Il “gelato” di Brignoli ci rovina il fegato. Le pagelle ironiche di Amenta e Ferrara

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Tra bonifici in arrivo, stipendi da pagare, valute bancarie, il ritorno di Zamparini con la parrucca della De Angeli e Rino Foschi finalmente anche presidente oltre che presto anche magazziniere e autista, arriviamo allo stadio dopo aver consumato almeno 10 scatole di lanzoprazolo e dieci chili di cioccolato per aumentare la serotonina. L’operazione “siamo disperati, dateci aiuto” ha mosso a pietà anche i più irriducibili degli antiZampariniani e lo stadio torna a somigliare almeno a un Palazzetto dello Sport in cui si svolge la Fiera del porno: non è proprio gremito in ogni ordine di posti ma c’è eccitazione.

Stellone ritrova Rajkovic e conferma l’attacco con Puscas mentre nel Brescia notiamo con piacere l’assenza di Donnarumma, perché noi non siamo per niente sportivi e ci interessa solo vincere. Il Palermo fa la partita e il Brescia attende per colpire di rimessa, come dicono quelli che sono giornalisti veri e non cialtroni improvvisati come noi. Non succede nulla almeno per venti minuti, anche se il Palermo tiene il pallino del gioco (sognavamo da tempo di usare questa espressione!) e a tratti ci facciamo assalire da attacchi di ira perché con tutta questa gente non riusciamo più a sdraiarci bene per prendere sonno come al solito.

C’è anche un discreto viavai di individui che con il biglietto in mano cercano la platea e il loggione del teatro, vagando senza meta fino alla fine del primo tempo. Quando ci giunge anche notizia di un occasionale disperso nei cessi della Favorita, e noi abbiamo subito in mente qualche amico che si presenta allo stadio solo quando pensa che può abbordare o perché lo confonde con l’ippodromo, il Palermo ha già costruito almeno due occasioni con tiri da fuori ma il risultato non cambia. L’arbitro fischia la fine del primo tempo e in campo abbiamo visto solo i rosanero.

STELLONE: “CHE RAMMARICO, RISULTATO BUGIARDO”

Nel secondo tempo il Brescia sembra un po’ più sveglio ma è del Palermo la prima grande occasione, con una traversa colpita in pieno da Falletti al termine di una giocata a cento all’ora, che ci fa tirare giù una parte del calendario almeno fino alla F di Faustino, che ci dicono essere santo protettore dei single e quindi di noi non gliene frega nulla. Il Palermo torna a pressare, spinto da un pubblico il cui entusiasmo sembra finalmente quello di uno che ha ottenuto il reddito di cittadinanza dopo aver inscenato con successo un finto divorzio accompagnato dall’abbandono di due figli ed il cambio di residenza nella villa con piscina dell’amante.

I rosa sembrano più stanchi e i minuti scorrono senza che ci siano grandi occasioni. Stellone aspetta la mezz’ora per il primo cambio ed entra Nestorosvki che ormai vedevamo giocare solo su Fifa19 alla PS4 nei sabato pomeriggio piovosi. È una mossa vincente perché il bomber del nostro cuore entra e dopo aver abbattuto con una sassata un avversario, segna di testa su calcio d’angolo come non si vedeva dai tempi di Pietro De Sensi: 1 a 0 per noi e delirio allo stadio. Esce anche uno stremato Jajalo e il Palermo sembra in pieno controllo della partita. Quando siamo già nel recupero però il Brescia trova un gol senza senso con una palla lanciata casualmente in area che invece si infila inspiegabilmente ed impietosamente sotto il sette mentre Brignoli era uscito a prendere un gelato sulla linea di rimessa.

L’arbitro fischia la fine in uno stadio ormai ammutolito. Il Brescia trova un immeritato pareggio e al Palermo restano solo rimpianti per una partita che avrebbe meritato di stravincere. È stata una serata comunque bellissima che ci ha regalato di nuovo lo stadio pieno e un entusiasmo fondamentale per andare avanti. Il Palermo c’è e i suoi tifosi ne sono ancora innamorati. E noi siamo ancora qua, eh già! Forza Palermo!

