Inter – Shakhtar 0 – 0, LE PAGELLE: nerazzurri a secco, Barella predica nel deserto
L’Inter non va oltre lo 0-0 contro lo Shakhtar e dice addio all’Europa (ultima nel girone di Champions). La squadra nerazzurra crea tanto, ma gli ucraini difendono con ordine e attendono il momento buono per ripartire: diverse occasioni (quasi tutte per Lautaro), ma il gol non arriva. Nella ripresa l’assedio nerazzurro prosegue, ma Trubin si oppone con un paio di interventi; l’Inter finisce per sbilanciarsi in avanti e andare in confusione mentre il tempo scorre inesorabile. Conte le prova tutte, inserisce anche Eriksen, ma è a dir poco curioso che Sanchez e Lukaku si pestino i piedi fra loro nel finale di partita. Ultimo assalto sterile. L’Inter è fuori.
INTER: Handanovic 6; Skriniar 6,5, De Vrij 6,5, Bastoni 6 (dal 40′ s.t. D’Ambrosio s.v.); Hakimi 5,5 (dal 40′ s.t. Darmian s.v.), Gagliardini 5,5 (dal 30′ s.t. Sanchez 5,5), Brozovic 6, Barella 7, Young 5 (dal 23′ s.t. Perisic 5); Lautaro 6 (dal 40′ s.t. Eriksen 6), Lukaku 5,5.
SHAKHTAR DONETSK: Trubin 7; Dodô 6, Bondar 5,5, Vitao 5,5 (dal 36′ p.t. Khocholava 6), Matvienko 5,5; Stepanenko 5,5, Kovalenko 5,5; Tetê 6 (dal 20′ s.t. Solomon 6), Taison 6 (dal 41′ s.t. Dentinho s.v.), Maycon 5,5; Marlos 5 (dal 19′ s.t. Alan Patrick 6).
I MIGLIORI
Barella: Di fatto è ovunque (o quasi). Dal primo all’ultimo minuto è il collante della squadra e cerca costantemente l’inserimento in attacco. Non è una novità, ma predica nel deserto.
Trubin: Bravo e fortunato il giovane gigante dello Shakhtar. Bravo perché la grande parata ad inizio ripresa é tutta farina del sacco; fortunato perché più volte si salva in modo rocambolesco (vedi traversa di Lautaro e gol mancato da Sanchez). Nel finale invece risponde presente e interviene con coraggio.
I PEGGIORI
Young: Prestazione tutt’altro che eccelsa e “condita” anche da errori banali (che potevano costare molto caro all’Inter). Quando c’è da giocarsi il tutto per tutto inserendo Perisic, Conte ha pochi dubbi su chi togliere. Peccato che…
Perisic: …peccato che l’ingresso in campo di Perisic non apporti nulla. Pronti via, un cross in bocca al portiere per poi “trascinarsi” per il campo senza fare niente che sia degno di nota.
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