GdS – “Palermo, riprovaci”: una vittoria per fugare le voci sullo spogliatoio

“Palermo, riprovaci”. Questo il titolo scelto dal Giornale di Sicilia per presentare la trasferta che vede impegnati i rosanero contro il Parma, dove i siciliani non vincono dal 1964: un match cruciale per avere conferme e sapere se la vittoria di Ascoli è stata frutto di episodi o in virtù di una solidità ritrovata.

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Di fronte una squadra destinata al decollo dopo il mercato invernale e che invece continua a non convincere, con un organico di qualità ma per molti non pronto per puntare al salto in Serie A. Ma il Parma rimane una squadra di blasone per la Serie B e il Palermo contro le “big” ha quasi sempre fatto bene, soprattutto in trasferta (come a Bari, Cremona e Carpi), colpendo in contropiede; l’incognita sarà come sfidare il 4-3-3 di D’Aversa e la possibilità di dover far ripiegare Coronado per impedire agli avversari la superiorità.

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Anche stavolta per vincere bisognerà scoprirsi, ma il Palermo è consapevole che sarà il Parma a dover fare la partita e potrà aspettare al varco l’avversario: la situazione ideale per i rosa, che si ripresenteranno con la difesa a tre formata da Struna, Bellusci e Dawidowicz, Szyminski esterno e La Gumina nuovamente partner d’attacco di Nestorovski (soluzione apprezzata da Brandaleone che scrive: “Non perché il palermitano abbia fatto cose da pazzi, ma perché è il più compatibile con il macedone”).

TEDINO: “NUOVO MODULO RISCHIO CALCOLATO, GRUPPO UNITO”

Una squadra con qualche piccola incongruenza (Dawidowicz meglio a centrocampo, Rolando scartato un’altra volta) , ma le incongruenze sono sempre di casa al Palermo, che si affida a Rispoli e Coronado per fare la differenza. Ai rosa (dopo il cambio di direttore sportivo e anche l’arrivo del mental coach) il compito di dimostrare armonia e fugare le voci di uno spogliatoio non unito.

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