“Cavalchiamo l’onda dell’entusiasmo e… ammaliamo lo sceicco”

FOTO PEPE / PUGLIA

Luglio, come promesso, ha portato la svolta. Il Palermo ha cambiato assetto societario e sapremo tra un paio di giorni tutti i dettagli di questa operazione, soprattutto i programmi per il futuro che si preannuncia ancora più rosa. La parola, insomma, passa adesso allo “sceicco”, termine sintetico che esprime bene il desiderio dei tifosi di notevole potenziamento della società e di conseguenza della squadra.

Giugno, invece, ci ha salutato con il suo carico di emozioni e di ricordi calcistici che non dimenticheremo. Le partite dei play off, al di là del risultato che ha portato alla inaspettata promozione del Palermo, sono state intense, tecnicamente di rilievo e in certi casi sorprendenti. Indimenticabile anche l’apporto straordinario dei tifosi che hanno seguito la squadra nelle trasferte, dando una lezione di vero tifo inteso come fede, passione e sportività.

Il closing è finalmente avvenuto. In questi ultimi anni abbiamo imparato a usare questo termine con cui si vuole sancire in ultima analisi “la svolta”, “il cambiamento” della proprietà dei colori rosanero. Abbiamo avuto delle esperienze negative, iniziando da Baccaglini che ci aveva ingannato con il tatuaggio del logo sul petto per finire ai responsabili del baratro nel 2019. Siamo risorti grazie a un tifoso palermitano che ha scommesso di portare il Palermo in serie B in tre anni e che nonostante gravi difficoltà e impedimenti ha vinto la scommessa.

La speranza è che il passaggio avvenga nel senso della continuità. La rinnovata fiducia a Baldini è il segnale che la società vuole muoversi in questa direzione. Naturalmente si dovranno effettuare dei ritocchi alla rosa dei giocatori ma sarebbe importante mantenere la spina dorsale della squadra che con la testa e con il cuore, oltre che con abilità tecniche, ha regalato un sogno ai tifosi rosanero. I tifosi, d’altro canto, devono fare la loro parte e ora che hanno ritrovato il senso di appartenenza alla squadra della propria città, devono continuare a sostenerla mettendo da parte facili critiche affrettate e scetticismi che non portano da nessuna da parte ma che, al contrario, possono rivelarsi nocivi.

Il calcio è un gioco e il tifo è gioia, anche se, naturalmente, è giusto che il tifoso faccia le sue valutazioni critiche e non assista passivamente alle partite e al mondo che vi gira intorno, ma sempre con spirito allegro e con ironia. Cavalchiamo dunque tutti insieme l’onda dell’entusiasmo, facendo attenzione a non farla abbassare e chissà che “lo sceicco” non ne rimanga anche lui ammaliato, riservandoci nel più breve tempo possibile grandi soddisfazioni.

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44 thoughts on ““Cavalchiamo l’onda dell’entusiasmo e… ammaliamo lo sceicco”

  1. Attendo pazientemente le parole, o anche il pudico silenzio, di chi ha insultato tutto e tutti, senza avere la ragionevolezza di considerare la realtà, e tutte le diverse circostanze.