PALERMO – BRESCIA, GLI HIGHLIGHTS

Brignoli 5: Era stato l’eroico salvatutto sette giorni fa e contro il Brescia la sorte gli presenta il conto con gli interessi. Quello di Tremolada, appena entrato da pochi minuti, non è un tiro, non è un cross non è un passaggio e neanche lui sa cosa c… è. Sarà stato il vento, il piazzamento sbagliato del portiere o i fari che lo abbagliano o chissà cosa altro, fatto sta che la palla entra beffardamente in rete e ci costa, vittoria, primato ed un buon pezzo di fegato. Uccellato.

Rispoli 5,5: Finalmente si è rivista qualche bella propulsione come ai bei tempi, ma ancora annacquata tra cross che colpiscono gli avversari sul fondoschiena, passaggi svirgolati e coperture incerte. Brodino caldo.

Bellusci 7,5: il voto è soprattutto per la sua capacità di trascinare compagni, pubblico, mister, medico sociale, ghiacciolai, raccattapalle e magazzinieri. Non molla mai, non si tira indietro anche a rischio delle gambe e tutto quello che passa dalle sue parti lo spazza con una rabbia infinita. Agit-prop.

Rajkovic 6,5: Un rientro fondamentale per il prosieguo del campionato, anche perché non sembra avere risentito del periodo di riposo forzato. il duo centrale con lui è una altra cosa, Bentornato.

Aleesami 7: Non è certamente uno dei nostri pupilli ma sinceramente da quando è tornato lui la fascia sinistra è presidiata in maniera ben diversa. Paradossalmente meglio in fase difensiva, ove non ha mai brillato, che sulla spinta sulla trequarti. Pentito.

Murawski 5: Il trottolino tuttofare e instancabile che avevamo conosciuto non c’è più. Il polacco continua ad inanellare prestazioni degne della trama di un film di Kieslowski. Tre colori.

Jajalo 6,5: Si nota subito la sua mancanza quando viene sostituito, perchè ormai allo stremo. La sua capacità di interdizione e rilancio dell’azione e di “metterci il fisico”, anche contro avversari ben più veloci di lui, lo rendono la pedina insostituibile della mediana rosanero. Cortina di ferro.

(dal 36′ s.t. Chochev) s.v.

Haas 6,5: Finalmente una buona prestazione dello svizzero che lascia ben sperare per il futuro. Recupera e riparte, pressa e contrasta come non gli vedevamo fare ormai da tempo. Presente.

Falletti 7: La sua generosità, il suo lanciarsi su ogni pallone in corse spaccapolmoni e la tecnica che dimostra in occasione della accelerazione strepitosa che si conclude con un incrocio colpito con una fucilata da posizione impossibile valgono da sole la serata di passione che viviamo. Futbol celeste.

(dal 30′ s.t. Nestorovski) 8: Entra in partita con una prepotenza devastante. Abbatte un avversario con un tiro al fulmicotone, si libera e devono matarlo e torna subito al gol con il più classico dei colpi di testa su azione di calcio d’angolo di fantozziana memoria. Se aggiungiamo che riesce subito a scatenare il pubblico, dimostra che la sua presenza nell’undici titolare è imprescindibile. Il suo ritorno può cambiare definitivamente il campionato del Palermo. Semplicemente Nestogol.

Trajkovski 7: E’ vero che a volte ci fa spazientire intestardendosi in dribbling, anche pericolosi, o con qualche giocata troppo leziosa, ma quando è in giornata può fare la differenza. Inventa, mette sotto pressione la difesa bresciana, serve assist ed è anche sfortunato nelle conclusioni a rete. Prezioso.

Puscas 6: Si batte come un dannato tra due marcantoni che non lo mollano un secondo e che lo raddoppiano sempre. Di fatto non riesce mai a rendersi pericoloso ma il suo gran lavoro agevola gli altri compagni di reparto. Agnello sacrificale.

Stellone 7: Noi l’allenatore non lo potremmo fare mai perchè dopo una vittoria sfumata così diremmo e faremmo cose che ci costerebbero la Cajenna, altro che il DASPO. Per questo e per la abilità di motivare la squadra e tenerla concentrata sull’obiettivo nonostante il caos che la circonda noi lo stimiamo veramente. Giobbe.

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