Palermo, occhio al Monopoli diventato grande con Scienza
Nel calendario fitto del calcio del 2020, c’è poco tempo per godersi le vittorie e per digerire le sconfitte. Non fa eccezione il Palermo che, dopo la sconfitta beffa di mercoledì contro la Turris, torna oggi subito in campo per riprendere la propria marcia di rinascita. E nella quarta partita di fila in casa, al “Barbera” arriva una solida e temibile realtà della Serie C: il Monopoli.
La squadra pugliese, dall’arrivo in panchina di Giuseppe Scienza, è una presenza fissa in alta classifica, come dimostrato dal clamoroso terzo posto della passata stagione a soli due punti dal Bari secondo. Un cammino da sogno che il tecnico di Domodossola proverà a ripetere anche quest’anno, partendo dai 13 punti attuali in classifica (uno solo in più rispetto al Palermo) e l’ultimo posto valido per i playoff. Tre vittorie, tre sconfitte e quattro pareggi: questo il rendimento del Monopoli, un andamento equilibrato con alti e bassi dovuti anche alle numerose assenze causa Covid. Nonostante le difficoltà, i biancoverdi restano un duro scoglio da superare.
Il Monopoli, nelle dieci sfide sin qui disputate (recupero con l’Avellino previsto per il 16 dicembre), è sceso in campo con un 3 – 5 – 2 propositivo e compatto. La squadra di Scienza è fisica, forte e pericolosa sulle palle inattive. Riesce a creare tante occasioni da rete, anche grazie alle conclusioni da fuori area, ma la concretizzazione non è eccelsa – la maggior parte dei gol è stata realizzata nella parte centrale del secondo tempo -. Il reparto avanzato, nonostante qualche imprecisione di troppo, si affida a giocatori rapidi e mobili. Le due punte schierate svariano su tutto il fronte d’attacco, alternandosi nell’andare in contro il pallone e aggredendo la profondità. Pericolo numero è senza dubbio il bomber napoletano Ernesto Starita (3 gol e capocannoniere), dal piede caldo dopo la doppietta vincente contro la Viterbese. Da tenere d’occhio anche Guido Marilungo, una vita tra Serie A e B, sempre a secco nelle sfide contro il Palermo.
La manovra pugliese sfrutta gli inserimenti e le sovrapposizioni centrali dei centrocampisti. Su tutti, Piccinni e Paolucci si alternano negli inserimenti e sono spesso imbeccati dal piede raffinato di Giorno. Gli esterni accompagnano la manovra offensiva, si accentrato quando necessario per fare densità. In particolare, il giovane etiope Eyob Zambataro ha anche il vizietto del gol, viste le due reti siglate in questa stagione. Non proprio ermetica invece la difesa: i 10 gol fin qui subiti dai biancoverdi sono frutto di amnesie del terzetto arretrato sulle palle vaganti, negli accorci sugli attaccanti avversari e nelle marcature preventive.
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