  2. “ I Tifosi, d’altro canto, …..mettendo da parte facili critiche affrettate e scetticismi che non portano da nessuna da parte ma che, al contrario, possono rivelarsi nocivi “.
    Facendo riferimento allo stralcio di cui sopra della giornalista Romano, mi permetto di osservare che l’unico scetticismo deriva da qualche constatazione:
    1. Le altre 3 squadre europee di proprietà del City Group; Girona, Troyes e Lommel non mi pare che abbiano ottenuto risultati sportivi analoghi a quelli del Manchester City che rimane il Club di punta del Gruppo. Ci può stare la replica: ma Palermo NON è Girona, Troyes o Lommel
    2. Le regole FIFA (non quelle dei Tifosi) IMPEDISCONO la partecipazione di più clubs di proprietà di uno stesso soggetto alle Coppe europee. Come la vede il giornalista questa piccola “regoletta” internazionale ? Ci dobbiamo aspettare altri campionati in Serie B o in Serie A MA pilotati da ordini di scuderia per evitare di incorrere in queste norme ?
    Sarebbe opportuno, quindi, che in occasione della conferenza stampa di lunedì 4 luglio, qualche giornalista chiedesse chiarimenti in merito alla questione sollevata al punto 2.
    Qualcuno potrebbe obiettare: ma se ancora dobbiamo iniziare il Campionato di Serie B, perché vai a pensare già alle Coppe europee !!! Replica: Perché non pensare sin da ora ai programmi sportivi possibili e futuri che lo sceicco ha riservato al Palermo FC ? Non diamo l’impressione di essere INGENUI !!! La situazione del Palermo NON è tanto dissimile da quella del BARI (vedi Multiproprietà).
    Ovvio che siamo tutti STRAFELICI che il Palermo sia stato ceduto ad un gruppo facoltoso, MA credo sia doveroso chiedersi se il Palermo dovrà rassegnarsi a fare Campionati da comparsa mentre il Manchester City macina Trofei in UK e presenze in Europa.
    Un ultimo dubbio: forse non sarebbe stato meglio una proprietà facoltosa straniera con radici palermitane com quella che ha acquistato il Catania ? Io, quindi, rimango perplesso, più che scettico.
    In ogni caso, un sincero grazie di cuore Presidente MIRRI per avere ottenuto in 1 anno quello che il Presidente Zamparini “non è riuscito ad ottenere” in più anni, presentandoci imprenditori MILLANTATORI per programmare il fallimento del club per VENDETTA nei confronti della piazza di Palermo. Ma guarda un po’, con la sua esperienza ZAMPARINI non è riuscito a distinguere i MILLANTATORI da reali ACQUIRENTI FACOLTOSI ? !!

    1. Rispondo a Lei ma non soltanto a lei: questa storia di Zamparini che fa fallire il Palermo per vendetta (l’ho letta anche da altri) mi sembra una delle più grosse minchiate che ho sentito negli ultimi anni. Oltre che un giudizio irriguardoso nei confronti del presidente (finora) più vincente della storia. PS: Si dispensa dalle repliche perchè io mi fermo qui (gm)

      1. Bravissimo! Direttore.
        Concordo con lei!
        Se riesco sarò presente a Palermo, il 17 c.m. per la presentazione del libro.
        Saluti.

    2. Considerato che fino a due anni e mezzo fa giocavamo con il Troina e il San Tommaso, vorrei proprio che il problema di avere Palermo e Manchester City iscritte alla stessa competizione europea si presentasse. Detto questo, vorrei ricordare che il “problema” (sic!) si è già posto senza alcun provvedimento di esclusione a carico di Lipsia o Salisburgo, entrambi di proprietà della Red Bull ed entrambe giunte fino ai quarti di finale di Europa League 2017-18.

    3. Messaggio condivisibile Fabio, ma sul discorso VENDETTA non posso, purtroppo e mi piacerebbe tanto, dare torto al Direttore. La Buonanima ha semplicemente finito i soldi del bancomat che c’era in viale del Fante ed ha iniziato a cercare la vittima sacrificale cui passare la patata bollente della non iscrizione.
      Il suo interesse per il Palermo e’ sfumato nel momento in cui Palermo non era piu’ interessata a lui. Mi riferisco alla bocciatura della sua idea di nuovo stadio con annessa speculazione edilizia. Niente villette, niente stadio, niente centro sportivo, ma ci regalo’ i Tuttolomondo. Si’, ufficialmente fu la De Angeli a farlo, breve la sua carriera da proprietaria di club calcistici.
      Il presidente piu’ vincente? Giovanni Ferrara, una coppa Italia di serie C vinta. Zamparini non ha vinto nulla, ci ha fatto vedere belle squadre ed investimenti umani, prontamente tolti dagli scaffali per rimpiazzarli con altri, belle partite vinte, ma fini a se’ stesse. Non bastano per cancellare l’epilogo, specialmente se non hanno portato a nulla di concreto.
      Mirri il presidente piu’ efficace. In tre anni ha creato una nuova societa’ da zero, l’ha portata dalla D alla B e l’ha venduta. In silenzio. Senza pagliacciate. Mirri, oltretutto, ha avuto il difetto, per chi nella Buonanima vede una specie di guida spirituale, di parlare poco e mai alle radio di Torre Annunziata, Catanzaro o Padova per tessere l’elogio dell’avversario di turno. Pensate. Capisco possa fare male.
      Finisce qui il mio compito di difendere Mirri “meglio di come avrebbe saputo fare lui stesso”. Difendere gli Arabi non mi interessa, hanno soldi e potere, a Palermo mediamente basta ed avanza per diventare intoccabili. Mansour l’ha una villa in Austria? Sarebbe importante, in quel senso.

