Palermo, multa di 12.000 euro per lancio di petardi a Cosenza

FOTO PEPE / PUGLIA

Lancio di petardi, sia contro i tifosi avversari sia vicino a due steward “causandone lo stordimento”, e lancio di una bottiglietta d’acqua semipiena.

Per questi comportamenti tenuti dai tifosi rosanero in trasferta contro il Cosenza, il Giudice sportivo ha multato il Palermo. 

Una sanzione pesante, di 12.000 euro: la seconda più grave della 13a giornata, dietro solo alla multa inflitta all’Ascoli di 25.000 euro.

IL COMUNICATO

Ammenda di € 12.000,00: alla Soc. PALERMO per avere suoi sostenitori, all’inizio del secondo tempo, lanciato nel recinto di giuoco un petardo che esplodeva vicino a due steward causandone lo stordimento; per avere inoltre, al termine della gara, lanciato nel settore occupato dalla tifoseria avversaria un petardo ed una bottiglietta di plastica semipiena; sanzione attenuata ex art. 29, comma 1 lett. b) CGS.

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9 thoughts on “Palermo, multa di 12.000 euro per lancio di petardi a Cosenza

  1. Da 3 giorni vado scrivendo che il settore ospiti visto a cosenza è stato pessimo, il peggiore dell’anno e uno dei peggiori degli ultimi anni.
    C’era molta gente senza mentalità, senza lealtà, senza civiltà, senza onore, senza dignità….
    Una massa informe di gente inutile, ad eccezione di una minoranza con vera mentalità ultrà che ha applaudito i cosentini per lo striscione bellissimo in onore di Totò Rambo.
    Invece certi trogloditi hanno “ringraziato” i cosentini con petardi, bottiglie, oscenità e hanno pure mandato all’ospedale lo stewart. Vergogna!
    Tonino Currò per una bomba carta lanciata da certi trogloditi catanesi è morto.

  2. Ancora nel 2022 certi trogloditi si divertono a tirare petardi sulle persone e a fare il tiro al bersaglio tirando indietro la mano dopo avere lanciato il sasso? Che incivili e ignoranti!
    Hanno esposto Palermo e i palermitani ad una figuraccia nazionale non solo con i cosentini ma nel resto d’italia…con i social si sa tutto in tempo reale e ci sono stati commenti furiosi anche di tifoserie amiche contro quei beceri palermitani che hanno mandato lo stewart all’ospedale e hanno lanciato oggetti contro un settore pieno di bambini e donne.
    Peraltro in quel settore c’erano sia donne e bambini sia il gruppo ultrà bellissimo degli “Anni Ottanta” che ha esposto lo striscione per Rambo.
    Figuraccia colossale.
    Tanti sacrifici fanno i veri ultrà per dare una bella immagine di Palermo e poi si aprono le mandrie e niascinu i babbaluci!
    Ps: sfottono gli emigrati, ma onore a loro. Ad esempio a Modena il settore ospiti era molto più pulito e sano e infatti modenesi pur non essendo amici si sono complimentati per la civiltà dei palermitani. Meglio le trasferte di pochi ma buoni al sud e le trasferte con emigrati al nord che trasferte di massa

  3. E concludo dicendo che era plastica la differenza sabato:
    mentre i veri ultrà applaudivano i cosentini quando hanno esposto lo striscione per Rambo, gli incivili hanno stordito uno stewart e hanno lanciato oggetti proprio contro il settore dove gli ultrà degli “Anni Ottanta” avevano esposto lo striscione per Rambo.
    Al che a molti viene il sospetto che c’era chi è andato a Cosenza per creare casini e che temeva (per motivi politici? o per cos’altro) un sano riavvicinamento con i cosentini (con i quali prima che nascesse la rivalità, negli anni ottanta c’era amicizia ai tempi di padre fedele, dei primi raduni ultrà, dei nuclei sconvolti e dei nostri eagles korps)

  4. Purtroppo per pochi si fanno delle figuracce di m……………..Una soluzione ci sarebbe, tenuto conto che ci sono delle telecamere ovunque e se non bastassero si possono implementare, perché non fare pagare la multa a questi fessacchiotti una volta individuati?

  5. Daccordissimo! bisogna fare pulizia di questa gentaglia che la società conosce perfettamente. Non sarebbe bello andare in trasferta ed essere considerati come la migliore tifoseria ospite? A Cosenza ho visto andare via dal settore accanto gente che temeva per l’atteggiamento aggressivo di certuni e per lo scoppio dei petardi. Presidente Mirri la “trasparenza” anche nel tifo via tutti coloro che vanno in trasferta con atteggiamento dei conquistatori, e pazienza se non ci saranno i cori del tifo organizzato, in cambio ci sarà la voce della gente per bene che va in trasferta per divertirsi e non per fare del male a se stessi e agli altri tifosi della società. Ho avuto modo di conoscere Cosenza e devo dire che è una cittadina graziosa. Non è bello andare in questi piccoli o grandi centri e godersi la città con semplicità senza correre il rischio di essere coinvolti in risse o scontri? Il rispetto lo pretendiamo ma lo dobbiamo anche meritare, se fuori casa ci comportiamo così nessuno ci rispetterà e quando andremo in trasferta saranno tutti prevenuto nei nostri confronti. Fuori dagli stadi questi facinoroso buoni solo a distruggere, questi non sono tifosi quindi non devono entrate allo stadio

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