Palermo, Corini e i tifosi sempre più lontani: e le parole non aiutano

FOTO PEPE PUGLIA

Eugenio Corini e il popolo rosanero non sono mai stati così lontani. La frattura tra il tecnico e la tifoseria appare ormai insanabile, sembra passata un’era da quando lo scorso agosto si teneva la presentazione della squadra all’ippodromo. Tanto entusiasmo e appoggio incondizionato all’allenatore, tutto dilapidato nel giro di qualche mese. Oggi, invece, è aperta contestazione ed è proprio Corini il principale bersaglio delle critiche più aspre. Il clima è ‘tossico’ e non si vede la via d’uscita, se non con un cambio di guida tecnica: è questo, in sintesi, il pensiero di gran parte dei supporter rosa.

Corini ‘resiste’, come De Zerbi a suo tempo

Corini sta ‘resistendo’ alla contestazione a modo suo. Va avanti, nonostante le critiche, non pensa alle dimissioni ma solo al lavoro e alla partita successiva. Il suo caso ricorda quello di Roberto De Zerbi sulla panchina del Palermo, anche se si confrontano periodi storici e ambientali completamente diversi.

L’attuale allenatore del Brighton arriva in rosa nel settembre 2016, dopo aver dato spettacolo col Foggia in Serie C e pronto alla prima esperienza in A. Prova subito a imporre il ‘suo’ calcio – che negli anni successivi l’avrebbe reso uno dei migliori – ma la squadra non è all’altezza e i risultati sono pessimi.

Nelle prime cinque gare sotto la guida di De Zerbi, il Palermo vince una sola volta, perde due gare, pareggiandone altrettante. Poi è un tracollo verticale: in campionato arrivano sette sconfitte consecutive, i tifosi contestano ma Maurizio Zamparini ‘stranamente’ (per il suo modus operandi) non lo esonera.

Il provvedimento drastico arriva dopo la sconfitta casalinga in Coppa Italia contro lo Spezia. De Zerbi viene esonerato e Zamparini sceglie al suo posto proprio Eugenio Corini. Il patron rosanero, negli anni successivi, spiegherà di averci visto lungo con De Zerbi e di non averlo voluto esonerare prima in quella stagione per la grande considerazione che ne aveva. A posteriori, un’altra intuizione geniale del patron ma a quel tempo la squadra deragliava, serviva una scossa anche se a fine stagione sarebbe retrocessa comunque.

Casi simili, quelli di Corini e De Zerbi, che però hanno una grande differenza. Il principale bersaglio della contestazione nel 2016 era Maurizio Zamparini, già da qualche anno (i primi malumori dopo la finale di Coppa Italia persa). I tifosi fischiavano allo stadio, vero, ma non si sentivano mai cori diretti contro l’allenatore, come invece è capitato con Corini. Zamparini, nel bene e nel male, faceva da scudo, era l’unico riferimento di tutte le critiche e in qualche modo proteggeva squadra e staff tecnico.

Corini e la comunicazione che non aiuta

Corini, per precisa scelta di City Group, è invece l’unico interlocutore settimanale con la stampa (quindi con i tifosi). Il tecnico, con coraggio e onestà intellettuale, non si è mai tirato indietro e soprattutto in questa stagione ha espresso le sue idee con verve. Ha protetto la squadra nei momenti difficili – sciorinando i dati, che a suo dire premiavano lo sforzo dei rosa a discapito di un risultato non positivo – , non ha puntato il dito contro i singoli (nonostante la palese involuzione di diversi giocatori) e ultimamente ha cercato di vedere qualcosa di positivo anche dietro i passi falsi: emblematiche le frasi “dobbiamo dare continuità al pareggio di Terni” e dopo il k.o. col Catanzaro “abbiamo fatto una gara gagliarda e intensa“. Inevitabile, quindi, che Corini sia diventato il principale bersaglio delle critiche: il front-man è lui e la comunicazione non ha aiutato.

Il modus operandi del City Group è ormai chiaro anche a Palermo. La proprietà non ‘parla’, se non in sporadiche occasioni, l’interlocutore con la stampa è l’allenatore. Il modello è chiaramente d’ispirazione inglese e si rifà al concetto “actions speak louder than words”, che in italiano si può rendere con una frase del tipo “i fatti sono più importanti delle parole”. CFG lavora in silenzio, è questo il concetto che dovrebbe passare.

