Tedino: “Dobbiamo essere squadra. Io sempre in discussione. Posavec? Non giudico singoli errori”

Bisogna tornare ad essere squadra. Tedino parla in conferenza stampa della vigilia al Renzo Barbera prima di partire per la trasferta di Perugia (in programma domani allo stadio Renato Curi). La squadra è in calo, ma Tedino avverte: “Bisogna tener conto di tante cose, ma la testa è il fattore scatenante. Le sberle di Empoli, la settimana lunga, il rosso di Igor ci hanno fatto sbandare. Contro il Foggia abbiamo fatto una buona prestazione, avessimo segnato in 10 uomini avrebbero detto tutti che eravamo una squadra con attributi. Certo non stiamo vivendo un momento positivo sul piano psicologico: forse abbiamo staccato la spina in precedenza, non siamo stati cattivi come eravamo stati fino a dicembre”.

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Tedino in discussione: “La terra trema sempre, ma io mi sento in discussione sempre, anche se ne vinco 5 di fila. Voglio far capire al gruppo che dobbiamo avere responsabilità ma non ansie e che bisogna lavorare con entusiasmo anche nelle difficoltà, con empatia e voglia di aiutare il compagno. Dobbiamo tornare ad essere squadra”.

Senza Coronado Palermo muscolare? “Igor non ha solo fantasia e la fantasia deve essere al servizio della squadra. E’ stato molto importante come collante tra i reparti: poteva fare cose migliori come sostanza, ma ha caratteristiche uniche. Penso che sia giusto mantenere il nostro stile di gioco ed essere bravi nelle assistenze. Mi aspetto qualcosa in più dai centrocampisti sul piano tecnico e dinamico”.

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La testa dei giocatori dopo il Foggia: “Bisogna lasciar da parte l’io e parlare in vista degli interessi comuni, migliorando se stessi. Dobbiamo tornare ad essere un gruppo schiacciasassi: i giocatori sono persone che si trasformano, squadre più forti di noi dimostrano che si può passare dalle stelle alle stalle in un attimo. Bisogna allenarsi per limitare il momento negativo. Penso ci saranno variazioni e comunicherò alla squadra cosa ho in mente”.

“Non giro molto per la città, lavoro in azienda e guardo video. Dobbiamo rafforzare i concetti di gruppo e voglio dire una cosa importante: i tifosi mi hanno fatto sempre sentire a casa; nei momenti negativi ovviamente escono fuori le tue qualità. Ritengo di aver sempre superato gli ostacoli di petto; ora più che prestazioni ci servono risultati: non possiamo andare avanti così. Formazione? Bisogna guardare a chi ha recuperato, chi più chi meno dopo lunedì sera: noi abbiamo sempre lavorato in sintonia con tutti. Siamo sempre compatti e la visita del presidente (sceso in fretta e furia per noi) ci ha fatto piacere, è stato un motivo di soddisfazione”.

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Posavec? “Se un attaccante sbaglia un gol non lo lascio fuori solo per questo. Josip ha fatto bene: poteva far meglio ma se domani potrò scegliere un portiere diverso non sarà per un singolo errore. Magari ci vuole più esperienza o giocar meglio con i piedi. Posavec ha giocato perché se lo è meritato, ma anche Chochev, Jajalo e Trajkosvki prima o poi sono rimasti fuori. E’ giusto che io faccia delle valutazioni. Moreo? Stiamo valutando, ha un problemino al pube ma si allena regolarmente; sta facendo bene anche La Gumina”.

Sulle condizioni di Rispoli dice: “Ha preso una botta dopo 2 minuti che lo ha limitato parecchio: è una macchina importante e per recuperarlo serve che giochi; se non gioca non si riprenderà. Come Aleesami, se non gioca faticherà a riprendere condizione. Bisogna insistere e farlo giocare. Rajkovic e Balogh? Il primo è molto più avanti, anche in termini di minutaggio ed è ipotizzabile vederlo in campo; il secondo ha dimostrato di poter giocare”.

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“Il Perugia? Abbiamo vinto all’andata con un rigore di Nesto e un miracolo di Posavec, ma se segnavano loro non la riprendevamo più. Il momento è simile: in transizione il Perugia si distende bene e ha giocatori determinanti in attacco. Cerri? Lo conosco da vicino: ha grande fisico e destinato a fare una grande carriera. Dellafiore, Leali…. Hanno giocatori importanti, la classifica non rispecchia il loro vero valore. Anche il Parma contro di loro ha faticato parecchio”. E su Di Carmine dice: “Piace a tutti, non solo a me. Chi può averlo ne deve essere felice, ma io sono contentissimo di allenare i giocatori che ho”.

3 thoughts on “Tedino: “Dobbiamo essere squadra. Io sempre in discussione. Posavec? Non giudico singoli errori”

  1. Un’allenatore che continua a difendere Posavec vuol dire andare contro il tifosi , vuole fare di testa sua ehm…. pardon vuol fare le scelte imposte da zamparini, ma con noi vuole chiudere definitivamente?.

  2. Non è stata l’espulsione di coronado a determinare il risultato ma l’assenza di gioco che ha questa squadra che non riesce a creare neppure 3 azioni nitide a partita,perciò caro mister non trovi scuse e cerchi di dare un’identità a questa squadra.

  3. Qualcuno non ha capito che chi deve giocare, chi deve essere acquistato, chi deve essere ceduto e quelli che i tifosi devono assoebursi li sceglie sempre il Grande bugiardo imponendo la sua volontà. Sicuramente non a me.

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