Palermo, il derby delle risposte: ma il Messina è un “rebus”

Sembra una gara già scritta ma con il Palermo – e soprattutto con questo Messina ferito e pronto a colpire – mai dire mai. Le due formazioni oggi scendono in campo nella 21a giornata del Girone C di Serie C in cerca di risposte e con uno stato di forma diametralmente opposto. Da una parte la formazione allenata da Silvio Baldini, gasata per l’ultima vittoria in campionato e per i primi tre punti della nuova gestione arrivati contro il Monterosi, che, grazie alle reti dei nuovi acquisti (Damiani-Felici), chiudono anche un digiuno di gol durato troppo tempo (dal 5 dicembre contro il Monopoli).

Dall’altra i giallorossi che quest’anno, complici vicissitudini societarie e battibecchi da… quinta elementare, non riescono proprio a ingranare e guardano il torneo dal quart’ultimo posto in classifica. Il Messina del tecnico Ezio Raciti, subentrato il 15 dicembre, ha comunque provato a dare la “scossa”. Dopo il 5 – 0 subìto contro la Turris gli uomini dell’allora Eziolino Capuano hanno però cambiato marcia con risultati alterni: il pareggio col Catania e la vittoria sulla Paganese avevano fatto ben sperare, poi la batosta per 5 – 1 contro la Virtus Francavilla e il pareggio in casa contro il Picerno hanno cancellato favola e poesia subito dopo la sosta.

Obiettivo: fuggire dalla zona playout. Difficile se ci si mettono anche i dissidi interni. Il rapporto di complicità tra il patron e l’ex ds Pietro Lo Monaco ormai è stato rinnegato. Non esiste più. Un tira e molla con il presidente Sciotto che non ha sicuramente favorito la squadra. Sul banco degli imputati la gestione economica delle risorse che ha portato a furiosi scontri e alle prime dimissioni del direttore sportivo, mai accettate. Il successivo e definitivo addio sarebbe stato comunicato mesi dopo, il 19 gennaio, attraverso una nota ufficiale.

L’inizio della fine, clima teso e un teatrino che ha colpito anche i social. Ad esempio David Milinkovic viene messo fuori rosa e non risparmia le critiche al dirigente. “Signorino Lo Monaco, come mai vuoi fare fallire ancora il Messina? Come riesci ancora a guardarti allo specchio? Non ti prendi mai una responsabilità e ho capito subito che non eri un uomo di parola […]”. La risposta fu secca: “Milinkovic ha dimostrato di essere un disadattato sociale”. lo specchio di una società lontanissima dalla piena salute.

Adesso il nuovo ds Marcello Pitino prova a riportare la calma tramite il mercato: dopo l’acquisto di Peppe Rizzo, Riccardo Burgio e Antony Angileri – che hanno già debuttato in biancoscudato domenica scorsa – la società di Sciotto ha messo a segno altri sei colpi: il portiere Leonardo Caruso (già protagonista della promozione C), i difensori Daniele Trasciani e Vincenzo Camilleri; il centrocampista Nicola Dipinto e Giuseppe Statella, che può essere impiegato anche come esterno. Il colpo “last minute” è però l’esperto attaccante Federico Piovaccari.

Un Messina dunque diverso da quello dell’andata: diventa un “rebus da decifrare” per Baldini dopo il tentativo di rinforzare i reparti, soprattutto quello difensivo che era il peggiore del campionato fino a questo momento con 41 gol subiti. Ma anche quello offensivo con un innesto d’esperienza. I rosa, inoltre, devono stare attenti ad Adorante e Balde, i migliori marcatori giallorossi con rispettivamente 6 e 3 gol all’attivo. E quest’ultimo diventa anche sorvegliato speciale visto che ha già segnato nella gara d’andata finita in pareggio.

Un derby utile a dare risposte, sebbene diverse, per entrambe le parti. Soprattutto per il Palermo che in colpo solo può dare continuità ai risultati, dimostrare il cambio di atteggiamento e dedicare tre punti ad uno dei suoi papà che ormai non c’è più: Maurizio Zamparini. Da un’idea in conferenza dell’ex “nemico” Silvio Baldini, sensibile e intelligente nel capire che il calcio unisce e non divide.

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