GdS – “Palermo, che spreco”. Tedino colpito da un oggetto

“Che beffa, che rabbia, che spreco”. Esordisce così la pagina sportiva del Giornale di Sicilia, che dedica ampio spazio al racconto e all’analisi di Novara – Palermo: un pari (2-2) dal sapore beffardo, tra errori, occasioni sciupate e un episodio quello di Tedino che potrebbe lasciare strascichi polemici.

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Il colpo ricevuto (accusa rilanciata poi nel post partita da Carlo Marchetto) sarebbe dovuto a un oggetto tirato dalle tribune, che poi però non è stato ritrovato: situazione molto confusa che genera un battibecco tra Rispoli, Nestorovski e gli spettatori, con il presidente del Novara che rigetta le accusa ai supporters, mentre Tedino (ripresosi dalla botta negli spogliatoi) ha lasciato il Piola con l’orecchio visibilmente arrossato e l’amarezza dipinta sul volto.

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Amarezza per il colpo subito, amarezza anche per un match in cui il Palermo aveva costruito un’altra potenziale vittoria con la reazione di inizio ripresa ma si è fatto raggiungere in superiorità numerica con un colpo di testa di Sciaudone, mentre i tifosi rosa erano già pronti ad esultare per un successo che li avrebbe riportati a-1 dal Frosinone, mentre il Novara sembrava ormai nel pallone e “schiumava di rabbia senza più un filo logico”.

TEDINO COLPITO ALLA TESTA

L’analisi di Carlo Brandaleone è franca: “Il Palermo ha concesso un tempo al Novara, più rapido e grintoso; poi nell’intervallo Tedino ha trovato di nuovo la pozione miracolosa e nel giro di pochi minuti tutto è cambiato. Con gli agnellini diventati leoni ed entrambe le reti ispirate da Coronado che ci ha riportato indietro di 30 anni con la bicicletta di Chimenti. Ma partita finisce quando arbitro fischia, diceva Boskov. Innegabile che il Palermo ha lasciato per strada due punti preziosi”.

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