      1. Ogni tanto torna Templare, spesso incline all’addio, ma poi torna puntualmente, a miracol mostrare. Come tanti altri tifosi rosanero però è smemorato oppure è impreparato. Ma dico io, ti prepari così la ‘tesina’? Ti boccerebbe anche una commissione d’esame generosa e molto ben predisposta. Cos’ha vinto Zamparini? SCUDETTO PRIMAVERA, i picciuttieddi rosanero, paisà, così tanto per dire. Grazie lo stesso comunque, avanti un altro.

        1. In effetti disputare 10 campionati di serie A ai vertici centrare al primo anno di A la qualificazione in UEFA e via discorrendo è nulla rispetto a una coppa Italia di serie C…

          1. Dimenticavo: nel 2006 essere l’unica squadra a battagliare con l’Inter per mezzo campionato (poi ci hanno rotto Amauri e sappiamo come è finita)

        2. Scudetto Primavera? Non tanto tempo prima di vincere lo scudetto primavera, la buonanima dichiaró: giovanili? “Avete mai visto un giocatore della primavera esordire in prima squadra?” L’esercizio della memoria dovrebbe essere praticato per se stessi prima di invocarlo per gli altri. La memoria a senso unico solo per le cose che conviene dire per sostenere cose non vere, non ha valore. Il merito dello scudetto va a Sagramola (toh), Pergolizzi, Baccin che se ne andò (sbattendo la porta) all’Inter, a Porchia, Rosario Argento, tutta gente di cui la maggior parte di voi non ricorda nemmeno il nome, anzi nemmeno sa che hanno lavorato alla corte dei miracoli zampariniani. Non mi ricordo se Zamparini abbia dichiarato qualcosa dopo,la vittoria, probabilmente nemmeno una frase di circostanza, nulla. Certamente scopri poi che La Gumina gli valse una bella plusvalenza (lui che ne era assiduo cacciatore) di 6 mln (cessione all’Empoli). Poi chi invoca la memoria per gli altri non ricorda che dopo la finale con la Juve, l’anno successivo non iscrisse nemmeno la squadra al “Viareggio”. Certo, i costi incombevano, si pagavano commissioni agli agenti più onerose del cartellino stesso dei giocatori che portavano…. perché iscrivere la squadra in un torneo inutile come il “Viareggio”?.

          1. Ma insomma, quanti discorsi, c’è o non c’è, sto ‘SCUDETTO PRIMAVERA’? Non si può controllare bene? Magari al ‘Museum’ nella ‘Hall of Fame’. Non so, una foto ricordo, una stampa, una litografia a tiratura limitata (data in prestito)? Può anche essere che sia fallace la mia memoria. Forse arrivò secondo quel Palermo Primavera e faccio confusione. Aspè…giocava nel Palermo, un certo Hernandez?

  3. Non vi fissate sui multinick ragazzi, più date corda ai pazzi, più tutto diventa pazzo. Ignoratelo. Commentate, dite la vostra e stop. Io da tifoso intanto sono contento di sapere che il Palermo ha alle spalle un gruppo forte. A noi al momento deve interessare che questi investano nel Palermo accrescendone il valore, non solo come squadra ma come struttura. Se ora il Palermo vale 15 mln migliorando tutto ivi compreso stadio, centro sportivo, e via dicendo ne potrebbe valere poi 100, pensate che se mai il city group venderà, lo venderà alla prima iena imbrogliona scappata di casa o ad un altro soggetto importante? Io credo la seconda. Questo auguriamoci, ci sarà tempo anche per Champions e via discorrendo, intanto cresciamo

  4. Perché non godersi i momenti sereni e che offrono qualche prospettiva ? Perché non attendere almeno 1 anno prima di lanciarsi in previsioni piene di dubbi e che ci permettono di apprezzare ad esempio in bel campionato di B pieno di grandi squadre e che si annuncia combattuto e difficile?

