Ilicic e il periodo buio: “L’unico modo per uscirne era il calcio”

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L’ex fantasista rosanero e attuale calciatore dell’Atalanta, Josip Ilicic, ha raccontato in un’intervista rilasciata a Tuttosport il suo periodo “buio” causato dal Covid-19. Adesso si è ripreso ed è pronto a scrivere nuove pagine di calcio nella squadra di Gasperini.

Intanto, è arrivato il gol in Nazionale: “Non vedevo l’ora che arrivasse il momento di tornare a giocare con la Slovenia – racconta Ilicic -, incontrare di nuovo tutti i compagni e stare insieme. Considero questa la mia casa, la Slovenia è la mia seconda famiglia. Mi hanno supportato molto in questi mesi”.

“Sapevo, in cuor mio, che sarei tornato – prosegue -. L’unico modo per uscire da tutto questo era amare il calcio, la famiglia e tutto ciò che mi circonda. La mia famiglia è stata il più grande sostegno. Non auguro a nessuno quello che ho vissuto ma ora è alle spalle. Guardo avanti. Ogni cosa negativa ti rende più forte, migliore”.

Il calcio per Josip diventa, quindi, salvezza: “Non ho ancora finito di fare cose belle nel calcio, il meglio deve ancora venire! Ho di nuovo iniziato a divertirmi. Mi rendo conto che non ho più chissà quanti anni di carriera davanti ma voglio dare tutto per ciò che ho amato per tutta la vita: la palla e il campo”. Il mantra di Josip è sempre lo stesso: “Ragazzi, se solo sapeste quanto è bello giocare a calcio”. Da ripetere a tutti: amici, compagni e parenti. “Giocherò finché potrò stare in piedi”.

“Ho un grande desiderio per il 2021: vorrei che tutto finisse il prima possibile. Ovviamente parlo di quello che sta succedendo con il Covid-19. Mi dispiace per tutte le persone che sono state colpite, soprattutto per quelle che hanno perso il lavoro. Mi dispiace tantissimo per tutti loro”, ha concluso.

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