La (non) comunicazione di City Group

Nel modello inglese il tecnico è una figura centrale del progetto, fa da manager, è difficile vedere in Inghilterra una conferenza stampa dei direttori sportivi o un intervento del presidente. Basta guardare in casa Manchester City: Pep Guardiola è l’unico responsabile della comunicazione, anche quando il club attraversa un momento difficile a causa di una possibile maxi penalizzazione. City Group vuole imporre questo metodo anche nelle altre società della galassia ma in Italia si tratta di un cambio culturale al quale i tifosi, principali fruitori del prodotto calcio, stanno facendo fatica ad abituarsi.

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59 thoughts on “Palermo, Corini e i tifosi sempre più lontani: e le parole non aiutano

  1. Questa cosa mi ridere! Non voglio entrare nel merito delle singole circostanze che vengono narrate nell’articolo. Ne cito però una sola: Zamparini non è che ci aveva visto lungo..era che nel contratto di De Zerbi c’era una clausola antiesonero che lui controvoglia ha cercato di onorare ma non ce l’ha fatta (sennò lo avrebbe esonerato ben prima). Ma la cosa che mi fa veramente ridere è che il Sig. Baldini non si sentiva al centro del progetto. Ma come? Avrebbe fatto la star a Palermo, poteva usare tutte le metodologie che voleva lui, dire quello che voleva ( e ne sparava…). Erano balle. Se n’è andato perché non aveva le capacità (e la voglia) per reggere l’urto. neanche a Catania è voluto andare. Non è buono per nessuna squadra, altro che CG. Non so perché, ma sono convinto che con lui avremmo fatto più strada. Era pazzo ma non era stupido. E di Calcio (vero) ne sa assai.

  2. Cosa c’entra il paragone De Zerbi? Qua stiamo assistendo ad un scempio da un anno e mezzo, non si gioca una buona partita da Bari – Palermo (prima partita di Corini in cui lasció tutto per come lo aveva trovato)

  3. La verità è che non so se sia più penoso vedere giocare il Palermo o sentire i discorsi di corini in conferenza stampa, prima e dopo le partite….

  4. Fabio, se Baldini rassegna le dimissioni con Castagnini non lo ha fatto per paura di fallire, lui ama Palermo ed è amato da Palermo. Evidentemente doveva sottostare a qualche direttiva ,fare lo yes man alla Corini, c’era qualcosa che noi tifosi non sappiamo e non sapremo mai. Nessuno rinuncia ad un contratto di centinaia di migliaia di euro senza almeno tentare di giocarsi le carte. E nemmeno avrebbe comprato casa a Palermo. Stiamo parlando di un grande uomo oltre che di un grandissimo allenatore, uno che faceva giocare solo chi meritava di giocare e che sapeva il fatto suo su come impostare il gioco in base ai giocatori che aveva e che ha saputo infine valorizzare.
    Tutto il contrario dello scempio che stiamo vivendo adesso con uno pseudo allenatore senza competenze, senza dignità e senza palle.

    1. Può essere per carità… non discuto. Rispetto la tua opinione ma non sono sicurissimo. Ci sono tante cose che non sapremo mai. Io sono delusissimo da Corini ma permettimi di dirti che va bene la mancanza di coraggio e le competenze ma la dignità non c’entra niente. Non siamo così “cattivi” se possiamo.

  5. a me il fatto che parli Corini non dà alcun fastidio…mi disturba solo quello che dice : partita Gagliarda? Abbiamo dato fastidio al Catanzaro? IL problema è il contenuto delirante delle dichiarazioni…non la persona che parla …

  6. e cmq il problema principale, oltre alle parole, sono i fatti. Allenatore inadeguato che in 55 partite non ha saputo dare un minimo di gioco alla squadra….zero assoluto Kelvin

      1. il dubbio che la squadra non sia forte viene solo a te che non capisci niente di calcio. ma tu continua a negare l’evidenza, tanto ti conosciamo

      2. il dubbio che Di Francesco, Stulac, Insigne, Lucioni, Ceccaroni, Di Mariano, Brunori, Henderson siano più scarsi dei calciatori di Cittadella e Catanzaro (per citare due squadre che hanno “passeggiato” a Palermo di recente, ma potremmo dire lo stesso per il Lecco o per altre) non mi viene proprio…ma proprio per niente

