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La lettera di Dragotto: “Io penso che… Palermo città (in)felicissima”

L’imprenditore palermitano, Tommaso Dragotto, ha pubblicato una lettera aperta su una pagina pubblicitaria Giornale di Sicilia nella quale spiega le motivazioni del suo ritiro nella corsa al Palermo calcio, dicendosi comunque disponibile a dare una mano (anche economicamente) per far tornare il Palermo nel calcio che conta.

PALERMO, COME FARE UNA SERIE D “A COSTO ZERO”

Ecco il testo della lettera:


“Cari concittadini palermitani,

durante quest’ultimo mese ho ricevuto numerosi attestati di generosità e simpatia da parte vostra nell’indicarmi come acquirente del titolo del Palermo calcio. Siete a conoscenza delle perplessità del sindaco Orlando, riguardanti le proposte di alcune associazioni disposte ad acquistare il titolo del Palermo calcio, che hanno quasi inibito la presenza di proprietari e di altre associazioni sportive di Serie B e di Serie A.

Tutti voi conoscete bene la considerazione che ho più volte espresso nei confronti dell’attuale amministrazione comunale sotto il “governatore Orlando” su temi quali: immondizia, strisce pedonali, colonnine elettriche, ambiente, car sharing e molto altro.

Per non danneggiare il gruppo facente capo alla mia persona e non ostacolare il gruppo facente capo a Mirri, ho preferito non candidare la mia cordata escludendo così dal bando la mia presenza al fine di agevolare la vittoria di chi parteciperà al bando proposto dal Comune di Palermo.

Mi sono sempre dichiarato molto orgoglioso di essere Siciliano e soprattutto Palermitano. Desidero quindi, in questa occasione, confermare la mia disponibilità a dare qualsiasi contributo, sia tecnico che finanziario, affinchè la squadra del Palermo ritorni, non in Serie B, MA IN SERIE A così come la città richiede e MERITA.

Con l’occasione invito tutti i miei concittadini palermitani a fornire un contributo utile e necessario alla rinascita della squadra del Palermo calcio, simbolo della nostra amata città in tutta Italia, con la vostra indispensabile partecipazione e presenza in occasione delle future partite della squadra di calcio allo stadio.

Tommaso Dragotto”.

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17 thoughts on “La lettera di Dragotto: “Io penso che… Palermo città (in)felicissima”

  1. Benissimo, complimenti al sig. Dragotto, che si ritira in buon ordine, sapendo che non rientra nelle grazie politiche di Orlando, ormai hanno capito tutti che e’ un bando pilotato verso il ” povero Mirri” che ha perso tanti soldini!! Una vergogna, scandalosa vergogna!!!!

  2. Mettendo da parte Mirri la cosa che mi perplime di più è la continuità del passato con Sagramola, pur essendo stato un buon dirigente…

  3. io sono fiducioso , Orlando sta agendo in modo corretto e lo dimostra il fatto che Ferrero appoggiato dai Micciché si è ritirato

  4. per me rimane una questione di etica e di principio. se dobbiamo star lontani dalle “furfanterie” non si può fare un bando ad personam. se così fosse gia l’inizio sarebbe sulla falsa riga del passato.
    se i cinesi o altri avessero i requisiti e più disponibilità con quale scusa estrometterli? spero di sbagliare ma un ex dc ragiona sempre allo stesso modo 🙁

  5. Il Palermo non ha bisogno di megalomani. Se il signor Dragotto ha le risorse per partecipare al bando, lo faccia, altrimenti ci risparmi i sermoni.

  6. io non andro’ piu’ se vince Sagramola perche’ il panellaro dello stadio era amico suo e di Zamparini, e se vincono i cinesi perche0 il sushi non mi piace ma a Zamparini si, e se vincono gli americani perche’ Trump a Zamparini piace molto…

  7. Fuoritutti, di vergognoso e passibile di querela è il suo messaggio. Ma come si permette a dire che è un bando pilotato? È un bando trasparente e ineccepibile. Mi auguro che il comune o Mirri querelino chi si permette di gettare sospetti infondati e destinino il risarcimento danni incassato al Palermo

  8. Dragotto si appella ai palermitani dall’alto di percentuali da prefisso telefonico ottenute alle amministrative? Ah ah ah ah ah

  9. Bando è perfetto e rende felici i tifosi per l’obbligo di azionariato popolare e controllo dei tifosi sulla società. Benissimo anche divieto di condanne. Vogliamo gente pulita e onesta!

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