È morto Diego Armando Maradona | Addio alla leggenda del calcio

Diego Armando Maradona è morto. La notizia shock è arrivata dall’Argentina, dal quotidiano Clarin, per spargersi rapidamente in tutto il mondo. Nelle scorse settimane si era sottoposto ad una delicata operazione al cervello; oggi ne viene annunciato il decesso per un arresto cardiorespiratorio.

Dopo le celebrazioni dello scorso 30 ottobre (quando aveva compiuto 60 anni) ora il mondo del calcio e – l’Argentina in particolare – piomba nello sconforto e nella tristezza, costretto a dire addio ad uno dei più grandi giocatori della storia del calcio insieme a Pelé (che lo ha ricordato con una dichiarazione) ma quasi certamente la figura più leggendaria della storia del gioco.

Di Maradona saranno ricordati i trionfi, quelli con il Napoli (due scudetti e una Coppa Uefa) e quelli con l’Argentina (su tutti il trionfo mondiale di Messico 1986). Ne saranno ricordati ovviamente anche gli eccessi, che lo hanno accompagnato per tutta la sua carriera e tutta la sua vita. Sino alla fine. Certamente sarà ricordato come l’uomo – oltre che il calciatore – che ha sfidato le convenzioni e cambiato il mondo, un tocco di palla alla volta.

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ORE 21.40 – L’altra meta del pellegrinaggio di tanti tifosi e appassionati è la casa di Diego Armando Maradona, in Argentina, nei sobborghi di Buenos Aires. La polizia presidia l’abitazione mentre i tifosi proseguono nelle loro esternazioni di cordoglio.

ORE 20.30 – Nel frattempo il San Paolo è ormai un memoriale in onore di Maradona. I tifosi si riversano per lasciare un segno: le luci dello stadio resteranno accese tutta la notte.

ORE 20.00 – Totti: “Hai scritto la storia del calcio… Ciao Diego”

ORE 19.11 – Aurelio De Laurentiis rilancia la proposta: “C’è un dispiacere enorme, immenso nell’aver perso un uomo come Maradona che sarà per sempre nella storia. Un’idea potrebbe essere quella di chiamare il nostro stadio San Paolo-Diego Armando Maradona, la prenderemo in considerazione”, afferma a RMC SPORT.

ORE 19.00 – Ancora il Napoli sui social: “Tutti si aspettano le nostre parole. Ma quali parole possiamo usare per un dolore come quello che stiamo vivendo? Ora è il momento delle lacrime. Poi ci sarà il momento delle parole”.

ORE 18.40 – Pelé: “Un giorno giocheremo insieme lassù”.

ORE 18.24 – Annunciato un minuto di silenzio sui campi di Serie A.

ORE 18.15 – Annunciato un minuto di silenzio su tutti i campi Uefa (Champions ed Europa League).

ORE 18.14 – Il Napoli ha deciso di modificare il proprio logo ufficiale, colorandolo di nero in segno di lutto. E a Napoli si parla già di intitolare lo stadio San Paolo a Maradona.

ORE 18.03 – Annunciati tre giorni di lutto nazionale in Argentina.

ORE 17.54 – Arriva anche il messaggio social del Napoli: “Per Sempre. Ciao Diego”.


ORE 17.38 – Dopo i lanci dei quotidiani argentini, arrivano tantissimi messaggi di cordoglio dal mondo del calcio. Tra questi il profilo ufficiale della “Seleccion” argentina: “Hasta siempre, Diego. Vivrai per sempre in ogni cuore del pianeta del calcio”.


9 thoughts on “È morto Diego Armando Maradona | Addio alla leggenda del calcio

  1. Un simbolo del riscatto dei popoli argentino
    e napoletano ma più in generale di tutti i Sud del
    mondo e non a caso ha sempre omaggiato un altro grande argentino, Ernesto Che Guevara, e Cuba.
    Hasta Siempre Diego!

  2. Oltre ad essere i piedi di Dio era uno del popolo, l’ho incontrato all’Avana e ci siamo messi a parlare come se non fosse MARADONA..mi rimangono i ricordi e le foto .. ADIÓS MANO DE DIOS

  3. nell’84 avevo 8 anni… ricordo le schede tecniche dell’intrepido (rivista dei tempi) e sto Maradona con questo nome italiano ma non proprio, con i quatricipiti enormi ma non proprio fisico da calciatore, con la bellissima maglia dell’Argentina degli anni 80. Da subito suscitava interesse e nonostante l’eta’, il nome non mi era nuovo. Poi e’ diventato un tormentone negli anni a seguire.
    Era il calcio ma al contrario di cio’ che si pensa non solo dal punto di vista tecnico. Era lo sport, la lotta, il riscatto di interi popoli di Napoli e dell’Argentina. Adesso imaginate un popolo che subisce la prepotenza di una superpotenza durante una guerra. La tua squadra nazionale affronta quei prepotenti che si credono gli Dei del mondo (e anche del calcio nonostante gli insuccessi). Maradona-Inghilterra 3-2 dove alla mano de Dios segue il goal piu’ bello di sempre. Questo si che era il calcio che andava al di la di un gesto tecnico che regalava emozioni incontenibili. In piccolo si puo’ pensare a Baggio all’Inter che nonostante Lippi da moggiano lo releghi in panchina, fa 2 goals straordinari in uno spareggio col Parma e porta l’Inter in Champions decretando la propria esclusione (se andava in champions rimaneva Lippi e andava via Baggio). Questo era il calcio dei “Pri’ncipi” e dei princi’pi”. Maradona e’ stato il migliore della storia in questo calcio!

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