Palermo – Brescia 2 – 2 LE PAGELLE: Brunori, una stella nel buio totale

FOTO PEPE / PUGLIA

Inconcepibile. Il Palermo è fuori dai playoff dopo aver buttato a mare il doppio vantaggio conquistato nel primo tempo. In una girandola di emozioni, con gol a raffica sugli altri campi, i rosa erano andati all’intervallo con la tranquillità di chi il suo dovere l’aveva fatto: 2 a 0, Brescia inconsistente, c’era solo da decidere contro chi giocare i playoff.

Ma il Palermo non è più rientrato dagli spogliatoi; un modesto Brescia ha dominato la ripresa, prima ha suonato l’allarme segnando un gol annullato per un fuorigioco millimetrico, poi due gol in meno di tre minuti e il Palermo non ha saputo ribaltare la gara.

La salvezza resta l’unico obiettivo raggiunto dalla squadra che evidentemente non era pronta per i playoff e dopo aver costruito la sua fortuna con i ‘pareggini’ è rimasta intrappolata nell’unica volta in cui si è trovata con un doppio vantaggio all’intervallo.

Poco carattere, poco gioco, poca lucidità nel momento in cui sarebbe servita l’esperienza. E così cala il sipario sul campionato e bisognerà riflettere bene sulla prossima stagione, ci sarà molto da cambiare.

PALERMO: Pigliacelli 6; Mateju 6, Nedelcearu 4,5, Bettella 4,5; Buttaro 6 (dal 22′ s.t. Valente 6), Segre 5,5 (dal 29′ s.t. Saric s.v.), Gomes 4,5 (dal 34′ s.t. Vido s.v.), Verre 4,5 (dal 34′ s.t. Broh s.v.), Sala 5; Brunori 7, Tutino 6 (dal 22′ s.t. Soleri 5,5).

BRESCIA: Andrenacci 6; Karacic 5,5, Mangraviti 5, Cistana 5, Huard 6,5 (dal 42′ s.t. Adorni s.v.); Bisoli 5,5, Labojko 5,5 (dal 42′ s.t. Scavone s.v.), Bjorkengren 6 (dal 32′ s.t. van de Looi s.v.); Adryan 5 (dal 1′ s.t. Listkowski 6,5); Rodriguez 6,5, Ayé 7 (dal 22′ s.t. Bianchi s.v.).

Pigliacelli 6: Sui due gol del Brescia non può farci niente, gli avversari gli si presentano davanti senza ostacoli. Parate vere e proprie non ne deve compierne, partecipa alla partita più con i piedi che con le mani.

Mateju 6: Grandissima concentrazione (forse anche perché è un ex), in un primo tempo sotto ritmo è quello che deve lavorare più di tutti in fase difensiva ed è sempre al posto giusto nel momento giusto. Anche nella bruttissima ripresa è uno dei pochi a salvarsi.

Nedelcearu 4,5: Sul gol di Rodriguez si fa superare in velocità con troppa semplicità. Dopo un primo tempo fin troppo tranquillo crolla nella ripresa quando il Brescia ci crede con più convinzione.

Bettella 4,5: Troppo grave l’errore in occasione del 2 a 2 di Ayè. Sul cross da sinistra si addormenta e l’avversario colpisce comodo comodo davanti a Pigliacelli. Nel primo tempo non aveva demeritato ma il Brescia era stato davvero poco cosa.

Buttaro 6: Ancora una bella interpretazione del ruolo di “tuttafascia” a destra. I piedi non sono particolarmente educati ma lui ha sempre il dono del tempismo negli inserimenti, bravissimo a seguire l’azione anche quando si sviluppa a sinistra. Nella ripresa è coinvolto nella mediocrità generale e lascia il campo dopo il pari del Brescia per dare spazio a un giocatore più offensivo.

(dal 22′ s.t. Valente) 6: Entra per dare una scossa alla partita e in effetti è l’unico che riesce a mettere qualche buon pallone in mezzo nel contesto di una partita che il Palermo non riesce più a giocare.

Segre 5,5: Parte bene ed è uno degli artefici del primo tempo vincente, reggendo il peso del centrocampo sia per la capacità di fare filtro all’azione avversaria, sia per l’intelligenza con cui si propone in avanti. Poi cala nella ripresa e diventa un fantasma.

(dal 29′ s.t. Saric) s.v.

Gomes 4,5: Un tempo si diceva che fa il “lavoro oscuro”. Però ogni tanto la luce deve pure accenderla. E non lo fa mai. È anche lui sorpreso nella confusione generale che genera il gol del 2 a 1 del Brescia. Ha un buon senso della posizione ma mai un cambio di passo. Troppo poco, come gli è capitato troppo speso nelle ultime settimane.

(dal 34′ s.t. Vido) s.v.

Verre 4,5: È ancora lontano dalla migliore condizione, anche se rispetto alla trasferta di Cagliari sembra in ripresa. Ma da uno come lui ci si sarebbe aspettati molto di più, sia stasera che nelle settimane precedenti. Non ha avuto alcun guizzo degno del suo talento.

(dal 34′ s.t. Broh) s.v.

Sala 5: La partita si mette subito bene e probabilmente è per questo che spinge sulla fascia con meno continuità; magari vuole gestire le forze. Ma nemmeno lui “entra in campo” nella ripresa e la sufficienza sfuma.

Brunori 7: Diciassette gol in campionato, tre in Coppa Italia, il talento più puro della squadra, il capitano senza macchia. Rientra dopo una domenica di assenza ed è è come lucidato a nuovo. Inventa il primo gol con una bella girata da fuori area sotto l’incrocio dei pali; trasforma in diamante per Tutino una palla anonima, è sempre nel vivo dell’azione e dimostra di avere più classe e intelligenza di tutti. Applausi a scena aperta.

Tutino 6: Nel primo tempo dà concretezza a un’altra buona prestazione. Suo l’assist per Brunori in occasione del primo gol, suo il gol del 2 a 0 – non semplicissimo – su assist di Brunori. Segna di forza anche il 3 a 0 che viene annullato (giustamente) per fuorigioco, è sempre nel vivo dell’azione. Nella ripresa la metamorfosi, gioca poco e male, diventa fumoso ed è per questo che Corini lo fa uscire.

(dal 22′ s.t. Soleri) 5,5: Si danna l’anima alla ricerca di una palla che non vede quasi mai; la squadra ha già staccato la luce e lui non trova l’interruttore.

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