatori preparati”. Testa alla vittoria della Serie B ma senza snobbare la Tim Cup: “A noi interessa tantissimo la Coppa Italia, è una vetrina. Ma è normale che nella nostra testa l’obiettivo è il campionato, ma che non sia un alibi”, precisa.

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La Gumina è il futuro non solo del Palermo ma del calcio italiano – la chiosa finale di Tedino – . Mi ricorda Immobile. Ma stiamo attenti con i giovani di oggi che sono diversi rispetto al passato: sono seguiti da più persone e discontinui. Capita che Nino segni 4 gol in amichevole e in quella dopo non tocca palla. Pomini? Non posso dire nulla. Oggi il suo primo allenamento, sarà fondamentale per noi. Abbiamo preso una persona con grande moralità”.


3 thoughts on “Tedino: “Serie A? Un dovere verso l’ambiente, teniamo alla Tim Cup. I ragazzi palermitani…”

  1. Ma chi è questo da dove arriva pensa ancora di essere a Pordenone in C? Ha capito che è a palermo che deve vincere o no?mi ricorda de zerbi che diceva che erano tutti fortissimi con il fuoco dentro e poi non hanno mai vinto mai 2 passaggi di fila
    Ma dove dobbiamo andare con jajalo chocev fiordilino accardi lagummina Morganella Bentivegna ma ha capito che beve farsi comprare i giocatori forti per vincere o no?sembra che parli collegio con l’auricolare con il vecchio friulano

  2. ahahha troppo bello quando dice che un tale petermann ma cu è somiglia a un tal emerson del livorno ahaha ma chi sono questi due giocatori?
    Questo allenava u pordenone logico che struna gli sembra un fenomeno..

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