      3. Il dubbietto che poi è ovvietà e cioe che i giocatori li hanno scelti Rinaudo e company sotto indicazioni di Corini non ti viene?…Quando scrivi aggravi solo la posizione del mister…la tua tesi cevellotica è chiara…la colpa non è di Corini ma addirittura di C.G. che ha speso una barca di soldi per accontentarlo, anche nella sua follia di non voler un terzino destro tanto lui ha Mateju, quindi che se ne fa di un vero terzino?…A parte il caso Prati che ha scelto lui di non venire a palermo per essere allenato da un certo signor Ranieri maestro di calcio, i vari: Di Francesco, Stulac, Insigne, Lucioni, Ceccaroni, Di Mariano,Valente, Brunori, Henderson, Vasic, Segre, Coulibali, Mancuso, Soleri, sono scarsi? tutte pippe?..o al contrario prima di assorbire i non concetti calcistici di Corini all’inizio davano segnali e poi via via che i dettami tecnici li hanno infettati si sono spenti e anche rotti a raffica???…Non ti viene questo dubbio?…No assolutamente, siamo tutti stupidi a parte te, non capiamo, guardiamo le partite e continuiamo a essere scemi..l’unico che ci capisce sei tu, e quella pletora di addetti ai lavori che si accontentavano del non gioco, tanto si vince…e invece il non gioco come un maledetto corona virus ha pian piano ammalato la squadra, che ha fatto perdere ai singoli le proprie certezze e poi si è diffusa all’intero corpo squadra…il risultato per adesso è 8 posto con prospettive agghiaccianti…hai ragione tu C.G. no va e Corini è un genio come quando giocava!!!…La colpa di C.G. esiste nella sua ostinata ed inglese filosofia di gestione che da noi non è ammessa, perchè ci appare incomprensibile…
        PS: Corini essendo stato un gran bel giocatore i giocatori bravi li sa scegliere, poi li mette in campo e li rovina…è semplice non è ancora e forse non lo sarà mai un allenatore…A lecce lo hanno cacciato via per questo…A brescia ha avuto un gran culo giocando da schifo..ma il culo nel calcio non sempre aiuta..prima o poi si esaurisce e il non gioco prende il sopravvento, ricordiamocelo tutti..!!!

        1. Un ultima cosa: chi pensa che mateju sia scarso si sbaglia di grosso, è un buon centrale di destra per una difesa a 4…mettilo braccetto o addirittura terzino destro e vedi che combina…stesso discorso vale per Gomes, all’inizio era dinamico e recupera palloni ora non sta capendo più una mazza anche lui… al centro, mezzala, esterno…si confonderebbe anche Maradona, figuriamoci quel povero ragazzo…quindi finiamola anche di prendercela con i giocatori..il manico non funziona…e che ci vuole a capirlo???

  7. Non voglio sparare pure io su Corini, anche perchè ci stanno pensando tifosi e stampa, dico soltanto e lo ripeto dallo scorso campionato che non ha mai dato un gioco alla squadra.
    Mi fà più preoccupare l’atteggiamento della proprietà, partita dopo partita cosa si aspetta a dare una chiara risposta a tutto l’ambiente!?
    Hanno dato fiducia a tutto il girone di andata, non sarà già troppo tardi raddrizzare un campionato che volge con questi ultimi numeri, ad una media da retrocessione!?

  8. Bisogna saper leggere i numeri. 7 partite da promozione e 7 partite da retrocessione? Ora è il momento di 7 pareggi, iniziando a Parma.
    La Cabala ci dice che questa squadra segue cicli di 7 partite. Prevedo 7 punti nelle prossime 7 gare.

    1. E certo, perchè qui studiamo la Tōrāh o meglio la più esaustiva Tanakh..Mica siamo una società calcistica, ma una associazione di mistici di abramitica derivazione…:):)

        1. Alla logica visto che di lavoro faccio il matematico ed anche più semplicemente al buon senso..in ogni caso era una battuta…pace fratello!!!:):)

  9. Il modus operandi del City Group è ormai chiaro […] “i fatti sono più importanti delle parole”
    a me pare l’esatto contrario

    1. in quella frase non è compreso il tempo in cui i fatti dati per scontati e positivi, prenderanno il posto delle parole qualunque esse siano

