Brunori difende Vasic: “Le mie gambe sono quelle dei miei compagni”

“Le mie gambe sono quelle dei miei compagni. Si vince e si perde tutti insieme. Sempre“. Parole importanti del capitano che difende il proprio compagno di squadra, beccato dai tifosi al suo ingresso in campo. Matteo Brunori, al termine della partita vinta contro il Frosinone grazie a una sua doppietta, ha dedicato una storia Instagram ad Aljosa Vasic.
Il numero 14 rosanero è entrato al 91′ proprio al posto del capitano: già al momento della scelta di Dionisi e più precisamente nel momento in cui si è tolto la pettorina, Vasic è stato accompagnato da sfottò da parte di una buona parte del pubblico rosanero.
All’ingresso in campo la “mazzata” finale, con una sorta di “ola” ad accompagnare l’uscita di Brunori e l’entrata di Vasic. Il giovane calciatore è stato al centro di dibattito per diverso tempo a causa della gestione scelta di Dionisi, che lo ha fatto subentrare come primo cambio per diverse volte, non trovando però mai risposte convincenti da parte del ragazzo, che adesso però è stato caricato di una responsabilità che di certo non gli appartiene.
Quella di Vasic è stata l’ultima di una serie di contestazioni avvenute durante la partita contro il Frosinone: la prima ha riguardato il tecnico Dionisi e l’ad Gardini, con delle foto affisse in Curva Nord barrate da delle X, accompagnate da degli striscioni di protesta.
La Curva Nord non ha contestato Vasic, ma Dionisi e Gardini.
La contestazione era rivolta più a Dionisi che al singolo giocatore, dettociò un professionista che in 3 anni non è riuscito una volta a timbrare il cartellino e che quando entra in campo non mette neppure la giusta aggresività per aiutare la squadra a raggiungere l’obiettivo dovrebbe fare un pò di autocritica e capire di conseguenza i mugugni del pubblico verso i suoi confronti.
Il problema è sempre Dionisi, che non ha ancora capito neanche il ruolo in cui farlo giocare. Detto questo non ricordo NIENTE di utile alla squadra nei minuti, tanti, in cui è stato in campo….
Vasic ha giocato sempre con grande grinta e foga, lasciando intravedere, a sprazzi, qualità che secondo me prima o poi verranno fuori. A questo punto ormai lontano da Palermo. Vero, non ha mai segnato o inciso. Ma questo non dà il diritto di umiliarlo in questo modo indegno. Mi sono vergognato ieri di tifare Palermo.