Ecco il “Palermo City”: prende corpo il futuro rosa. Le novità saranno tante

FOTO PEPE / PUGLIA

Sarà City Group al 95%. Lasciamo un 5% di margine per un’eventuale sorpresa che in queste vicende ci può sempre stare ma ormai il dado è tratto. Le carpette con le manifestazioni di interesse da parte di altri due gruppi (uno dei quali fa capo a James Pallotta, mentre si sa poco dell’altra offerta) restano chiuse sopra la scrivania di Dario Mirri. Ogni tanto uno sguardo, magari anche un fugace pensierino ma nulla che abbia davvero affascinato il presidente, nonostante tra i vertici dirigenziali c’è chi preferirebbe il singolo imprenditore – per di più danaroso ed esperto già di calcio italiano – all’ipotesi di entrare in un sorta di multiproprietà dove il Palermo almeno inizialmente avrebbe la parte del “satellite”.

Mirri va dritto per la sua strada. Da almeno due mesi si va convincendo ogni giorno di più della scelta del City Group e adesso che è arrivata la promozione in Serie B come lieto fine di una stagione ad alta tensione sono stati intensificati i contatti per “limare” i contenuti dell’offerta di acquisto (circa 10 milioni ma non c’è conferma) che comunque prevede un ruolo (e una quota di minoranza) per lo stesso Mirri. Nelle ultime ore c’è stato un altro incontro con Giovanni Gardini, incaricato dal City Group di seguire la trattativa, c’è già perfino l’appuntamento per la prossima settimana per discutere i tanti aspetti che riguardano lo staff medico.

Ci sono novità all’orizzonte, almeno secondo i piano abbozzati dalla nuova proprietà. La prima potrebbe riguardare il direttore sportivo. Difficilmente resterà Renzo Castagnini, il cui contratto scadrà a fine giugno. La nuova proprietà ha già contattato Giorgio Zamuner e ormai sembra che l’intesa sia raggiunta, l’ultima accelerazione è venuta dopo la promozione del Palermo in B. In realtà il nome di Zamuner era già trapelato il mese scorso, subito dopo i primi contatti, accostato a quello di Gardini, che però non è scontato che avrà incarichi operativi dopo la conclusione dell’affare. Gardini e Zamuner si conoscono bene, uno della provincia di Venezia, l’altro di Padova, entrambi veneti con esperienze comuni proprio nella squadra che ha ceduto il passo al Palermo in finale.

Per l’allenatore il primo nome del Palermo è Silvio Baldini, il protagonista della cavalcata in Serie B. Ma la vicenda si è complicata nelle ultime ore. Baldini, infatti, ha dichiarato che senza la riconferma di Castagnini tratterà la rescissione del contratto: difficilmente vincerà questo “braccio di ferro” e conoscendo il carattere inflessibile del tecnico l’addio non è da escludere, anche se nelle ultime ore, a Repubblica, ha aggiustato il tiro, “ammorbidendo” la sua posizione. In quel caso è già pronta la carta di Enzo Maresca, che è stato allenatore della seconda squadra del Manchester City appena due anni fa ed è una vecchia conoscenza dei tifosi del Palermo, visto che ha giocato in rosanero per due stagioni tra il 2014 e il 2016. L’ultima esperienza di Maresca, non felice, è stata in questa stagione a Parma dove è stato licenziato a novembre per far posto a Beppe Iachini.

Discorso diverso per Rinaldo Sagramola. Il suo contratto scadrà nel giugno del 2023, potrebbe restare ma difficilmente accetterebbe un ruolo “depotenziato” dopo essere stato il protagonista del progetto di rilancio del Palermo dopo la radiazione. Lui ha già vissuto un’esperienza di multiproprietà, a Vicenza, alla fine dello scorso millennio. È stato lui a guidare Mirri nei complicati meandri della ricostruzione dal nulla ma adesso il feeling non sembra più inossidabile come un tempo. La probabile mancata riconferma di Castagnini non aiuterebbe. In società invece dovrebbero restare, con ruoli di maggiore responsabilità, il direttore sportivo del settore giovanile Leandro Rinaudo, il cui lavoro è stato molto apprezzato, e Mario Alberto Santana, che resta la “bandiera” rosanero con i suoi record e con il suo innegabile senso di appartenenza.

Poi ci sarà da stabilire il budget della stagione e, di conseguenza, gli obiettivi: è improbabile che si punti subito alla Serie A, in una stagione oggettivamente complicata per la presenza di squadroni come Genoa, Cagliari, Venezia, Benevento, Frosinone e Parma e soprattutto con una squadra che sarà ampiamente rinnovata. Più probabile una stagione di transizione con obiettivo massimo il raggiungimento dei playoff per poi eventualmente puntare tutte le chance di Serie A nella stagione successiva.