  5. Cara Delia , Palermo darà quello che può dare considerato che purtroppo tanti, tantissimi tifano per altre squadre, considerato che il momento economico è particolarmente complicato e che da quando lo seguo non ho mai visto caterve di abbonati rosanero, a parte il primo anno di Zamparini.

  6. Zamparini infine . D’accordo, come sempre detto, con Monastra. Adesso lasciamolo riposare in pace . Lanciarsi in supposizioni che non hanno alcun riscontro sembra quasi come voler colpire una persona che non può più difendersi. Ci ha regalato bei momenti a altri meno belli. Basta adesso, direi di ricordarlo per quello di buono che ci ha offerto . E ricordare sempre le parole del giudice Grasso: accanimento giudiziario.

  7. Lo sceicco, bianco. Il mito (deludente) e l’inaffidabilità della fabbrica dei sogni. Fellini lo ripropone in ‘Amarcord’, ma è uno sceicco ‘vero’, tra balletti gioiosi e divertenti allusioni orgiastiche. La riappacificazione del regista, forse, con il mondo reale, in continuo movimento, ed in memoria del monito romagnolo del nonno, con cui apostrofava un po’ tutti, per condannare le grettezze provinciali: ‘Nteblig!’ (ombelico!). Sarà, ma mi allontano sempre di più da questo (Nuovo) Palermo, che ora si appresta ad essere ‘timbrato’. Come in certi supermercati, dove trovi il marchio del Gruppo, su prodotti come il sale, lo zucchero, il gelato e persino sulla ‘penna’ del ‘dopo puntura’ di zanzara. Ma che, li fanno loro? E pane caldo 24H!, ma il pane deve essere buono prima che caldo, e senza lievitazione è impossibile. Addio compagni (di viaggio). Compagno, cum panis, mangiare lo stesso pane.

  8. Quanto a Zamparini. Inevitabile non parlarne, non continuare a parlarne, infatti se ne parla anche adesso, nonostante le tante novità, dietro la porta. L’unica grandezza del Palermo (a parte gli inizi, fine Ottocento). Grandezza smisurata soprattutto rispetto a ciò che lo circondava. Grandezza, magari funesta, ma pur sempre grandezza. Anche nelle cadute, nei processi, ancora discussi, ma che mai l’hanno visto soccombere o in ginocchio.

  9. Che esagerazione! Quanta schiuma. Sul Palermo è piombata una sciagura molto più perniciosa dei cambiamenti climatici. Tutti questi pseudo tifosi non sono credibili. È Mirri il problema. I fondi si stanno appropriando del calcio da 20 anni almeno e ora a questi non ci piace lo sceicco. Non andava bene neanche prima. Barbera no, Sensi no, Mirri no. Andava bene solo quell’altro. Non si può nemmeno pronunciare il nome che sennò si offendono tutti. Malafede totale. Pregiudizio rozzo e astioso. Ne può parlare solo chi ne celebra la “grandezza”. Boh

  10. In Italia contano solo i risultati, l’entusiasmo ci sarà solo con i buoni risultati. Se fanno un calciomercato importante ci saranno 20 mila abbonati. Se invece fanno un calciomercato deludente saremo in 10 mila spettatori circa

  11. Tradotto: come facciamo da tanti secoli, continuiamo a fare i sudditi del colonizzatore, e i ruffiani. In tutti i contesti. Non saremo mai capaci di sussulti di dignità per auto gestire.

  12. Tradotto: come facciamo da tanti secoli, continuiamo a fare i sudditi del colonizzatore, e i ruffiani. In tutti i contesti. Non saremo mai capaci di sussulti di dignità per auto gestire.

  13. Caro Direttore Monastra, prendo solo atto che ZAMPARINI per il PALERMO NON è stato capace di individuare ACQUIRENTI seri e facoltosi. Viceversa, è stato capace di individuare il Gruppo francesce facoltoso al quale ha venduto i suoi grandi magazzini EMMEZETA. Può capitare, nulla di male o di strano. Per il resto obbedisco !

