“Arbitro aggredito a Castel di Iudica”: la squadra locale e il Comune smentiscono

Il Castel di Iudica e il Comune smentiscono l’aggressione. Si tinge di giallo il caso dell’arbitro di 16 anni aggredito durante un match di seconda categoria fra Castel di Iudica – Pedara (nel catanese): la partita è stata prima interrotta e poi sospesa dopo un’espulsione per proteste al minuto 15 del secondo tempo, ma ora arrivano smentite da parte delle istituzioni locali.

In un comunicato congiunto si legge: “Non è successo nulla di quanto è stato riportato sui quotidiani e anzi ho rassicurato l’arbitro unitamente a tutta la società che non era il caso di sospendere la partita”, afferma il presidente dell’Asd Castel di Iudica Calcio Giuseppe Capizzi. Il sindaco Strano risponde invece ad una nota del deputato ARS Barbagallo che aveva commentato la vicenda: “Capisco che ha un po’ di acredine con Castel di Iudica per aver raccolto poche preferenze nell’ultima corsa regionale, ma lo invito ad essere più accorto e più rispettoso”.

E nella nota congiunta si legge: “Fermo restando che il Comune e l’Asd Castel di Iudica Calcio sono contro ogni forma di violenza, si vuole sottolineare che nulla di quanto riportato è successo. L’arbitro di calcio non è stato minimamente picchiato né da giocatori e neanche da qualsiasi tifoso. Dopo aver assistito a delle polemiche avvenute tra alcuni componenti delle due squadre e dopo aver estratto un cartellino rosso al capitano della squadra del Castel di Iudica a seguito delle proteste scomposte ma per nulla aggressive del giocatore, andava nello sconforto, sospendendo la partita e rifugiandosi immotivatamente nello spogliatoio”.

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