  10. Il paragone con De Zerbi non regge proprio. Corini è a Palermo da molto più tempo, e in un anno e quattro mesi non è riuscito a dare un gioco ad una squadra costruita secondo i suoi principi.
    Lo dimostra il fatto che si trovano enormi difficoltà in casa a creare azioni, mentre è più facile “gestire” le trasferte giocando di rimessa.
    Lo dimostra il fatto che contro le squadre più deboli generalmente non riusciamo ad essere superiori, vedasi i risultati ottenuti contro le ultime l’anno scorso e quest’anno, il che secondo me attesta anche l’incapacità di dare motivazioni.
    Lo dimostra il fatto che alcuni giocatori che l’anno precedente hanno ottenuto risultati lusinghieri arrivati a Palermo siano “spariti” (Stulac, Saric, Insigne, Di Francesco, lui addirittura in serie A la settimana prima…).
    Lo dimostra il fatto che mai, in due campionati, si è visto un Palermo “uguale” fra primo e secondo tempo. Con Corini si gioca solo un tempo o frazioni, magari – come venerdì – spinti dalla disperazione perché sotto nel punteggio o semplicemente perché l’avversario arretra.
    Questa non è programmazione, non è progetto. E’ progetto il centro sportivo di Torretta, ma non questo aborto sportivo. E’ stupidità nel non rendersi conto che si stanno perdendo tempo e soldi inutilmente, è mancanza di passione, è errata valutazione. Da cui stupidamente non si vuole tornare indietro perché il “progetto” dice così. Punto e basta.
    Ed è paradossale che si passi da uno Zamparini che progetti proprio non ne ha mai avuti ad una proprietà che è talmente legata al proprio progetto da correre il rischio di tornare in C. Perchè per me questo rischio c’è, eccome.

  11. Il tifoso contesta Corini e La Società conferma Corini e allora il tifoso contesta di nuovo Corini e allora La Società conferma di nuovo Corini. Una serie infinita, un ballo di Peppe senza fine, ‘un passo avanti, un passo indietro e poi la mossa si farà’. Fantozzi era un grande, ma il suo insegnamento è andato perduto. La Mega Ditta e la Struttura Piramidale, i vari Catellani e i vari megadirettori. E andando anche più in alto i Grand Uff FIG di Mign, P di M, non rappresentano il Vertice. Al Vertice c’è Balabam, che nessuno ha mai visto e che potrebbe essere un’entità astratta.

    1. Bravo per i riferimenti cinematografici. Però non citare più i registi. Ieri hai confuso Scorsese con Spielberg. Due in pagella come a Corini, Gomes e Mateju.

      1. 2? Mi accontento. I voti su u cinematografo li dai tu, ah? Arrivò u cinema ‘n Pallavicino?  GIGIniè da venerdì sera stai a 250/300 circa e ancora non ti basta? ‘E’ la cosa più orribile, che io abbia mai visto’ Blob, u film, data e regista (u riaigiasta) da verificare.

        1. Cinefilo-cinofilo? Grande, che battuta! Ma è farina del tuo sacco o l’hai copiata dal Maestro Atta Attasson? A proposito, so che mi cercava, che parlava di me. Chissà che vuole. Complimenti ancora GIGIniellu. Idk ovviamente, incapace totale, ovvio, ovviamente TNmmm.

  12. Io continuo ad augurarmi che Corini possa andare via , ma solo ad un patto e condizione , che al suo posto arrivi TUDOR! L’unico in grado di cambiare la situazione ma soprattutto di cambiare l testa ai giocatori. Ribadisco tutti gli altri nomi mi sembrano follie da pazzi. Quando sento dire Iachini mi sembra di ritornare a 15/20 anni fa , inorridisco a pensare a Giampaolo un altro Corini ! Bravo educato signorile ma calcisticamente inesistente e purtroppo per lui plurifallito .Nicola tanto fumo , si vende bene, soprattutto quando è in panchina ma sostanza poca o niente e poi noi non dobbiamo salvarci. Lo stesso Grr te osso venuto fuori , peraltro come immaginavo visto la presenza di lucioni e insigne non mi sembra essere all’altezza. Palermo non è Frosinone. L’anno scorso il Frosinone aveva la rosa più forte di tutta la B era quasi obbligatorio vincere. Insomma per farla breve uno secondo me adatto se non addirittura perfetto per questa squadra e’ TUDOR che mi ricorda tantissimo il migliore Guidolin e che ancora oggi considero il migliore allenatore della storia degli ultimi 30 anni rosanero. Anzi chiedo alla redazione di stadionews ma TUDOR e’ stato in rosa ai tempi di Guidolin? Perché la somiglianza, calcistica, mi sembra enorme. Saluti a tutti e buona settimana.