    1. Hanno proprio la memoria corta, basterebbe rileggere alcuni articoli di qualche annetto fa per rendersi conto di quanto fosse stimato il vecchio

  14. Leggo alcuni commenti in cui rimango sbigottito,come chi pensa che il neopresidente catanese con nessuna esperienza nel calcio sia meglio del fondo city , un gruppo che comprende se non ricordo male 9 squadre di club sparse per il mondo con ottimi risultati avendo vinto in America ,India ,Australia il titolo e con le squadre europee raggiunto in appena 2 anni la promozioni nella massima serie,inoltre basandoci sul puro aspetto finanziaro oltre sceicco che detiene il 78 % fanno parte del gruppo una holding cinese e una americana con un valore complessimo del fondo superiore ai 5 miliardi di euro.
    Perciò cari nemici della contentezza prima di criticare a priori andate a guardare i numeri e le statistiche.

  15. Infine, il BANCOMAT. La frase è: ‘Aveva fatto del Palermo il suo bancomat personale, a via del Fante. U friulano’. In realtà il bancomat non è altro che un pezzo di ferro (però dotato di una piccola, ma sveglia intelligenza) con delle lucine fisse e altre a intermittenza. Non regala soldi, a tipo ‘gratta e vinci’, li dà soltanto se li trova su un conto corrente agganciato (v.’disponibilità’). Se non li trova e tu continui a smanettare la tastiera, tutto incazzato, ti cattura la relativa tesserina. Per riaverla dovrai recarti da un Funzionario di Banca, che impartirà una severa lezione (cazziatone) sul significato di risparmio e di dotazione. In caso di reazione (a tipo, ‘ma cu si, m’accatto a tia e tutta a to razza’) probabile un intervento di una guardia giurata, che provvederà a cacciarti fuori dall’agenzia. A calci nel cxlo. 

    1. Chissà quante volte ti è capitato, eh Max?! È un consiglio agli utenti? Può essere ca ti manciasti pure a legittima Max? Oppure u bancomat è muntatu “arriviersa”, non si dice così Max? Ah ah ah ah ah ah

      1. Quale legittima, GIGIniellu GIGI Idk ?[se non lo nomino non è contento, non si rasserena). Alla data dell’ultima successione, proprietà 100 per cento, che c’è, non va bene? (Soprav)vivo di rendita, è proibito? Certo, se la borsa continua così, qualche problema potrebbe affiorare, anche perché le proprietà immobiliari succhiano liquidità, come sanguisughe. Ma al limite (e sottolineo ‘al limite’) posso contare su un tuo prestito,  GIGIniè?  Qual è la moneta attualmente in vigore a Pallavicino, il dinar de pietra o la pizza de fango? Come ha chiuso venerdì, contro dollaro? Ps C’é  i muoriri, veramente. U bancomat a Pallavicino, a putia ru zu Tano, che dopo 24 ore t’assicuta fino sotto casa.

  16. ragazzi facciamo i bravi e non iniziamo a parlarci addosso.
    ASPETTIAMO
    diamo tempo ai nuovi investitori. voi comprendete la parola INVESTITORI? Ecco loro sono questi se ne fotteranno un c…o dei tifosi, vorranno solo risultati economici e sportivi. facciamo i bravi

