“Un toccasana per il Palermo”. Così viene definito Pawel Dawidowicz, eclettico jolly di difesa e centrocampo e protagonista dell’articolo dedicato dalla Gazzetta dello Sport nella propria pagina siciliana. Un vero equilibratore del centrocampo che si è fermato proprio sul bello.
Da Carpi al Venezia, un lungo stop di oltre un mese che ha privato il Palermo del suo giocatore più duttile: generoso sul piano fisico, piedi buoni e visione di gioco al punto da impiegarlo in 5 delle 7 partite giocate come play basso (nonostante nasca difensore). E ora il suo rientro in piena emergenza è quantomai apprezzato viste le assenze a centrocampo di tutti i titolari, Jajalo, Murawski e Chochev, con Tedino che difficilmente rinuncerà al 3-5-2.
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Un elemento che se ritroverà la condizione di qualche settimana può essere l’ago della bilancia, anche a centrocampo, soprattutto in un match fondamentale come quello di Bari (dove sarà affiancato certamente da Gnahoré e molto probabilmente da Fiordilino): con le sue caratteristiche può far cambiare marcia alla manovra dei rosanero. E finora con lui in campo il Palermo non ha mai perso.
ZAMPARINI: “FALLIMENTO. LOGICA INQUISITORIA. NESSUNO CHIEDE… “
Nel frattempo l’udienza fallimentare si avvicina e se Zamparini promette battaglia, Rispoli ha presenziato al premio nazionale del calcio siciliano a Vittoria: assieme a lui anche personaggi come Balzaretti e Furino, che lancia un messaggio di speranza. “Palermo ci ha abituati a questi saliscendi tra la serie A e la B. Ma ha radici profonde nel calcio e una sana passione della tifose ia che consente a volte di fare veloci risalite”.
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