  13. A parte la modestia dell’organico, De Zerbi aveva un torto enorme: quello di pretendere di “uscire palla al piede” con giocatori di difesa dai piedi quadrati, a partire dal portiere Posavec per non parlare di Rajkovic, Goldaniga e Rispoli. Perché l’errore più grande che può commettere un allenatore è quello di pretendere di asservire il materiale di cui dispone ai propri immutabili dogmi calcistici e non piuttosto di adattarli a ciò di cui dispone.
    Riguardo al rapporto CFG-Corini, io credo che il ragionamento sia questo: non confermeremo Corini e punteremo l’anno prossimo su un nuovo tecnico. Se lo esoneriamo adesso (insieme a staff e DS) dovremo accontentarci di ciò che passa il convento con il rischio di essere costretti a confermare una “scelta per esclusione” in caso di salvezza o qualificazione ai play-off. Un po’ ciò che è successo con Filippi e con altri in passato. Corini è un eccellente parafulmine, ma gli errori sono anche di altri. Con le liste bloccate e con Lucioni “fisso”, a cosa serve questa pletora di difensori centrali per un posto solo ? Manca un regista perché Stulac dura mezz’ora e Gomes non lo è; loro lo sapevano, altrimenti non avrebbero cercato Prati. Manca un terzino dx capace di “scendere”, perché né Mateju né Buttaro hanno i piedi per farlo; loro lo sapevano, altrimenti non avrebbero cercato Diakitè. Manca un uomo di fantasia lì davanti; hanno preso Vasic, ma Corini lo ha fatto giocare da interno di un centrocampo a 3. Lo schema fisso “lento giro-palla e lancio del portiere o di Lucioni” non può andare se non hai un centravanti-boa. Brunori deve essere servito con la faccia, e non con le spalle, verso la porta. Infine, lo status di “satellite” del CFG finora non ha giovato nella composizione dell’organico: capisco che non vogliano valorizzare giovani per le altre squadre, ma se i giovani “della galassia” da spedire a Palermo sono Gomes, Orihuela e Graves (che occupano slot nelle liste), meglio essere come il Catanzaro che prende Pompetti dall’Inter e Ambrosino dal Napoli o come il Frosinone che prende Soulé dalla Juventus, Brescianini dal Milan e Cheddira dal Napoli. I giocatori che “hanno fame” a Palermo sono ben pochi e quei pochi non giocano mai.

  14. Su tuttomercatoweb con un editoriale Chinnici dichiara e quasi obbliga Corini che deve cambiare subito modulo passando al 3 5 2 perché non può essere così autolesionistico.
    Mi piacerebbe capire questo fenomeno dove ha preso il patentino di allenatore e dove ha già allenato.

    1. A Brescia dove ha vinto la B, per esempio.
      A Palermo, dove, con una squadra penosa, ha perso i play-off negli ultimi secondi del campionato, per esempio.

  15. Con De Zerbi era SERIE A, c’era un bel paracadute (doppio, 25 milioni subito – grazie ad anzianità  + altri 10 in caso di mancata promozione). Una manna, per ricapitalizzare Il Città di Palermo, quindi per Zamparini che s’era ampiamente stufato (anche, o soprattutto, di ‘niesciri picciula’). De Zerbi approfittò dell’occasione, per sperimentare le sue idee, un ricercatore ben pagato anche per una generosa assicurazione contro gli ‘infortuni’. Il seguito, la fine, è nota. Molto differente mi sembra la situazione del CG, a Palermo da neanche due anni, ma che comunque è riuscito a perdere ben 11 milioni (tra questi anche il non trascurabile denaro fresco della Piazza) nel primo esercizio (senza raggiungere i P/O) e chissà quanti di più nel secondo. Se è vero che, al netto dei paracadute (di un Pantalone strafallito), il Palermo FC CG, ha il monte ingaggi più alto della Serie B, dopo il Parma (capolista).