  17. Il grandissimo Presidente Zamparini continua a fare parlare di sé anche da morto, purtroppo alcuni ne offendono la memoria. E’ inopinabile quanto dice il Direttore, Zamparini e’ ad oggi il Presidente più vincente della storia del Palermo Calcio al di là dello scudetto Primavera. E’ sufficiente mettere in fila risultati, record, giocatori ecc… ripetere tutto ciò che ha fatto il Palermo di Zamparini dal 2003 al 2108 sara’ complicato per chiunque…..chi azzarda a fare paragoni con il Palermo di Barbera o quello di Mirri non sa neanche di cosa parla e dovrebbe prima andare a documentarsi o a rivedere in rapida sequenza tutti i campionati almeno fino a quello della salvezza con Ballardini….Toni Zauli Grosso Barzagli Zaccardo Biava Santana Amelia Sirigu Barzagli Pepe Bresciano Simplicio kiaer Amauri Miccoli Pinilla Ilicic Pastore Cavani Dybala Gilardino Liverani Corini……potrei continuare con altre decine e decine di nomi e mi scuso con coloro che non sto citando….per non dimenticare gli allenatori quello affermati e quelli scoperti e lanciati da Zampa….e senza dimenticare i vari dirigenti …..in quegli anni il nome e l’immagine di Palermo sportiva furono portate sulla bocca di tante persone in giro per il mondo…..come in tutte le aziende anche nel Palermo calcio e’ chiaro che il contributo determinate a certi successi lo hanno dato i collaboratori, ma come tutte le aziende per arrivare a certi successi sono determinanti i soldi la fatica le idee le decisioni dell’imprenditore …..i vari leoni da tastiera come Enzorosanero Templare Rosaneroforever ecc. chiedano a loro stessi cosa sarebbero o sarebbero stati capaci di fare di simile per Palermo e per il Palermo Calcio, chiedano a loro stessi se sarebbero stati capaci di tali morabili risultati sportivi di creare una Società che per tanti anni ha dato lavoro a tanta gente indotto compreso (e compresi anche alcuni giornalisti) e che per anni e’ stato il principale contribuente della Regione Sicilia…..chiederei ai leoni da tastiera comodamente seduti in poltrona se sanno quali avilita’, energie, sacrifici , soldi , rischi , decisioni occorrono per tenere in serie A per quasi quindici anni una società di calcio in una città come Palermo …..nel 2013 dopo nove campionati in A il Palermo incappò in un anno sfortunato retrocedendo con in rosa Sorrentino Armonica Dossena Miccoli Dybala Hernandez Ilicic Vazquez ecc.. e in panchina Gasperini che perse entrambi i genitori in pochi mesi, Zamparini che preso un po’ dall’angoscia fece un po’ troppi cambi di panchina e dirigenziali un giorno a Boccadifalco fu preso a sputi e sassate e la curva comincio a rivolgergli cori di insulto …..fu quello l’inizio del disimpegno di Zamparini ma non per vendetta ma per delusione e disamore per l’amara constatazione che anche il pubblico di Palermo non conosceva la riconoscenza e al primo vero anno di difficoltà sportiva cui si aggiunse la difficoltà finanziaria che era già latente da un paio di anni il tanto autodecantato pubblico di Palermo scese dal carro delle vittorie degli anni precedenti …..sbaglio’ a non disfarsi del Palermo in quel momento probabilmente passando dalla parte del torto relativamente ad alcuni aspetti del rapporto con i tifosi……ma la storia e i ricordi dei tanti successi, dei tanti record, dei tanti campioni rimarranno per sempre indelebili al contrario di ciò che accadrà alle idiozie scritte dai leoni della tastiera

    1. Concordo! con lei in tutto.
      Come ho fatto dall’altra parte aggiungo….. Italia Campione del Mondo!
      Con Giocatori del Palermo! e Ripeto Fabio Grosso, a Tirato il calcio di rigore che ha decretato la vittoria al campionato del Mondo! PUNTO!
      Saluti.

    2. “…..sbaglio’ a non disfarsi del Palermo in quel momento probabilmente passando dalla parte del torto relativamente ad alcuni aspetti del rapporto con i tifosi……” esatto, ed era il 2013. Gli anni successivi furono un inutile appendice che di certo non ha giovato a noi tifosi mentre a lui chissà. Questo e solo questo gli si imputa. L’agonia trascinata ad oltranza per una società palesemente senza più prospettive sportive.

  18. L’articolo di Delia ci invita a stringerci attorno a squadra e nuova proprietà, per rivivere le emozioni vissute in questi ultimi mesi, per gioire di momenti sereni che purtroppo sono diventati rari. E qui di cosa di parla? Di Zamparini, bancomat più o meno pieni, di amenità infinite e ripetitive fino alla noia . Triste. Molto triste.

