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Il Palermo e quella sosta di campionato “che avrebbe rotto le scatole”

Tedino lo aveva detto. Alla vigilia della ripresa del campionato, prima della partita contro lo Spezia, l’allenatore del Palermo aveva dichiarato: “Mi preoccupa la ripresa dopo tre settimane di sosta. Si è interrotto un ciclo; ho paura che si sia persa intensità”. Nelle quattro partite dopo la pausa invernale, una sola vittoria contro il Brescia. Poi un pareggio (0-0 contro Lo Spezia), e le due sconfitte contro Empoli e Foggia. La sosta sembra aver spezzato il ritmo dei rosanero che, prima della pausa, non perdevano dallo 0-3 casalingo contro il Cittadella, il 22 novembre scorso.

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La preoccupazione di Tedino era emersa anche dopo la prestazione di La Spezia: “La sosta? Sapevo che avrebbe rotto un po’ le scatole, ed è successo“. Anche in seguito alla vittoria non entusiasmante contro il Brescia, l’ex tecnico del Pordenone aveva dichiarato: “La sosta, secondo me, per una squadra come la nostra, ossia regolare anche negli allenamenti, non ha fatto particolarmente bene. Siamo stati sotto ritmo anche per questo motivo”. E in effetti la vittoria sul Brescia era stata figlia di una prestazione non particolarmente esaltante, spianata oltretutto da un gol di Chochev arrivato dopo meno di tre minuti e da un gol di Gnahorè in pieno recupero.


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Nelle successive partite contro Empoli e Foggia è risultata palese la scarsa condizione fisica dei rosanero, soprattutto nella partita di lunedì contro i rossoneri. Nel primo tempo, il Palermo è sembrato imballato, non in grado di accelerare. Nella ripresa è andata anche peggio: c’è stato un crollo negli ultimi 15 minuti, complice anche l’espulsione di Coronado ma già nella prima parte della ripresa il Foggia aveva creato più pericoli. Per poter esprimere il gioco che vorrebbe l’allenatore rosanero, la corsa e la velocità nel far girare la palla sono fondamentali. Sembra essere mancato proprio questo al Palermo che del resto ha giocatori fisicamente “pesanti” e che quindi hanno bisogno di più tempo per raggiungere il massimo della forma. Ed è probabile che il tecnico abbia detto quelle cose sulla base delle risultanze dei test fisici ai quali i giocatori sono sottoposti settimanalmente.

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Tedino ha avuto difficoltà dopo la sosta anche nello scorso campionato di Lega Pro, quando allenava il Pordenone. Nelle prime cinque partite dopo la pausa invernale, solo una vittoria, un pareggio e tre sconfitte. Per la prima prestazione convincente, Tedino ha dovuto aspettare fino a un mese dopo la ripresa, quando il Pordenone sconfisse il Bassano Virtus per 0-6. Da allora in poi, la squadra ha ripreso un cammino brillante verso i play off. Un paragone però da utilizzare con le pinze: il Pordenone era una squadra strutturalmente diversa, con un attacco atomico (66 gol) e una difesa non proprio ermetica, beffata poi in semifinale dei play off dal Parma ai calci di rigore. Ripartirà anche il Palermo? E’ uno dei grossi interrogativi di queste ore inquiete. Il campionato è ricominciato da un mese con una certa regolarità ed il tempo per il Palermo comincia a mancare. L’Empoli corre forte, il Frosinone è sempre lì. La trasferta di Perugia sembra già uno snodo fondamentale per il futuro.

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