Parla Guido Angelozzi. Il direttore sportivo del Frosinone intervenuto nella conferenza stampa di presentazione del neo allenatore Fabio grosso, ha spiegato i motivi che hanno portato l’ex rosanero sulla panchina gialloblu.
“Grosso lo conosco da tanto tempo – afferma – Ebbi la fortuna di averlo accompagnato nel calcio importante, poi lui dopo la grande carriera da calciatore ha iniziato un percorso da tecnico con la Juve Primavera. E debbo dire che ai tempi del Sassuolo ci fu anche un momento in cui pensai di portarlo sulla panchina della squadra emiliana ma qualcuno mi disse di aspettare, più che altro per l’età del ragazzo. Ho continuato a seguirlo a lungo. Quando se ne è prospettata la possibilità, sono andato subito diretto su di lui”.
“L’ho chiamato – racconta – e gli ho chiesto: ti piacerebbe venire ad allenare il Frosinone? Lui mi risponde senza esitazione: sto partendo. E aggiunse: dopo la partita col Lecce aveva confidato ad un amico “mi piacerebbe allenare il Frosinone”. Così è nata la scelta di allenare il Frosinone ma anche perché conosco il suo modo di lavorare da allenatore e so cosa può dare. Ma una volta che bisognava cambiare il tecnico, ritorno con la mente alle parole dette alla mia presentazione: dissi che volevo portare un cambiamento di mentalità all’interno, di avere un gioco propositivo”.
“Contratto – prosegue -? Lo abbiamo stipulato in maniera talmente veloce che nemmeno abbiamo pensato ai dettagli. Fabio è venuto con entusiasmo, ci ha detto: lavoriamo. Conosceva il presidente Stirpe per averlo incontrato tempo addietro e ha ribadito che la scadenza contrattuale non sarebbe stata un problema. La nostra idea comune è cercare di iniziare un percorso insieme”.
Ecco le parole di Grosso: “Sono contentissimo e per questo ringrazio Presidente e Direttore. Il Frosinone è una piazza importante, una Società seria. E ha tantissime caratteristiche che ho sempre desiderato di trovare in un Club in cui sono andato ad allenare. Mi auguro di fare un bel lavoro insieme a tutto il resto della squadra”.
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