    1. Il caos sarebbe derivante dall’enorme numero di messaggi di tifosi delusi e scemi che non capiscono nulla di calcio?…fammi capire?…in ogni caso la risposta è si, se si comunica in maniera civile e sopratutto non si viene fraintesi…il sito campa anche per i clik ed i commenti da cui questi derivano!!!

  16. Ma in che cosa consiste esattamente l’innovativo metodo inglese al cui avvento noi armali ca cura provinciali dovremmo piegarci in nome della managerialità internazionale e dell’efficienza gestionale? Nel lasciare sulla panchina un allenatore con la testina tanto bollita da augurarsi, inconsciamente, di essere esonerato il più presto possibile? Conscio di avere dimostrato pure a se stesso, oltre che ai tifosi e ai giocatori, di non essere all’altezza della situazione. Oppure nell’evitare di zavorrare al terreno la struttura provvisoria di Torretta perché tanto in quella zona il vento non avrebbe mai soffiato forte come quello della Tempesta Euridice su Londra? O ancora nel concentrare ogni sforzo organizzativo degli ultimi mesi nella selezione del pool di legali che difenderà il Manchester City dai quasi 200 presunti illeciti contestati in materia di fair-play finanziario? Boh… Nessuno nega che il futuro societario del Palermo si profili più solido all’ombra di CityGroup invece che alla mercé di Viperetta Ferrero. E neppure che Mirri (sempre sia lodato…) abbia dimostrato lungimiranza nel cedere la squadra alla multinazionale anglo-araba dello Sceicco Mansour e del direttore galattico Gatto Soriano. Da qui, tuttavia, a doverci sottomettere Viana persino culturalmente al cosiddetto metodo inglese ce ne corre, eccome. Sul tema della salvaguardia di una civiltà indisponibile ad arrendersi alle tradizioni d’Oltremanica, mi ritorna in mente, bella com’era, una battuta del romano Sordi nel film “I due nemici”. Rivolto al britannico Niven l’Albertone nazionale, infatti, sibilava: “I miei antenati costruivano la Cloaca Massima mentre i suoi antenati si dipingevano ancora la faccia di blu”. Ogni riferimento ai bagni del Barbera, oggetto di ripristino solo per quanto concerne le tribune (ma chi va in gradinata o in curva non ha diritto all’igiene?) è puramente casuale. Però, magari attingendo allo stesso spirito dell’attore, noi trogloditi dovremmo far capire alle teste d’uovo della Proprietà che qui alle falde di Montepellegrino, come, del resto, nel resto del mondo non egemonizzato da Albione, capiamo benissimo quando un tecnico, ottusangolo di natura e, ormai, inviso allo spogliatoio, è giunto al capolinea. In più a noi panormosauri viene, giustamente, il sospetto che l’obiettivo della promozione indicato da Galassi, a confronto dei quali persino Sagramola potrebbe essere paragonato a Leonardo, corrisponda a uno specchietto per le allodole. Per quale ragione dovremmo, difatti, pensare positivo vedendo lo Sciagurato Eugenio, scampato non si sa bene per quale miracolo all’esonero prima della pausa di campionato, autoconfermarsi dopo la disastrosa sconfitta contro il Catanzaro? E offrirsi, assieme alle fedelissime negghie assolute Mateju, Gomes e Di Mariano, come vittima sacrificale al Dio Parma nella trasferta di sabato prossimo.
    Noi con l’anello al naso e con la cazzuola in mano sappiano, inoltre, proprio a causa del basso livello intellettuale dei manovali, non solo come si ancora un padiglione in modo da non essere trascinato a mare da qualche raffica ma anche quanto risulti più funzionale per un centro sportivo una palestra in muratura invece che in cartapesta. Al contrario, per quanto riguarda gli aspetti legali, sicuramente i sudditi di Sua Maestà si dimostreranno superiori a noi devoti solo di Santa Rosalia. Perché il Manchester City, grazie all’ingaggio di avvocatoni da un milione di sterline l’ora, uscirà dalla vicenda delle supposte violazioni al fair-play finanziario sì con una penalizzazione ma non con una retrocessione. Noi cattivi selvaggi che ci dipingiamo ancora la faccia di rosanero non siamo riusciti, invece, tuttora a comprendere per quale motivo Palermo, Zamparini, famiglia e segretaria siano stati condannati alla ghigliottina dalla medesima giustizia sportiva incapace di sanzionare l’incasinatissima Juventus dei conti allegri se non con un buffetto sulla guancia.