  19. Ma quale tristezza! Quello che ho letto è la recensione di un film comico (i commenti). Un film mal scritto, mal diretto e peggio ancora interpretato. “I leoni da tastiera”, oramai più d’uno così li definisce, come, se di contro, chi adotta tale definizione, quando clicca su invio e si “propone ad esser pubblicato”, fosse invece un esemplare diverso d’una specie sovrana per grazia ricevuta, una specie “non da tastiera” che della tastiera però si avvale come tutti gli altri (che almeno sono leoni). E poi, antichi rancori personali evocanti strani personaggi (non so se immaginari, ma di certo esistenti nella follia di chi li vede) ancorati a quartieri popolari che si contrappongono alle “alte località”, alle massime espressioni possibili della sfera intellettuale, all’autocelebrazione che ha bisogno del disprezzare chiunque sia a tiro per affermarsi (misera illusione), alla evocata appartenenza a ranghi diversi. Ecco, dunque, l’esaltazione della parzialità nel raccontare “le storie” ma non “la storia”, perché la storia non può esistere se non filtrata dalle menti (in buona o mala fede che siano) di chi la racconta e di chi l’ascolta o la legge. Le storie, che raccontate, di Barbera, di Ferrara e Polizzi, di Zamparini, di Mirri sono le “vostre storie” ma la loro “vera storia” è esclusivamente quella da essi vissuta “in prima persona” e della quale non conoscete e non potete conoscere alcuna verità, alcun dettaglio che faccia la differenza, perché ogni passo di essa è conservato “nell’intima condizione emotiva” che l’ha determinato (sia essa amore viscerale, brama di potere, progettualità speculativa, desiderio di pubblica visibilità, sbornia del successo, delusione, disperazione e tutto ciò che induce l’uomo alle scelte della propria vita). In ogni caso, il beneficio della “dignità” è da concedere a tutti sino a prova contraria (ammesso che ogni prova al riguardo possa avere oggettiva valenza non fondata sul pregiudizio). Non vedo alcuna differenza tra la dignità del principe e quella dello spazzino (o scupatore) ma, diversamente dal grande Totò in “A livella”, io sento e vedo questa uguaglianza concepibile nel “tempo vivo”, perché la dignità è un valore il cui peso prescinde sempre da ogni altezza e così, vivendo, si afferma. La storia si accinge a scrivere nuove pagine per il Palermo e l’unica certezza è che oltre ogni orizzonte ne esiste sempre un altro che ci attende, ma noi abbiamo già cominciato a raccontare su di essa le nostre storie (infondate, personali ed inquinate) ancor prima che la storia stessa sia scritta; non c’è comunque da meravigliarsi: La nostra umana presunzione induce ad illuderci che sono i tempi a seguire noi…e non invece noi a seguire i tempi. Ma che importa? Nella cinica realtà del falso privilegio, basta portare tutti un passo indietro, per illudere se stessi di essere un passo avanti, e non per nulla detesto i salotti letterari, luoghi da considerare frequentatissimi da così misere strategie.

  20. Condivido integralmente quest’ultimo commento di Solorosanero. Trovo stucchevole che un articolo che intende celebrare un momento storico per la nostra squadra (positivo o negativo, si vedrà) sia condito dagli eterni contrasti sulla figura della buonanima con alcuni contendenti che da anni si affrontano a singolar tenzone (e con svariati appellativi che tuttavia non impediscono scontati riconoscimenti) su ogni singolo spazio dedicato ai tifosi del Palermo (sic!). Costoro continuano a combattere una guerra, grazie a Dio, superata dagli eventi e mi ricordano i “soldati fantasma giapponesi” (in giapponese “lasciati indietro”) che, rifiutando di arrendersi al nemico, continuarono a combattere per molti anni una guerra finita. E, soprattutto, persa. Ricordando che alcuni di essi furono trovati alla fine degli anni ’70, posso solo sperare che si possa voltare pagina e pensare al presente e soprattutto al futuro. Proprio come l’ottima Delia auspicava. Saluti rosanero a tutti, i belli e i brutti.

