Ghirelli: “Chi parla di numeri non vuole la riforma. La B a 40? Così la uccidiamo”

Parla Francesco Ghirelli. Il presidente della Lega Pro si dice cautamente ottimista per i playoff (“un segnale positivo”) ma il tema del pubblico assente e le diverse rinunce agli spareggi lo portano a ragionare nuovamente sulle riforme, invitando le componenti del calcio a non pensare ai “numeri” ma di fare un ragionamento su tutto il sistema.

Intervistato da “Rai Sport”, si esprime così sulla possibile riforma: “Chi parla di numeri non vuole fare la riforma perché ci si dimentica che noi 4 campionati fa eravamo 90 e siamo passati a 60 ma non abbiamo risolto molto. La B a 40 così la uccidiamo, sarebbe un disastro, anche loro hanno un problema serio di sostenibilità economica, come lo abbiamo noi”.

E aggiunge: “Dobbiamo accelerare il processo della formazione dei giovani talenti italiani. Perché i calciatori spesso decidono di andare a giocare in Serie D piuttosto che venire in Serie C? Chi parte dai numeri vuole fare polemica, bisogna tornare a pensare al progetto a sistema che riguarda tutte le categorie”.

E sul futuro della Lega Pro dice: “Sono realista e animato dal fatto che questa è una esperienza originale, che non esiste da nessun’altra parte del mondo. Deriva dai comuni italiani ed è una ricchezza del nostro paese. Se noi perdessimo il rapporto col territorio, la formazione dei ragazzi, perderemmo un dato di socialità: questo è un patrimonio che va oltre. I playoff? Quest’anno sarà una formula ridotta, in partite uniche, ma ne vedremo delle belle. Saranno playoff con molte sorprese”.

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