  17. Mi raccomando… continuate a incolpare Corini (colpevole di suo di 1000 colpe, prima tra queste di essere il capro espiatorio scelto appositamente dal CG) e non dire una parola sul CG che avalla un progetto autolesionistico. Progetto ignaro ai più, tranne al vertice della piramide che sa benissimo il motivo per il quale occorre far marcire il potenziale di una squadra potenzialmente da Champions e il fegato di una delle tifoserie più belle al mondo.

    1. Corini ha tantissime colpe, il 90% almeno. Se poi parliamo di giocatori le do anche ragione visto persone come: Insigne (solo nome) che non ha mai fatto bene in nessuna stagione, Di Marianoche non si capisce se gioca a calcio (solo la grinta è encomiabile) che oltre è solo cugino di un giocatore che fece goal solo ai mondiali 90 e in qualche anno in una strisciata ma che, a mio avviso, era litigato con il pallone, con Mateju che mio figlio lo batterebbe 1 contro 1 in un campetto di calcio a 5 e con tanti altri che , amio avviso, possono giocare discretamente in un campionato dilettanti

  18. Ippolito hai ragione. Qui c’è gente che si ostina a non ammettere che fino a che si parla di qualche giocatore scarso acquistato per errore ci può stare, ma quando scarsa sembra una intera squadra, fatta anche di gente che pochi mesi prima teneva faceva bene altrove, il problema è l’allenatore e le sua squadra di preparatori. E chiaro come il sole! Poi se uno vuole sostenere che il sole è scuro…. si commenta da solo.

    1. Caro amico ognuno è libero di sostenere le proprie tesi, ma arrivare ad offendere esplicitamente tutti quelli che non la pensano come lui (Dario) è non solo sbagliato a livello morale, ma sa di malattia neurologica…ci sta la battuta, l’offesa no..io la feci al duo comico, come loro la fecero a noi (fedde di carne per corini e company)
      in quel caso fui frainteso, poi chiarimmo con la redazione e tutto fini li..ma questo soggetto è insopportabile…forza palermo anche se la sofferenza è immane!!!:):)

      1. Ma a fiddazza di carne di Corini A&F sa manciarunu all’arrostuta della squadra bollita o a jccarunu per diventare vegani?

  19. Dario, mi viene il dubbio che tu sia Eugenio Corini, difendi solo te stesso scaricando le colpe agli altri.
    La verità è che siete entrambi scarsi, società ed allenatore, i giocatori sono buoni per andare in serie A.

    1. Verissimo. Drastico non ha ancora capito che CityGroup non lo assume ne’ alla Comunicazione per spacciare like falsi ne’ alla Logistica per mettere in sicurezza Torretta.

  20. Che il pubblico di Palermo sia autolesionista lo sanno tutti gli addetti ai lavori, quando la squadra e’ in crisi o con limiti tecnici come quest’anno la tattica e’ consolidata pressing asfissiante inizio partita per indurre all’errore e attendere i fischi e mugugni puntuali che portano ancora più negatività e depressione ambientale, in alternativa barricate con lo stesso scopo, e prima o poi il gol arriva….e da lì in poi tifo di casa a favore totale dell’avversario…..
    Sta storia c’era già dopo i primissimi anni di A con Zamparini persino con il grande Guidolin in panchina …..questa città non cambierà mai……detto questo ci fosse stato il compianto Maurizio Zamparini sicuramente Corini non sarebbe piu l’allenatore del Palermo al di là delle sue responsabilità che al momento tra infortuni e carenze tecniche sono poche, anzi probabilmente un altro avrebbe fatto meno punti…..ma nel calcio i risultati sono sempre stati fondamentali e sicuramente a cambiare allenatore si fa prima che a cambiare tutti i giocatori, sebbene a suo tempo Zamparini veniva criticato per gli esoneri……e ora si critica la società perché non cambia come se i soldi per pagare nuovo allenatore li tirassero fuori i tifosi …..insomma non si e’ mai contenti ….il cambio allenatore ci sta ma ciò che non ci sta e’ l’intollerabile mancanza di rispetto e di educazione …..tant’e’ che a Palermo non ci vuole venire nessuno ne allenatori ne giocatori se non dietro l’auto compenso o per evitare la disoccupazione ….

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