Anelletti “British” per superare la prova del 9. Le pagelle ironiche di Amenta e Ferrara

PAGELLE IRONICHE

Abbiamo passato la settimana a cercare il curriculum di Richardson, abbiamo spulciato le foto segnaletiche per vedere a quale gang appartiene il mitico James, ci siamo letti il draft dell’accordo sulla Brexit, ascoltato i Queen, sentito i discorsi di Churchill e cantato a squarciagola l’inno britannico. Ci sediamo quindi pronti con due pinte di Imperial IPA per questo Padova – Palermo che non sarà di certo il Liverpool – Tottenham che agita ormai da anni i sogni del nostro amico Fabrizio ma che per noi, che non abbiamo neanche capito se questi sono davvero inglesi oppure i classici britannici della via d’Ossuna, è comunque la fine di qualcosa. Ma speriamo non sia la fine dell’inizio né l’inizio della fine.

Il clima del gemellaggio ci commuove, ci sentiamo più vicini a quelli del nord, cittadini del mondo e pure più buoni perché il Natale è alle porte. Ma questo sentimento dura pochi minuti, tiriamo fuori il vestito da grinch e non ci facciamo fregare e mettiamo i sentimenti da parte perché ci servono i 3 punti per tornare in vetta e con largo margine. Salutiamo con ansia il rientro di Chochev, non capiamo l’insistenza su Salvi e ci esaltiamo per il rientro di Moreo perché ieri Mandzukic ha segnato e lui, come dice il nostro amico Antonio, è uguale uguale al campione croato, sputato proprio.

L’avvio è tutto del Padova che gioca meglio perché ha la maglia celebrativa del gemellaggio che è rosanero e quindi il Palermo si confonde e cerca di fare segnare i patavini (punto luogo comune per noi, fatto). Dopo lo sbandamento iniziale e le spiegazioni dalla panchina su quale porta è quella avversaria, il Palermo si riassesta e comincia a giocare meglio. Segna pure ma in fuorigioco e per un po’ assedia gli avversari. Ma è solo un fuoco di paglia perché non siamo incisivi e prendiamo gol (da annullare, però) su una prodezza da applausi, se non fosse che i gol subiti ci fanno incazzare sempre e comunque e quindi noi quando segnano contro di noi non applaudiamo mai.

NESTOROVSKI: “ERAVAMO PIU’ FORTI”

A pochi minuti dal riposo la coppia gol macedone si ricorda di una azione che aveva fatto alla playstation e pareggia, regalandoci la prima emozione natalizia della giornata. Andiamo al riposo maledicendo comunque i gemellaggi, la partita nel giorno festivo che ci rovina il pranzo se non la vinciamo e pure insultando la befana. Rientriamo con il pensiero agli anelletti al forno e ai buccellati e i giocatori sembrano adeguarsi prendendo un ritmo lento e compassato da siesta post prandiale. Ma la sorte sembra volerci regalare un pranzo con i fiocchi perché il Palermo finalmente concretizza la propria superiorità tecnica segnando prima con Rajkovic e poi con Nestorosvki, in entrambi i casi su assist di Moreo.

Si finisce in trionfo! La festa è salva perché il Palermo in versione simil britannica non cambia il proprio atteggiamento in campo e macina punti e vittorie come se nulla fosse! Dio salvi la regina, mister Stellone e la squadra rosanero ma soprattutto il nostro futuro da malati del Palermo! Forza Palermo!

Brignoli 8: La parata di piede a noi ci esalta come due bambini quando è arrivato Babbo Natale ed ha portato i regali. Se poi risulta decisiva ed arriva al termine di una prestazione super, ancora di più. Garellik.

Salvi 6,5: Stavolta la fascia è sua come mai in stagione, nonostante le nostre perplessità iniziali. Finalmente.

Szyminski 6: Raggiunge la sufficienza solo perchè, come ormai ben sanno i nostri 39 lettori, quando si vince siamo buoni come Garrone. Però nel giudizio dobbiamo ammettere che non se la meritava. Credito da recuperare.

