Carlo Verdone, si vive una volta sola: “Ma quella Lazio…”

Le fragilità (anche calcistiche) di Carlo Verdone. L’attore e regista romano è a Palermo per presentare il suo nuovo film “Si vive una volta sola”, un’avventura vissuta al fianco di Rocco Papaleo, Max Tortora e Anna Foglietta (moglie di un tifoso laziale).

Quando gli si chiede della Roma, Verdone fa la sua proverbiale smorfia e la indica subito. Lei è divertita, lui ha invece l’aria del tifoso affranto che assiste al difficile momento dei giallorossi, tra sconfitte in campo e confusione a livello societario: “La Lazio è stata più brava, c’è poco da dire. Ed è stato un demerito della Roma. La ‘Magica’ non ha società adesso, non capiamo dove è la società; sta tutto là, c’è molta confusione”.

Una “confusione” (del mondo di oggi invece) che emerge in parte anche nel nuovo film di Verdone, che lancia una riflessione sulla necessità di tornare ad apprezzare la vita: “Il compito del comico è di cercare il dettaglio e le fragilità e cercare di metterle in luce, anche in una società più pessimista come quella attuale. E’ un film che parla di amicizia e delle sue declinazioni, dal trionfo dell’amicizia alla deflagrazione, fino alla sua ricomposizione. Ma sarà anche un viaggio pieno di colpi di scena”.

E Verdone ribadisce il proprio affetto per Palermo e per la Sicilia: “Il legame con la Sicilia è di grande rispetto, la mia famiglia ha tanti amici siciliani. Essere qui è anche un modo per ringraziare un pubblico che per vari motivi ho visto un po’ di rado. Fare un film in futuro in Sicilia? Mi piacerebbe molto, ma non voglio venire qua per fare solo una cartolina: spero di trovare un soggetto che possa valorizzare una città siciliana ma anche l’entroterra e le persone che la vivono”.

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