Vigorito: “Se retrocedi spendi come in A. Il paracadute non basta, vedi Palermo e Bari”

“Siamo passati dalla schiavitù dei calciatori a quella dei presidenti”. In un’intervista al ‘Corriere dello Sport’, il presidente del Benevento Oreste Vigorito parla dei problemi del calcio di oggi in Italia, soprattutto per quelle squadre costrette ad affrontare una retrocessione.

Vigorito parla di presidenti diventati “prigionieri di calciatori e procuratori”. “Non esistono contratti a seconda delle categorie con automatismi e parametri prestabiliti per salvaguardare il conto economico dei club. Se retrocedi in B scende di categoria solo la società. I calciatori continuano a guadagnare stipendi da A, benché i club non incassino più le stesse risorse”.

“Il paracadute? Ovvio che non basta. Altrimenti perché tanti fallimenti? Bari e Palermo sono ripartiti dalla D per debiti insostenibili”. 

Vigorito, comunque, ammette che “ci sono stati errori, io per primo ne ho fatti tanti. Quello più grande è non essere stato risoluto nel resettare il progetto e renderlo più sostenibile e congruo alle possibilità e all’interesse della città. Non siamo riusciti a vendere calciatori che pesavano sull’organico e sul bilancio per liberare spazi e risorse. E abbiamo fatto acquisti che non hanno sempre funzionato. Come i veterani”.

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6 thoughts on “Vigorito: “Se retrocedi spendi come in A. Il paracadute non basta, vedi Palermo e Bari”

  1. Il Benevento , se dovesse addirittura retrocedere in C, rischia di sparire . Matematico. Già due anni di B , con monte ingaggi da 20 milioni, si sostengono a stento . Stesso discorso per Parma. Deve assolutamente salire con 32 milioni di ingaggi . Altrimenti si finisce come il nostro Palermo.

  2. Concetti chiarissimi Presidente! Riassumono lo stato del’arte di tutto il calcio.Glieli spieghi a un certo dario che sa tutto di squadre, giocatori, allenatori, contratti, finanze (i picciula, kiddi ri l’avutri). Spieghi anche che non è che se uno è ricchissimo deve cominciare a buttare i soldi per fare divertire certi ignoranti senza rischiare di finire comunque nel baratro. Si faccia dare la mail dalla redazione di stadionews. Si chiama dario. Crede di sapere tutto.

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