  21. @Vitogol e altri. Qui non si afferma il principio che Zamparini sia il male. Da fastidio che la sua figura venga opposta, a mò di contraltare, al presunto “nulla” posto in essere da Mirri, opponendo a supporto di questo incongruo paragone, successi sportivi che NESSUNO ha negato. E’ molto fastidioso registrare come a Mirri (oltre l’innegabile pizzico di fortuna) non gli venga riconosciuta un’operazione titanica e cioè quella di aver vinto due campionati su tre (anche questa è STORIA) e consegnare a un gruppo di rilevanza mondiale (per la PRIMA volta in Italia) una squadra a zero debiti e con un futuro sicuramente roseo. E che questo Zamparini non poteva farlo (recarsi da Lazard coi conti in ordine perché in ordine non erano. Del resto lo stato passivo parla chiaro ed è un documento accessibile a tutti: 49 mln di debiti al di là del fatto che il Palermo sia fallito coi Tuttolomondo. Se non falliva nel 2019, sarebbe fallito l’anno dopo con Zamparini). Ora questo secondo me non è parlar male di Zamparini. E’ semplicemente confrontare FATTI e valutazioni storiche che i detrattori di Mirri (per ragioni a me assolutamente INCOMPRENSIBILI) accostano senza discernimento senza obiettività e con molto più che un pizzico di malafede.. Non c’entra NULLA Zamparini con Mirri. Nulla. Diciamo solo che sono e sono stati due personaggi che hanno fortemente caratterizzato l’intera Storia rosanero. Più nel bene che nel male. (il secondo in verità di male non ha fatto proprio nulla secondo me) E del resto essere definito “leone da tastiera” da certa gente che non conosce con chi sta parlando (uno che ha tifato più di loro in ogni epoca spostandosi di qua e di la per motivi di lavoro e “accucchiando” decine e decine di trasferte in ogni angolo d’Italia in oltre venticinque anni) e che si abbona ogni anno anche in serie D, fa sorridere. Gente che non capisce molto di calcio(e qui sono d’accordissimo con Enzorosanero) e che soprattutto non conosce IL RISPETTO per le opinioni altrui. Io non ho etichettato mai nessuno come “leone da tastiera” e non ho mai offeso nessuno che la pensa diversamente da me. E ora spero che da qui in avanti si parli solo di Mirri e di city Group senza pensare a Champions Serie A e ingaggi stratosferici. Prima dobbiamo meritarle queste cose. Poi l’importante è che IL PALERMO esista e continui la sua gloriosa storia anno per anno. Questo è essere tifosi. Gli altri si regolino come vogliono

  22. Basta basta! Però ditelo pure al Direttore. Neanche a farlo apposta, tra le ‘news’ della prima pagina, un pezzo su Sabatini: ‘Fra noi litigi furiosi, ma lo adoravo’. Sabatini, lo incontrai una volta, fuori da un ristorante sulla Flaminia, fumava, fumavamo. Era già andato via da Palermo e con notevole clamore. ‘Permette, sono un tifoso del Palermo…’. Mi rispose con l’espressione austera di chi sta per enunciare una grande verità: ‘Io sarò sempre tifoso del Palermo’. Ecco fatto, finito, e Zamparini non l’ho nominato…oooops

  23. Vien da sorridere. In un Italia ancora dei Comuni e quasi mai Nazione, da sempre divisa su tutto, su ogni tema, dai piu’ importanti e tragici a quelli piu’ futili, e fra I futili c’e’ il calcio, arrivano gli inviti a stringerci tutti insieme, dimenticando anni di letame scritti non solo da meravigliosi et illuminati esperti col patentito conseguito sui social, ma anche da penne di rilevanza rionale (che a Palermo assurgono a Gianni Brera del II e III millennio), che, rientrati in latenza dopo il colpo di una serie B inaspettata, non aspetteranno altro che leggere il budget approntato dalla nuova proprieta’ e la campagna acquisti, non propriamente da societa’ strisciata, per ritornare virulenti e dire: certo, quel morto di fame di Mirri non poteva venderci al canguro ‘mbare Ross, doveva farci diventare satellite del City!
    Come dico sempre, amicizia ed inimicizia li concedo a chi merita, perche’ anche i nemici hanno valori, diversi dai miei, che posso combattere e contemporaneamente rispettare. Ai piu’ riservo invece indifferenza, per cui “leone da tastiera” mi fa ulteriormente sorridere. Sui social, per argomenti anche piu’ seri, si scrive di tutto, poi ti incontrano per strada e cambiano marciapiede…
    Chiosa finale: gli Arabi. Un ciclo che si chiude? Solo ai Francesi ando’ male in questa citta’. Per il resto siamo stati capaci di leccare il lato piu’ inesposto ai raggi solari pure ai Friulani. Siamo una pacchia per chi viene da fuori, questo e’ innegabile.
    Buna domenica a tutti.

  24. Dopo il selfie iniziale, il primo punto arriva dopo 11 (undici) righe, quando la respirazione è già diventata affannosa. Punto esclamativo, ovvero inquadratura insistita e dolly a caso, ché il regista non si fida dello spettatore, lo vuole aiutare a capire e al tempo stesso ‘ci inzigna u cinema’.

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