Schick, intervista e caso social: “Alla Juve non importava più di me, la Roma…”

Schick guarda al futuro. L’attaccante della Repubblica Ceca si racconta in una lunga intervista in cui parla della sua estate travagliata, dei tanti problemi di salute e infortuni, ma sopratutto della vicenda che lo ha portato ad un passo dalla Juventus e poi a trasferirsi alla Roma. Un’intervista con il giallo perché il giocatore su Instagram ha poi scritto e cancellato una storia in cui dice: “Chi ha fatto la traduzione? Non capisci un cazzo di ceco”.

Intervistato dal magazine Reporter ha affermato: “Alla fine della scorsa stagione potevo scegliere tra tante proposte, le offerte che mi piacevano di più arrivavano da Torino, Milano e Roma. Ho scelto la Juventus, ero stato chiamato da Nedved e tutto sembrava affascinante. Non vedevo l’ora. A giugno mi sentivo un giocatore della Juventus, ma in realtà non lo ero. Sapevo che l’infiammazione cardiaca era passata”.

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Poi aggiunge: “Stavo bene ma la Juventus ha rinviato il mio trasferimento. Quando sono tornato dalle vacanze, il mio agente Paska mi ha detto che sarei dovuto tornare a Torino per altri test. Ho risposto che non sarei andato da nessuna parte. Alla Juventus non importava più di me, ero un po’ arrabbiato. A metà luglio la clausola da 25 milioni non era più valida e il presidente Ferrero mi disse che avrebbe voluto tirare il prezzo più in alto possibile e così ha fatto, cedendomi per 40 milioni di euro alla Roma”.

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In casa Roma uno su tutti lo ha consigliato: “Kolarov mi disse di star calmo e di non pensare al costo del mio cartellino. Quando ho visto il centro di allenamento a Trigoria mi sono reso conto che qui avrei potuto ottenere il meglio, non so se cose del genere esistano da altre parti”.

E l’ambientamento va alla grande: “Non mi devo preoccupare di nulla, qui ci sono campi perfetti, i migliori sistemi di recupero, la palestra, i nutrizionisti. Spero di potermi trasferire tra qualche anno in un club ancora migliore della Roma, anche se sarà difficile: ce ne sono pochi più in alto. Real Madrid, Barcellona o Manchester United”.

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