Zamparini, Grasso: “Bersagliato affinché mollasse il Palermo”

Dai sogni alla caduta. C’è tutta la parabola di Zamparini nelle parole di Piero Grasso, che in un’intervista al quotidiano “La Repubblica – Palermo” racconta le sue sensazioni dopo la morte dell’ex patron e il ricordo di una conoscenza diventata amicizia attraverso i colori rosanero. Ma non nasconde anche la sua amarezza per le vicende giudiziarie che hanno riguardato il presidente rosanero.

Intervistato da Massimo Norrito, Grasso afferma: “Secondo me era diventato un obiettivo di chi aveva deciso che dovesse lasciare il Palermo. L’obiettivo è stato raggiunto anche attraverso l’azione della magistratura. Un’azione che io posso capire, ma che credo abbia risentito dell’atmosfera che si respirava in città e che era portatrice della volontà di fargli lasciare il club”.

E aggiunge: “Ci ha fatto sognare e non è stato ripagato dalla città. Certamente non si è arricchito con il calcio e anzi ha intaccato le sue finanze, ma in Italia bisogna morire per vedere riconosciuti i propri meriti. Un nuovo Zamparini? Non penso ci sarà un “pazzo” che vorrà investire tutti i soldi che lui ha gettato nel Palermo”.

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25 thoughts on “Zamparini, Grasso: “Bersagliato affinché mollasse il Palermo”

  1. Parole gravi. Che confermano i miei convincimenti da semplice umile Tifoso. Prima o poi la verità verrà a galla caro presidente. Mi chiedo solo perché Grasso queste cose non le abbia detto con lei in vita .

      1. Una rispettabile opinione di chi conosce le cose del potere. Ma dietro ogni opinione così pubblicamente espressa, ci sta sempre una conosciuta verità.

        1. Può darsi, ma conoscendo Grasso, non dice mai nulla se non è certo di qualcosa.
          Il “secondo me” di partenza resta ciò che è, un’opinione, fino a prova contraria.
          Il problema, come sempre per esternazioni del genere, è il pregiudizio, sia nel bene che nel male.
          I detrattori di Zamparini in questo si mettono alla pari con i fedelissimi e nessuno cambierà idea e ogni concetto, detto o ammiccato da questo o quel personaggio pubblico sarà puntualmente strumentalizzato per sostenere le convinzioni di chiunque.
          La verità (quella alla luce dei fatti) è solo una: Zamparini sapeva di non poter più continuare per sua stessa ammissione. Ha solo sbagliato (e mica poco) la cosidetta Exit strategy, un errore già commesso ai tempi del Venezia da cui non aveva imparato la lezione.
          Peccato che stavolta le conseguenze son state ben peggiori che in passato e le viviamo tutt’oggi.

          1. Ma se leggi bene, non è tutto dentro il “secondo me”. Vi è l’indicazione precisa di un esecutore.

  2. E aggiungo , ricordo, che questo obiettivo ha nel frattempo fatto sparire il nostro Palermo con la complicità chiara delle giustizieri sportive che dovevano salvare i poteri in quel momento in difficoltà di Lotito e tacopina. Venezia e Salernitana oggi in A

  3. Pensavo che il silenzio di Grasso nei mesi in cui Zamparini annaspava ed era diventato con il Palermo bersaglio di quasi tutti derivasse da qualche litigio tra i due . Ne conoscevo la grande amicizia e mi stranizzava molto. Oggi invece Grasso esplode con sincerità. Meglio tardi che mai.

  4. In città, ahimé, non comandano i cittadini. Parole di una gravità assurda quelle di Grasso. Sarebbe opportuno che, anche se tardi ed anche se nessuno può restituire a Zamparini il tempo chiuso negli arresti domiciliari, facesse nomi e cognomi. Chi ha perseguitato Maurizio Zamparini? Bisogna rivelare mandanti ed esecutori,. E’ un atto dovuto!

    1. Ci sono due “banchieri” palermitani (uno interno a quella Società, l’altro esterno) che avrebbero potuto prestare la famosa fideiussione e non l’hanno fatto, che potrebbero spiegare il perché dei loro comportamenti …

  5. Grasso avrebbe fatto bene a dire certe cose al momento giusto, personalmente ho sempre sostenuto quanto dice Grasso e l’ho sempre scritto nei commenti in questo sito così come ho sempre scritto nei commenti in questo sito che il popolino contestatore e alcuni personaggi locali (compreso qualche pseudo giornalista) avrebbero dovuto porgere le proprie scuse a Zamparini ……ora e’ troppo tardi…….RIP Presidente

          1. Se lo scrivo io, entro due minuti ho la polizia sotto casa e non posso permetterlo (come dicono a Napoli, tengo famiglia). A proposito, un altro esecutore, ormai ex come me, era napoletano o campano (non ricordo). Documentati, o meglio, chiedilo al senatore Grasso.

  6. Siamo tutti arrabbiati!
    Ma i processi oggi non servono a niente! ( Bulgarelli ha ammesso che il rigore nella finale del 73 non c’era. )
    Cosa abbiamo ricavato? Niente meno di Niente!
    Zamparini bisognava aiutarlo quando ne aveva bisogno! nessuno lo ha fatto! tutti a remargli contro!
    Saluti.

  7. Sì, siamo tutti arrabbiati, soprattutto con noi stessi per averlo lasciato solo (si intenda il plurale riferito agli uomini che hanno un briciolo autentica coscienza). Ma, se a me uccidessero un figlio, io non avrei pace fino a quando potrei guardare in faccia i colpevoli. Smascherare chi ha perseguitato Zamparini ed ha voluto la fine sua e del Palermo serve. Eccome se serve!

  8. Grazie Senatore Grasso ma ormai non serve più, la realtà attuale è quella che questa città merita. Quella del Presidente è stata solo una parentesi: la mediocrità è il limite massimo per questa città.

    1. Sei sicuro che non serva più fare un pò di pulizia? Anche a te scrivo: Lo voi o non lo voi capire? Indirettamente ne ha parlato oggi anche Mattarella nel discorso post giuramento.

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