GdS – Palermo, gli inglesi non hanno fretta: “Il closing rischia di slittare al 2019”
“Gl inglesi non hanno fretta”. Questo il titolo scelto dal Giornale di Sicilia per commentare le ultime indiscrezioni in merito alla cessione del Palermo, un’operazione ancora avvolta nel mistero e che per il quotidiano rischia di avere tempistiche e modalità poco chiare.
BALATA (SERIE B): “PALERMO? GLI INGLESI DIANO RISPOSTE”
A ricostruire la situazione è Benedetto Giardina, che parte da una domanda: “Se il closing va fatto entro il 30 dicembre, perché Sport Capital Group plc ‘nascerà’ solo il 2 gennaio?”. Il riferimento (nell’intreccio contorto di società con nomi simili) non è alla Sport Capital Group Investments che ha sottoscritto il preliminare, bensì all’attuale Pelican House Mining che i primi di gennaio cambierà nome e procederà poi alle immissioni di capitale.
Secondo il quotidiano, ci sono una serie di elementi che fanno temere un rinvio del closing: oltre alle differenze nelle date, a destare perplessità è la finora esigua dotazione di capitale della casa madre (97.989 sterline) con un aumento di capitale previsto anch’esso il 2 gennaio ma che porterà la stessa dotazione a “sole” 111.322 sterline di valore nominale (poco meno di 124 mila euro).
In questa fase, John Michael Treacy e il fondo Eight Capital hanno proceduto all’acquisizione in tre tranche del 15,3 % delle azioni di Pelican House Mining, ma le cifre messe finora sul piatto non sembrano sufficienti per sostenere il rientro dei 22,8 milioni del debito Alyssa (che comunque scadrà solo a giugno) e soprattutto l’aumento di capitale. A meno che entro 10 giorni si trovi un finanziatore con liquidità disponibile, il rischio è che i piani di Pelican House Mining e Sport Capital Group vengano rivelati solo a closing già avvenuto. “Salvo rinvii”, chiosa il Giornale di Sicilia.
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