Palermo “fumo di Londra”: l’1-1 è un preliminare. Le pagelle ironiche di Amenta e Ferrara

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Vi salutiamo! È l’ultima volta che ci leggerete! Il nostro successo non è passato inosservato e i nuovi proprietari ci hanno fatto contattare dalla BBC! Abbiamo firmato tutto e da domenica commenteremo le corse dei cani che tanto piacciono al nostro amico Fabrizio! La Gran Bretagna e le sue desolate brughiere ci attendono! La firma è certa, sicura. Si tratta di un preliminare, d’altronde. Ma c’è pure il pegno sulla nostra attrezzatura da golf pronta per la perfida Albione e quindi ci possiamo fidare!

Ci sediamo allo stadio sotto un cielo British che ci fa esaltare per la nostra prossima avventura ormai certa e scopriamo che, nonostante la cessione, tutti quelli che dovevano venire allo stadio perché non c’è più Zamparini se ne sono rimasti a casa! Siamo sempre quattro gatti! Malfidati e malpensanti, esperti di diritto Commerciale o solo e semplicemente i soliti faccioli? Il nostro amico Antonio sostiene abbiano comprato solo un biglietto preliminare e arrivano all’anno nuovo. Vedremo se almeno alle corse dei cani troveremo un pubblico più caloroso!

Il Palermo è orfano di Struna e Nestorosvki e anche di Brignoli, probabilmente per i postumi di Santa Lucia con intossicazione da arancine e cuccia. Turn over forzato e anche ragionato quello di Stellone che schiera una coppia d’attacco tutta forza e movimento con Puscas e il “Mandzukic della Guadagna” Moreo. Torna Rispoli, Chochev viene preservato per fare lo “spardato” del presepe e la squadra si schiera aggressiva come sempre per provare a mettere in cascina i tre punti e mantenere la media inglese che ormai in viale del Fante è l’unica cosa che conta.

STELLONE: “PARI DELUDENTE”

Il Palermo parte a rilento cercando di trovare il filo della manovra. Il freddo ci tiene svegli perché il ritmo in campo è da serata con brodino e plaid davanti alla tv. All’improvviso l’incoscienza! Taglio perfetto di Moreo che riceve palla da Falletti, il bomber lungammatula controlla e batte il portiere come un attaccante di razza! 1 a 0 e già pensiamo al britannico the caldo delle 17. Il Livorno ha più vecchie glorie di un bordello sovietico per reduci delle guerre napoleoniche e ci mette almeno dieci minuti a capire che è sotto di un gol. Quando ci arriva, però, pareggia subito con una azione nella quale è evidente che Rajkovic era impegnato a organizzarsi le vacanze per la sosta natalizia.

Il primo tempo si chiude così senza troppa gloria nonostante una sterile supremazia territoriale e tiriamo fuori le fiaschette con il Lagavulin portato da James. Al rientro alcuni pinguini hanno occupato la curva nord e per protesta non si sente cantare per almeno dieci minuti. Non succede quasi nulla per buona parte del secondo tempo e Stellone prova a vincerla inserendo il “Del Piero macedone” al posto di un difensore. Tutti avanti. In realtà la partita cambia al contrario e a essere più pericoloso è il Livorno che al 35’ vede danzare la palla davanti alla linea con Pomini che fa la piovra, tira fuori almeno sei braccia supplementari e para pure le bottigliette d’acqua dagli spalti. La partita si incattivisce e le occasioni rosa scarseggiano.

Stellone tenta la mossa della disperazione facendo entrare addirittura Embalo. Non cambia il risultato e alla fine il pareggio va forse più stretto al Livorno che ha avuto più occasioni. Il Palermo non è stato convincente come al solito ma it is not a problem! Life still goes on, we are the Champion and God save Palermo!

LE PAGELLE DI GUIDO MONASTRA

Pomini 8: Titolare last minute, dimostra che è un portiere vero facendosi trovare sul pezzo con due interventi nella ripresa che salvano il pareggio. Soprattutto la doppia parata sulla mischia su tiri da due passi lo esalta, ci esalta e ci fa tornare a casa scontenti solo a metà. Ligio al dovere.

Szyminski 5: Sinceramente non ricordiamo nulla di pregevole da parte sua, nè in copertura nè in fase offensiva. Anonimo.

(dal 20′ s.t. Trajkovski) 5,5: Dovrebbe cambiare l’inerzia della gara invece ci si trova perfettamente a suo agio non combinando, nemmeno lui, nulla di buono. Bypassato.

Bellusci 6: Dei tre centrali risulta il migliore con qualche salvataggio, pur in affanno, degno di nota e, addirittura, qualche sortita in fase offensiva. Ma è anche vero che oggi gli altri due compagni di reparto erano abbastanza inguardabili. Al limite.

Rajkovic 4: Un erroraccio sul gol del Livorno, interventi svagati e senza cattiveria e spesso in ritardo. Insomma una giornata nerissima che speriamo non si ripeta. Fumo di Londra.

Rispoli 5: Rallenta spesso l’azione dei rosa sulla sua fascia e della sua prestazione ci ricordiamo numerosi cross tutti sbilenchi o sul corpo dei difensori amaranto. Storto e malacavatu.

Haas 6: Non si risparmia e ci sembra quello più tonico, almeno fisicamente, sull’asse mediana. Però, a parte una bella palla filtrante malamente sprecata da Puscas, neanche lui alla fine incide più di tanto. Centromediano non troppo metodista.

(dal 31′ s.t. Murawski) s.v.

Jajalo 6: Gioca mille palloni ma pochi degni di nota. Tenta anche qualche botta da fuori ma viene murato o va fuori di poco. Vorrei ma non posso.

Aleesami 5: Si libera mille volte al cross che sbaglia duemila volte. Irritante.

Falletti 6,5: Un grande assist per Moreo che sblocca la partita e sembra il preludio ad una giornata di trionfo. Con il passare del tempo, però, i labronici (volevamo usare da tempo questa parola ma non c’era mai l’occasione!) gli prendono le misure, lo stendono con qualche intervento ai limiti del codice penale e ne arginano le iniziative. Bello a metà.

Puscas 5: Non centra mai la porta, cincischia troppo in qualche occasione e si fa mettere nel sacco dalle vecchie volpi della difesa livornese. Con un giudizio così ricco di luoghi comuni siamo costretti a bocciarlo. Torni la prossima volta.

Moreo 7: Un gran gol da attaccante di razza, un continuo svariare sul fronte offensivo come un panzer durante il blitzkrieg, un’altra grande occasione di testa sventata dal portiere ospite con una parata felina. Decisamente il migliore dei giocatori di movimento e ormai una pedina irrinunciabile per l’attacco rosa. Famelico.

(dal 40′ s.t. Embalo) s.v.

Stellone 6: Continua nella serie positiva con la decima da imbattuto però stavolta niente invenzioni magiche nè conigli dal cilindro e forse il punticino, tutto sommato, può stargli anche bene per quanto visto in campo. Ritorno sulla terra.

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