Dire di più, in questo momento, sarebbe fuori luogo. Le parti si tengono molto abbottonate rispettando le clausole di riservatezza e adesso arrivano le ore più delicate. Entro fine giugno, forse anche prima, sapremo tutto perché il tempo stringe. La stagione quest’anno comincia prima e insieme al calciomercato e alla costruzione della squadra c’è anche da pensare al ritiro precampionato. Cercando di evitare gli errori del recente passato.

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35 thoughts on “Ecco il “Palermo City”: prende corpo il futuro rosa. Le novità saranno tante

  1. Speriamo non arrivi Zamuner , a mio avviso molti ds con più esperienza, lui soltanto Padova e Spal . Mi sembra strano che il City group si affidi a Zamuner, non ci sono articoli in internet di trattative importanti portate avanti da lui . Il ds deve costruire la squadra ha un compito arduo che richiede esperienza in trattative di alto livello non trattative per la Spal .

  2. Se le cose stanno così allora grandissima delusione, Palermo non può fare un anno di transizione in b, non ha alcun senso. I nomi fatti in quest’articolo sono poco interessanti. Lo sceicco se vuole ci fa salire al volo, so vede che non gli interesserebbe piu di tanto……

  3. se questo non è considerata lesa maestà mi permetto di dire che io avrei preferito di gran lunga una proprietà singola e autonoma piuttosto che una realtà da satellite di un’altra squadra (benché forte come il City). Vedendo le altre squadre dell’universo City non mi pare che nessuna (almeno in Europa) lotta per posizione di vertice. Praticamente stiamo tornando ai tempi di Sensi (con le dovute proporzioni per carità…)…o qualcuno pensa che Mansour porti Halaand a Palermo?

    1. Nessuna lesa maestà. La sua tesi – come è scritto nell’articolo – trova estimatori all’interno della società (gm)

    2. Leggo commenti da parte di tifosi convinti che il City Group venga qui a spendere senza limiti portando calciatori in quantità come fece Zamparini. Ci resteranno male in molti quando vedranno che questi gruppi stanno molto attenti al badget ancora più di Mirri fatte le debite proporzioni

  4. La notizia è che il Palermo è stato ceduto da mesi. Mirri è stato bravo e anche fortunato, consegna alla nuova proprietà e si tifosi il Palermo in B. Con terreno pronto per il.nuovo centro sportivo, un settore giovanile strutturato, insomma un piatto ricco . Cosa rara per i disastri cui siamo abituati nella nostra disastrata città. Spero sia stato esaustivo.

  5. Non si discutono i meriti di Mirri con la incredibile fortuna di ritrovarci in B.
    Qui il discorso è se sia giusta la scelta della vendita a questo gruppo che assegna al Palermo un ruolo satellite e che esclude di fatto l’autore del miracolo Baldini, secondo quanto ha espresso.
    Ma staremo a vedere e le decisioni non son certo nostre, noi possiamo solo commentare ed ognuno secondo le proprie opinioni i propri timori e ottimismi.

  6. L’acquisizione da parte del city group è un’ottima notizia a livello finanziario poichè dona stabilità economica al club e fa si che asset fondamentali come il centro sportivo e la ristrutturazione dello stadio renzo barbera diventino realtà , riguardo la parte sportiva seguiranno quanto fatto in Spagna con il Girona ed in Francia con il Troyes, società di medio livello che hanno come obiettivo a lungo termine di giocare nella massima categoria nazionale e far crescere i talenti del Manchester City.

  7. la coppia Zamuner-Maresca per me è imbarazzante,faremo un passo indietro,se proprio devi sostituire Castagnini e Baldini devi prendere gente esperta come Walter Sabatini

  8. Intanto si continua a vivere, anche io avrei preferito una società acquirente autonoma, ma non si sa mai i casi della vita.

  9. Io metterei la firma per rimanere in serie A anni con campionati di medio alta classifica anche se questo dovesse comportare di essere satellite del City. Lei direttore, se fosse Mirri a chi cederebbe? Sono curioso di sapere come la pensa. Saluti a tutti e FORZA PALERMO

    1. Al secondo anno di media classifica in serie A, stile Bologna per capirci, avremmo una media di 1.000 spettatori a partita

  10. Non ci trovo nulla di strano chi compra ha il diritto sacrosanto di fare scelte sue, a me dispiace se Baldini dovesse andare via, ma chi compra fa le sue valutazioni e agisce di conseguenza

  11. nessuna delle squadre satellite del City Group è lontanamente paragonabile al Palermo come bacino di tifosi nel mondo, importanza e tradizioni. Quindi non vedo perché dovremmo basarci su quanto abbiamo visto fin’ora accadere alle altre ed immaginare un futuro senza acuti o emozioni . Champions a parte il Palermo potrebbe essere strutturato per competere ai massimi livelli. Non ci sono controindicazioni a creare una squadra TOP. Più sarà forte il Palermo e più l’investimento sarà remunerativo

