Lippi: “Scudetto a tavolino? Il calcio non uscirebbe più dal tribunale”

Il commissario tecnico della Nazionale Campione del Mondo nel 2006, Marcello Lippi, è stato intervistato per La Gazzetta dello Sport e ha parlato di una possibile ripresa e delle conseguenze di una eventuale fine della stagione anticipata.

“Che cosa accadrebbe con un’assegnazione straordinaria? Tra reclami, ricorsi, avvocati, tribunali… non ne usciremmo più – afferma – . Si potrà riprendere a giocare Soltanto quando saremo a contagi zero. Non importa se a porte aperte o chiuse: non è questo il problema. Il problema è che impossibile non succeda qualcosa se una squadra, una cinquantina di persone in tutto, viaggia e incontra camerieri, cuochi, autisti… Solo quando questa guerra sarà vinta dovremo ripartire. E dalla 26a giornata”.

Niente playoff o altre formule, per carità – continua – . Dodici giornate. Non è giusto che chi ha fatto sei mesi eccezionali debba giocarsi tutto in due partite, e lo stesso per chi sta lottando per la retrocessione. Campionato e coppe: non si comincia la nuova stagione prima di aver finito questa. La prossima partirà più tardi, avrà qualche turno infrasettimanale. Non importa. E non è soltanto questione di campo…”.

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