Sciopero Serie B, oggi si decide. Prima giornata a rischio

Il giorno della verità. E’ previsto per le ore 12 a Roma, in un hotel nei pressi della stazione Termini, l’incontro tra i capitani di B e i vertici dell’Assocalciatori: all’ordine del giorno la possibilità concreta di uno sciopero per protestare contro la Serie B a 19 squadre. Ma l’adesione alla proposta dell’AIC è tutt’altro che scontata.

SERIE B a 19 A RISCHIO NULLITA’: I DETTAGLI

I giocatori chiederanno di tornare a 22 squadre sventolando , mentre il fronte dei club (guidati da Balata e Lotito), come riporta la Gazzetta dello Sport, mette pressione per far naufragare l’ipotesi di uno sciopero, facendo partire il campionato, riducendo la concorrenza e ingrandendo la propria fetta in termini di introiti.

ZAMPARINI: “I PIANI ERANO ALTRI. NON E’ CAMBIATO NULLA”

Il vice presidente AIC Calcagno però lascia intendere che qualche club in segreto spingerà i propri capitani a votare per la linea dura: “I calciatori concordano che le modalità della vicenda sono sbagliate; è un colpo di mano di pochi contro l’interesse generale. I club? Qualcuno si sta rendendo conto che non avrà alcuna convenienza”. Un’ipotesi che non sembra scalfire le posizioni della Lega B, che si dice compatta e di fatto si affida al lapidario commento del patron del Brescia, Massimo Cellino: “I miei giocatori lo sciopero non lo faranno mai”.

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Nei giorni scorsi Tommasi e Balata hanno avuto vari colloqui, senza però giungere a un compromesso: la lega non vuole aspettare l’udienza del 7 settembre del Coni, mentre l’AIC proporrà ai capitani e ai calciatori come forma di proposta un gesto eclatante, che però potrebbe essere rinviato qualora il fronte non fosse compatto. All’orizzonte ci sono le elezioni federali e le lotte interne alla federazione: la battaglia politica è ancora lunga.

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