Palermo – Virtus Francavilla 1 – 0 LE PAGELLE / Brunori trascina: Perrotta, che “follia”

FOTO PEPE / PUGLIA

È un piccolo miracolo, un regalo caduto dal cielo. All’intervallo, dopo un primo tempo orribile e con la squadra in dieci per l’inopinata espulsione di Perrotta, quasi tutti avrebbero sottoscritto per un pareggio deludente ma comunque utile. Non aveva funzionato niente, si percepiva l’assenza di serenità in campo, mai due passaggi di fila.

E invece il Palermo ha trovato le risorse mentali e di dignità per meritarsi il regalo della Virtus Francavilla che ha servito a Brunori il miglior assist possibile per sbloccare il risultato e poi non è riuscita a imbastire una valida reazione proprio perché i rosa, con la forza dei nervi e un po’ di mestiere, sono riusciti a restare a galla.

E così una serata cominciata malissimo diventa accettabile: di spettacolo e bel gioco nemmeno a parlarne ma il Palermo torna al terzo posto, in affollata compagnia, riduce lo scarto dal Bari che ha pareggiato in casa. Ma al di là del dato statistico non ci sono stati grandi miglioramenti sul piano del gioco. Ancora Filippi non riesce a trovare la quadra, ha scelto Soleri per Brunori e ha dato fiducia a Fella probabilmente cercando di gestire il turnover. La difesa ancora arranca e arriveranno altre giornate di squalifica. Ma con tre punti in più (13 su 16 in casa) sarà più facile ragionarci su.

PALERMO: Pelagotti 6; Buttaro 6, Peretti 5,5 (dal 1′ s.t. Lancini 6), Perrotta 1; Doda 5,5, De Rose 5,5, Odjer 5,5, Valente 6,5 (dal 29′ s.t. Giron s.v.); Silipo 6 (dal 29′ s.t. Almici s.v.), Fella 5 (dal 37′ p.t. Luperini 6); Soleri 5 (dall’11 s.t. Brunori 7).

V. FRANCAVILLA: Nobile 5; Idda 6,5, Miceli 5,5, Caporale 4,5; Pierno 6 (dal 37′ s.t. Magnavita s.v.), Mastropietro 5,5 (dal 17′ s.t. Enyan 5,5), Toscano 6 (dall’11’ s.t. Carella 5,5), Prezioso 5 (dal 1′ s.t. Tchetchoua 5), Ingrosso 6,5; Perez 4,5, Ventola 5 (dall’11 s.t. Ekuban 5,5).

Pelagotti 6: Giornata complicata perché il pericolo è sempre dietro l’angolo. Alla fine invece la Virtus non lo mette mai davvero in difficolta. Il portiere rosa se la cava senza troppi problemi e regala solo un “brivido” su un’uscita area di pugno con la palla respinta di pochi metri. Graziato da Enyan, a sei minuti dalla fine, che tira fuori da cinque metri.

Buttaro 6: Commette un grave errore in retropassaggio e per sua fortuna il Palermo non paga pedaggio. Arriva a una risicata sufficienza perché mette in campo grinta e forza fisica ma le due giornate di squalifica non gli hanno fatto bene.

Peretti 5,5: L’arbitro lo grazia quando commette un evidente fallo da rigore (retropassaggio avventato di Buttaro) ma dimostra inesperienza e lentezza nel tentativo di recupero. È chiaro che da centrale è “improvvisato” per via degli infortuni, lui si danna l’anima per fare il massimo possibile. Che non è molto. Esce all’intervallo.

(dal 1′ s.t. Lancini) 6: Entra al posto di Peretti in una difesa che diventa a 4, sebbene abbastanza raccogliticcia. Sembra più sereno rispetto a Torre del Greco, in suo aiuto viene la Virtus che nel secondo tempo non gioca come dovrebbe e crea davvero pochi pericoli.

Perrotta 1: Non ci può essere nessuna giustificazione per un intervento del genere, folle per esagerata cattiveria e scompostezza e per illogicità tattica visto che viene commesso a metà campo e senza che ci sia una situazione di pericolo. Certe cose non sono ammissibili, lascia il Palermo in dieci per più di un tempo e chissà quante giornate di squalifica gli verranno affibbiate. E così, tra una squalifica e l’altra, la difesa del Palermo sarà sempre in emergenza.

Doda 5,5: Costantemente in affanno e fuori posizione. Ha l’attenuante di dover cominciare da esterno nel periodo peggiore del Palermo e di dover poi passare a terzino destro che non è esattamente il suo ruolo. Non crolla perché ha grande forza di volontà e qualche cerotto lo riesce a mettere.

De Rose 5,5: Conferma di essere lontano dalla migliore condizione. Ma non sembra sereno, la squadra è nervosa e impaurita e lui non riesce a scuoterla. Fa il solito lavoro di diga a centrocampo e cresce nella ripresa, specie dopo il gol del vantaggio di Brunori.

Odjer 5,5: Partita senza infamia e senza lode. Spende molto sul piano della corsa, e nel secondo tempo non è un dettaglio di poco conto, ma non sempre è preciso nelle coperture e con la palla al piede è quanto meno farraginoso.

Valente 6,5: Non è al meglio fisicamente ma gioca una partita dignitosa: sulla fascia sinistra cerca sempre di puntare la porta e in effetti è anche l’attaccante più pericoloso con un tiro dal limite di poco fuori e un altro sul primo palo, su calcio di punizione, che il portiere riesce a respingere. Esce stremato a un quarto d’ora dalla fine, probabilmente dando anche più di quello che aveva. E il pubblico lo applaude.

(dal 29′ s.t. Giron) s.v.: Si piazza sulla sinistra, compito principale andare a chiudere ogni spazio. Becca una ammonizione gratuita.

Silipo 6: Gli va riconosciuto il merito di cercare la giocata che può mettere il Palermo in superiorità numerica. Gli riesce di rado ma ci prova ed è comunque uno dei più vivaci, anche nella ripresa quando diventa una specie di seconda punta. Non è un caso che il pubblico lo saluti con affetto quando esce dal campo

Fella 5: Esce prima dell’intervallo per esigenze tattiche causate dall’espulsione di Perrotta. Ma 37 minuti sono stati sufficienti per bocciare sia lui che Filippi che insiste ancora sulle sue prestazioni che non sono all’altezza delle attese.

(dal 37′ p.t. Luperini 6): Si divora un gol a porta praticamente vuota, e con il portiere a terra, dopo la respinta del portiere su punizione di Valente. Un errore così rischia di pesare tantissimo su una partita già messa in salita dall’espulsione di Perrotta (mezzo punto in più, comunque, perché il Palermo porta a casa la vittoria). Una partita che Luperini non gioca nemmeno male, dando più consistenza al centrocampo e correndo molto per tamponare qua e là.

Soleri 5: Come unico riferimento offensivo non è particolarmente ispirato. Mai pericoloso sotto porta, nemmeno molto utile a difendere il pallone. La squadra non lo aiuta ma lui non si aiuta.

(dall’11. s.t. Brunori) 7: Entra in campo e segna. Il gol è un regalo di Caporale che “copia” Buttaro con un retropassaggio senza senso ma lui è bravissimo ad approfittarne e a segnare con freddezza dopo avere scartato anche il portiere avversario. Con lui in campo la squadra sa almeno a chi buttare la palla in avanti, qualcosa di buono la combina sempre.

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