GdS – “Palermo, ora devi osare”. Accardi titolare e il testimone Soligo

“Devi osare”. Questo il titolo e allo stesso tempo l’esortazione con cui il Giornale di Sicilia introduce i temi della partita fra Venezia e Palermo: un altro match cruciale, un’altra “finale” da giocare in emergenza e in cui servirà una grande prova di collettivo per sopperire all’assenza di Coronado. Ma molto ci si aspetta soprattutto da La Gumina e Accardi, quest’ultimo titolare per la prima volta in stagione in un match diverso dagli altri.

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Finora era sempre entrato dalla panchina, ma ora le assenze di Bellusci e dei polacchi Dawidowicz e Szyminski (non ancora ristabiliti) danno una possibilità dal primo minuto anche al difensore palermitano, che finora era sempre subentrato a giocatori di maggiore esperienza. Un Accardi titolare non si vedeva da quasi 12 anni, dai tempi del cugino Pietro, ora direttore sportivo dell’Empoli delle meraviglie.

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Secondo Carlo Brandaleone, la presenza di due palermitani in campo (prodotti delle giovanili freschi di rinnovo) può essere una spinta in più nel match del Penzo, dove il Palermo incontra in fantasmi del passato. “Nessuno venga a dire che sarà una partita normale. Forse nemmeno Zamparini avrebbe pensato di giocarsi la Serie proprio al Penzo. E il testimone più attendibile di questa partita è propio Evans Soligo, tuttora capitano non giocatore del Venezia. Sedici anni fa nel pulmino che portò i calciatori del Venezia nel ritiro del Palermo c’era anche lui”.

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Molti a Venezia considerarono il travaso un vero e proprio sfregio e i sentimenti sono difficili da cancellare. Ma la gara di oggi vale soprattutto per le ambizioni di promozione del Palermo e i rosa la giocheranno senza Coronado: “Bisognerà attaccante senza attaccanti, senza i due migliori realizzatori stagionali. La Gumina non sta facendo rimpiangere il macedone, mentre non si vede davvero chi può sostituire il brasiliano. Gnahoré gli si avvicina, ma non è la stessa cosa. Dovranno essere tutti i rosa a dare qualcoasa in più”.

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