  12. Un grande riconoscimento al Mister e all’attuale dirigenza per quanto fatto, ma forse questo progetto si è esaurito con la promozione in B lasciando il passo a nuovi interpreti: distruzione creatrice. Sarei contento se restasse l’attuale assetto che meriterebbe conferme ma credo sia nella logica di chi subentra formulare il proprio asset organizzativo…parliamo cmq di gente capace ed esperta. Stiamo a vedere quando tutto sarà nero su bianco

  13. Se non mi è sfuggita qualche notizia, le quote Hera Hora (proprietaria al 100% del Palermo FC) sono (interamente) tuttora sotto sequestro conservativo, richiesto e ottenuto dall’ex socio Di Piazza, sino alla concorrenza di Euro 2.300mila, valore attribuito dal Giudice al 40% delle quote. Su tale valore però Di Piazza detto Toni, ha presentato ricorso (ancora sub iudice) , ritenendolo evidentemente inadeguato. E’ giusto?

  14. Ce ne dobbiamo fare una ragione. Lo stile di Mirri è questo: trattative fatte con discrezione e interventi pubblici con il contagocce. Finora ha avuto ragione, quindi attendiamo le notizie ufficiali.

  15. Io metterei la firma per rimanere in serie A anni con campionati di medio alta classifica anche se questo dovesse comportare di essere satellite del City. Lei direttore, se fosse Mirri a chi cederebbe il Palermo? Saluti a tutti e FORZA PALERMO

  16. Ecco che escono le notizie: Soleri già riscattato dal Padova e Baldini che precisa che resterà comunque (a prescindere evidentemente da Castagnini) perché ha un contratto automaticamente rinnovato. Mi sa che Mirri, come al solito senza far troppo rumore, sta facendo già i passi per il prossimo anno, e secondo me ne arriveranno altri. Evidentemente concordati con la proprietà che verrà che evidentemente gli riconoscerà ruolo dirigenziale.

  17. Un giornalista attendibile come il palermitano d’esportazione Tancredi Palmeri mezz’ora fa ha tuittato che l’accordo è stato raggiunto e le carte sono state firmate.

  18. Magari venissero gli Arabi!
    Sarebbe la vera svolta!
    Invece Pallotta sarebbe una iattura per il Palermo.
    A quel punto meglio che restasse solo Mirri.
    I romanisti hanno messo più volte in guardia da Pallotta.
    Detto ciò, rimane il problema segnalato da Jguitar: c’è o non c’è ancora il sequestro conservativo delle quote di Hera Hora e il ricorso di Tony di Piazza? E di Piazza chiederà di più dato che il valore del Palermo è aumentato dopo la promozione?
    E poi come è finita la questione Daniele Mirri-Dario Mirri?

  19. A chi scrive che preferisce una proprietà singola vorrei dire che molte proprietà singola hanno fatto finire male le loro società con fallimenti anche in breve tempo. Ormai ben pochi si possono permettere certi costi . Sarebbe stato meglio Pallotta presidente molto odiato a Roma che ha portato risultati non esaltanti a parte la semifinale di Champions , nessun trofeo nessuno stadio , molti calciatori ceduti . Magari Ferrero pure sarebbe stato meglio ma per favore.
    Entrare in un grande gruppo è un onore e Palermo risponderà con l’ entusiasmo e tanti tifosi che faranno capire da subito che siamo diversi dalle altre società satelliti . Resto fiducioso ma non concordo su alcuni profili dirigenziali non di alto livello che vogliono inserire.

  20. siamo pronti a vedere, per esempio, il nostro stadio ribattezzato Etihad Arena o qualcosa di simile? E tanti saluti al papà di tutti Renzo Barbera. Perchè questi che stanno arrivando questo tipo di cose fanno. Ti tolgono l’anima in cambio dei successi. Basta saperlo.

  21. Secondo Criscitiello “Palermo venduto ai proprietari del Manchester City. Mirri vende l’80% delle quote a 10 mln più 2 di bonus. Si tiene il 20% delle quote (illiquidabile) e resta Presidente del club”.

  22. Volevo solo comunicare a Guido Monastra che qualsiasi cosa accadrà sono Felice per il Palermo e per Palermo, la mia città! La nostra città!

  23. Al terzo anno 500, al quarto 100, al quinto 10. Quindi, o puntiamo alla coppa dei campioni e la vinciamo , puntando poi all’intercontinentale, vincendo anche quella naturalmente, o chiudiamo bottega e torniamo a tifare Juventus, Milan e Inter. È così se vi pare . E il Palermo? Torniamo in D .

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