Rajkovic 7: I gol decisivi dell’enorme centrale serbo ormai stanno diventando una preziosa e gradita abitudine. Anche in difesa si fa valere con interventi da brividi ma efficaci. Bomberissimo.

Aleesami 6: E’ vero che Bonazzoli fa un gran gol ma lui, nell’occasione, fa anche la figura della Bella Addormentata. Si risveglia senza bacio del Principe Azzurro ma con un assist e cross più precisi del solito e avviando l’azione che porta al pareggio. Biancaneve.

FOSCARINI: “PRESTAZIONE INACCETTABILE”

Falletti 7: l’uruguagio (ma quanto ci piace usare questa parola!) conferma quanto da noi detto, ribadito e ripetuto: deve giocare sempre. I suoi inserimenti, cambi di fronte e immediato rilancio dell’azione consentono ai rosa di trovarsi spesso con una arma offensiva in più. Excalibur.

(dal 45′ s.t. Fiordilino) s.v.:

Haas 7: In un centrocampo inedito e con un ruolo più incisivo in fase offensiva si trova bene come un topo nei buchi del Gruviera. Festival dei luoghi comuni (per noi).

Chochev 6: Anche per lui vale quanto detto per Szyminski. La sua partita non vale certamente la sufficienza ma figurarsi se lo bocciamo, soprattutto dopo più di sei mesi di assenza. Bentornato.

Trajkovski 7,5: Un gran gol al termine di una azione da joypad, un gol annullato (per poco), una infinità di iniziative che continuano a non farci credere che sia lo stesso giocatore che abbiamo insultato per anni e anni in plurime lingue e con espressioni da Daspo. Chapeau.

Nestorovski 8: Se il Capitano torna a segnare con costanza secondo noi non ce n’è per nessuno. Anche perchè accompagna il gol con assist, percussioni e una battaglia a viso aperto su qualsiasi cosa passi dalle sue parti che ci emoziona come quando mettiamo in buca un chipshot da fuori green. Tiger.

(dal 29′ s.t. Puscas) s.v.

Moreo 7: Vale quanto detto per Trajkovski. Ma siamo sicuri che non ci hanno dato un altro al posto del giocatore impreciso, lento e goffo della scorsa stagione? I suoi due assist ribaltano la gara ed è proprio lui uno dei simboli del Palermo di mister Stellone. Roulette russa.

(dal 38′ s.t. Murawski) s.v.

Stellone 9 ; Il voto rispecchia il numero delle sue partite – tutte da imbattuto – sulla panca rosa ma soprattutto è un premio alla capacità del mister romano di trasformare letteralmente il Palermo e di dargli una impronta inconfondibile per la sua voglia di vincere sempre, per la grinta trasmessa alla squadra, per la capacità di leggere la partita e la condizione dei giocatori da mandare in campo e di come tenerli tutti sulla corda. Semplicemente perfetto.

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4 thoughts on “Anelletti “British” per superare la prova del 9. Le pagelle ironiche di Amenta e Ferrara

  1. Come Stellone: semplicemente perfetti.
    P.S:: Non siamo in 39. E lo sapete benissimo
    P.P.S.: Anch’io anelletti al forno, nell’intervallo. Grazie a mia moglie per il tempismo perfetto; dopo 37 anni insieme, sa bene che per me la partita del Palermo è cosa seria.

  2. Semplicemente mitici ed intendo tutti. Voi, la squadra e Stellone. Per il resto (società) vedremo. Al momento godiamoci il Palermo primo in classifica con una partita in meno e 3 punti in più. Sabato finalmente una partita alle 15 così potró esserci. Dai Palermo dai!

  3. Picciotti (anagraficamente non so, di spirito sicuramente), la parola uruguagio mi è ritornata familiare, gruviera mi ero pure dimenticato che esistesse!

  4. Ahimè ragazzacci lo sapete bene che aspettiamo le Vs . Pagelle ancora di più di quelle del vs direttore mitica voce Monastra
    Ma si sa “a chi tocca non si ingrugna” …. alle prossime pagelle . URUGUAGIIIIII

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